… ho camminato con un angelo …
Il 28 Novembre p.v sarà il 28 anno del ritorno di Angelo alla casa del Padre.
Lo vogliamo ricordare con affetto a quanti l’hanno incontrato e presentarlo a tanti che non l’hanno conosciuto
Angelo Mazzola nasceva a Castelbuono il 18 Novembre del 1948 e crebbe in un ambiente familiare religioso.
Dopo le elementari fu accolto nel seminario dei Padri Conventuali di Montevago e successivamente fece il noviziato ad Assisi.
Poi…non sapendosi accomodare…lascia e, malgrado avesse compiuto i primi studi liceali, ritornando a Castelbuono è costretto a rifrequentare le medie, poi il liceo. ..poi l’impegno nel sindacato, nella politica , le esperienze di aggregazioni nei recital, l’università, il fidanzamento… In tutto questo percorso una presenza importante nella sua vita: la mamma… Momento di terribile dolore la sua scomparsa. Questa una sua poesia inedita a lei dedicata
Subito dopo la scomparsa di mamma siamo partiti – assieme ad altri amici – per Spello, accolti dalla fraternità dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Charlés de Foucauld.
Quì Angelo sentì fortemente la chiamata al sacerdozio; me lo comunicò, passeggiando per il corso di Castelbuono, al ritorno da Spello.
“Sento che la vita alla quale il Signore mi chiama è ardua e io null’altro so fare e posso fare se non dirgli continuamente: sia fatta, Signore, la Tua santa volontà.
Ho superato con la grazia del Signore, quel momento di incertezza e di tristezza riguardante il Seminario. Penso che Lui mi chiederà sempre di me, delle mie azioni, della gioia di dirgli ogni giorno un nuovo e identico SÌ e non posso chiedere di più perché il resto lo farà Lui come e quando vorrà…. Con estrema semplicità chiedo al Signore di mantenermi nella disponibilità a Lui, nel Suo Amore”
“ Essere servo di Dio e di coloro che lo rappresentano è un dono. Noi forse abbiamo perso la categoria del dono, del regalo; spesso si fa un regalo per comprare l’altro o per ricevere un contraccambio. A Dio che vuole colmarci di doni e di ministeri basta dire SI e seguirlo; e così io sono servo, servo di Dio e dei fratelli e tale voglio rimanere e mai divenire servo dei potenti del mondo e di coloro che si valgono della oppressione, della forza, dell’ingiustizia. Il Signore mi fa prete per servire Lui e te“
Il 15 Marzo 1981 viene ordinato Diacono dal Vescovo Emanuele e il 4 ottobre, dello stesso anno, viene mandato a Montemaggiore.
Quella stessa sera, invitato dal Vescovo a parlare, disse: “ Impareremo a fare l’Amore”
“ Finalmente il 19 dicembre 1981! Finisce il Diaconato ma non la ” Diaconia”
“Carissimo, insieme a tante avventure che mi sono capitate nella mia vita di cristiano, mi sta capitando ora un’altra avventura meravigliosa: giorno 19 dicembre sarò ordinato presbitero. “
Per quattro anni servi la comunità di Montemaggiore,
“ Cari fratelli e care sorelle nel Signore Gesù, sono Angelo, il vostro fratello.
Da quando il nostro vescovo mi ha mandato a voi, non vedo l’ora di venire a incontrarvi per rimanere con voi e insieme guardare il volto luminoso del Signore che si manifesta nella comunità e insieme meravigliarci e gioire per le cose meravigliose che Egli compie per noi !
Paura e gioia si accavallano nel mio cuore…. Paura per la mia povertà e i miei limiti, gioia per il dono che ricevo!
Vengo a voi con le mani vuote di ricchezze, stimando ricchezza solo voi! Vengo a voi con il cuore colmo di gioia e carico di Amore, di quell’Amore di cui il Signore mi ha colmato per colmare… Non ho niente tra le mani se non il Vangelo…i Sacramenti… Voglio essere in mezzo a voi come colui che serve e lava i piedi a tutti. Mi riscontro pieno di difetti e di incapacità.
La vostra carità saprà perdonare i miei limiti e farà in modo di farmi migliorare. Fin d’ora, da parte mia, vi prometto di essere “ per voi”, “ con voi” “ in ascolto della voce dello Spirito per essergli fedele. La Vergine, Madre della Chiesa, ci aiuti e faccia delle nostra comunità il cenacolo del 1981! E dell’avvenire ! “ ( Lettera alla comunità di Montemaggiore Belsito)
“ Eccomi a Montemaggiore….mi sono proposto di ascoltare, di vagliare, di testimoniare… sto operando in me una trasformazione per sentirmi montemaggiorese e sogno il giorno in cui i fratelli si accorgano che io sono tale….Di altro poco mi importa: voglio solo annunciare Cristo ai fratelli che fanno la strada con me verso la Gerusalemme celeste “
Nel Settembre 1985 accetta senza riserve di essere donato, in obbedienza al Vescovo, alla comunità di Calcarelli e Nociazzi.
“ Carissimi… sono stato contento di servire la comunità sia da Diacono, sia da Presbitero… Voglio ringraziare il Signore per quello che sono, cioè Sacerdote, per quel poco che ho potuto fare, che abbiamo potuto fare insieme e devo chiedergli perdono per le resistenze che ho avuto quelle volte che il Signore da me richiedeva di più…
Ti ringrazio, Padre, perché mi hai chiamato alla vita, al Battesimo, alla Testimonianza, all’Eucaristia, alla Riconciliazione, al Sacro ordine del Diaconato e del Presbiterato.
Ti ringrazio perché mi hai detto che servire è più che comandare!
Ti ringrazio perché mi hai dato in dono questi fratelli, confrontandomi con i quali il Cristo incontrato nei libri è diventato il Cristo della vita!
Mi sono lasciato mettere continuamente in discussione nei miei pensieri e nei dialoghi, sperando sempre che emergesse Cristo.
………… Questa mia partenza fa, o Signore, che diventi un campanello d’allarme, una riflessione profonda nell’intimo, nel cuore dei giovani che mi hai donato e che, tu lo sai, Signore, sono stati la mia passione… sono stati il mio cuore… per loro non ho calcolato nulla…. Per loro non ho paura di chiederti di obbligarli a una scelta totale per Te. Chiamali sempre più alla Tua sequela … perché vivano sempre “ insieme”” e “ meglio” la vita che Tu hai dato in dono; fa che vivano l’esplosione della loro giovinezza nell’annuncio e nella lode…
So, o Signore, che tu ascolti la preghiera di un povero prete…esaudiscila… Ti prego, o Padre, per questa comunità: perché possa sempre più scoprire l’autorità del servizio, dell’ascolto, della verità….Urge pure, o fratelli, che io vi chieda perdono per le attese che non ho saputo soddisfare, per l’esempio che non vi ho saputo dare, per le sollecitazioni che vi ho fatto in modo, a volte, poco garbato…ma l’ho fatto per amore a voi, al Signore, alla Chiesa….Chiedo perdono a coloro che non ho capito… Andando via da Montemaggiore voglio avere la certezza del vostro perdono…. Piango nel lasciarvi perché mi siete stati e mi siete cari, per un verso o per un altro verso… Noi però siamo chiamati a guardare avanti perché il Signore è sempre più avanti di noi e ci attende.
A Calcarelli Angelo si fermò solo 32 giorni
“ ….[ Calcarelli 02/11/1985] Miei carissimi fratelli e sorelle di Montemaggiore, ……Sta finendo la prima settimana a Calcarelli per me e ringrazio il Signore di di avermi fatto il dono di voi prima e di questa comunità poi. Questa mia prima settimana quì è stata molto intensa…Mentre vado girando, mi semba di essere un Apostolo, un inviato dal Signore a rafforzare nella fede, a parlare di Gesù, il Crocifisso-Risorto, a porgere a tutti la mia mano e a sentirli fratelli miei. Voi non sapete che significa essere Padre. Io lo so ed è bello…. Stamattina, dopo la messa, in pellegrinaggio siamo andati al cimitero. Abbiamo pregato, pianto, ma abbiamo professato la Fede! Fa un certo effetto avere le tombe di fronte e dire, a dispetto della morte: “ Credo che queste tombe si scoperchieranno, credo nella Resurrezione del morti…” “
“….[ Calcarelli 25/11/1985] …E’ ormai quasi un mese che sono venuto via da Montemaggiore. Io sto molto bene; sarà certamente la grazia di Dio che opera questo… La mia vita si muove in maniera molto intensa… Il paese è buono…ci si sente in famiglia…. Preparatevi bene al Natale del Signore Gesù, con più armonia, rimanendo nella pace, facendo il primo passo nei confronti dei fratelli, stando sempre in armonia con i Presbiteri della Comunità…“
“ Noi siamo portatori di un Amore donato e non di un Amore dovuto perché meritato…per questo Amavi tutti così intensamente, senza riserve….fino all’ultimo “
“E’ bello essere preti e ringrazio il Signore per avermi chiamato, sedotto, amato; e questo amore non finisce di stupirmi. La sera, a volte, rientrando, guardo verso i monti e dico: il Signore mi ha reso pastore assieme al mio Vescovo pastore. Guardo le stelle, benedico il Signore e dico: anche se la mia discendenza si può contare, la nostra discendenza non si può contare. Scopro Nociazzi, là dove ci sono le luci e mi dico: più sotto c’è Catalani e qui Calcarelli!. Tutti da amare, tutti da perdonare, tutti da guidare, tutti mia Madre….la Chiesa“
Questa che segue la lettera di Mons. Catarinicchia un giorno prima della morte di Angelo
“ Carissimo Angelo…. Tante volte vengo a trovarti… per partecipare alla tua fatica e alla tua gioia, alla tua speranza e alla tua croce. Resta troppo vero che abbiamo dato al Signore la nostra vita, ed ora Lui ne dispone interamente!. E’ giusto solo aspettare che il chicco…. Muoia… la riuscita è sicura ! tante volte è difficile morire, perciò diventiamo tristi e impazienti, nervosi e ribelli… Il Signore sorride di tutte le nostre pretese…. “ i miei pensieri non sono i vostri pensieri e…” e conduce misteriosamente la Chiesa per l’unica strada: la Croce!……Custodisci la salute come dono di Dio e rispetta il disegno del Signore… Ti abbraccio in Cristo: + Emanuele Vescovo ( 27/11/1985) ”
Desiderio di contemplare il volto di Dio in quest’altra poesia inedita:
…..
Lasciami camminare oltre la terra, oltre le orme faticose .. Lasciami guardare la tua luce … Lascia che io scelga libero la mia barca per seguirti nel mare alto sulla mia barca perché libertà è scelta…. Lascia che mi leghi alla mia barca lasciando sulla rena le altre barche perché scegliere è lasciare altro da parte e libertà è scegliere… e scegliere è accettare… Lascia che io scelga di essere uomo per morire e risorgere come Tu hai scelto di essere uomo e sei risorto perché sei Dio. Rendimi libero di amare e di morire… Ha un senso la mia libertà ! Angelo torna alla casa del Padre il 28/11/1985
Ti ringrazio Signore perché per buona parte della mia vita mi hai dato per compagno e amico …un Angelo …
Non ha mai cercato di spiegarTi con parole, frasi ad effetto, tentativi di suggestionare l’emotività….ma , come Te nel tempio, “ aperto il rotolo “…ne proclamava la Parola …e poi… poi si scrutava dentro per verificare se avrebbe potuto annunciare, come Te, : “ oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi…”
Non ha mai smesso di raccomandarci di Amare la Tua Chiesa, di stare nella Tua Chiesa, di soffrire per Tua chiesa soprattutto quando, peccatrice, irriconoscibile, si rifugia nel deserto in attesa del ritorno del Suo Sposo.
Non ha mai smesso di sentirsi creatura del Suo Creatore …. Ha sempre cantato il meraviglioso Mistero di ritrovarsi – per totale gratuità – fratello di Cristo che per e con lo Spirito Santo è con il Padre un solo Dio
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