Ministeri: rinnovamento mandato 10 Novembre p.v. in Cattedrale
A tutte le comunità parrocchiali
della nostra Chiesa cefaludense
Carissimi,
grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Vi raggiungo per annunciarvi che, il 10 novembre p.v., come di consueto per l’inizio di ogni anno pastorale, nella nostra Basilica Cattedrale in Cefalù, alle ore 16:30 celebreremo insieme l’Eucaristia, durante la quale rinnoverò il mandato a tutti coloro che nella nostra Chiesa svolgono un ministero, relativo all’annuncio e alla catechesi, alla liturgia e alla carità nelle sue multiformi espressioni.
Ringrazio il Signore per la ricchezza dei doni che lo Spirito Santo non manca di elargire a favore della nostra amata Chiesa che è in Cefalù. La diversità dei carismi, dei ministeri e delle operazioni originati dal Dio trino e unico e presenti nella nostra Chiesa, oltre a rivelare lo Spirito all’opera, rivelano la docilità di tanti cuori di fedeli che, nell’accogliere con gratitudine i doni di grazia, «come buoni amministratori» li hanno messo a servizio della comunità ecclesiale (cf. 1Pt 4,10). La disponibilità e la generosità di tanti fratelli e sorelle della nostra Diocesi non possono che suscitare sentimenti di riconoscenza e di lode e benedizione al Signore.
Soprattutto in questo “Anno della fede” appena iniziato, nel quale la Chiesa intera e chiamata a un impegno sempre più convinto «a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede» (Benedetto XVI, Porta fidei, n. 7), siamo ancor di più chiamati a prendere consapevolezza che la Chiesa tutta, nella sua multiforme compagine, è ministeriale. Riscoprire consapevolmente l’identità ministeriale della Chiesa, significa anzitutto guardare a colui che è «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Significa altresì “rimanere” uniti a Cristo che ci dona il suo Spirito, fonte e origine dei doni e dei carismi; e “rimanere” uniti a Cristo altro non significa che rimanere nella comunione della Chiesa, il luogo dove fiorisce lo Spirito.
Questo è il senso della conferma del mandato che puntualmente ogni anno si ripete; un mandato che necessita, oltre che della comprovata sussistenza del carisma, di un elemento altrettanto importante rappresentato dalla formazione. È infatti costitutivo, per tutti i ministeri, il servizio alla comunione ecclesiale e la sua promozione e l’insostituibile e obbligatoria formazione permanente. Per quest’ultima ho chiesto agli uffici competenti che mi collaborano nell’esercizio episcopale, di promuovere e vigilare a che gli incontri di formazione siano partecipati da tutti.
Questo è il senso del convenire tutti insieme in Cattedrale; un convenire che sottolinea il sentire con la Chiesa; e significa anche e soprattutto ritornare al Cenacolo per invocare il dono dello Spirito Santo di Dio e per impetrare il Signore affinché susciti nella nostra Chiesa nuovi doni e carismi che possano rispondere alle esigenze del nostro tempo che è un tempo di “nuova evangelizzazione”.
Carissimi presbiteri e diaconi, accoliti, lettori, ministri straordinari della comunione, catechisti, operatori Caritas, cantori, musicisti, sacristi e operatori pastorali, faccio appello alla vostra carità affinché tutti e ciascuno possiamo donare al Signore, per il bene della nostra Chiesa, quello che siamo e quanto abbiamo ricevuto, al di là di ogni povertà (cf. Mc 12,44).
Nella certa speranza di rivederci in Cattedrale il prossimo 10 novembre, vi abbraccio tutti con affetto paterno, impartendovi di vero cuore la mia benedizione. Il Signore che guida i nostri passi sulla via della pace, vi custodisca sempre nella sua fedeltà e nel suo amore.
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