1 Maggio: Festa del lavoro – Il lavoro contiene il mistero della dignità umana che è sacra, che è santa
Permettetemi questa sera, vigilia del 1° Maggio, una breve riflessione sul lavoro.
Come tutti sappiamo domani, in ogni parte del mondo, si celebra la festa dei lavoratori. Ed è una festa laica, ma anche religiosa perché c’è un mistero nel lavoro, che non va banalizzato.
Come tutti sappiamo domani, in ogni parte del mondo, si celebra la festa dei lavoratori. Ed è una festa laica, ma anche religiosa perché c’è un mistero nel lavoro, che non va banalizzato.
Il lavoro non è quell’attività umana semplicemente per guadagnare denaro o per sopravvivere. Il lavoro è una dimensione essenziale della dignità della persona umana; ecco perché quando si parla del lavoro dobbiamo essere attenti: guai a non averlo, guai a opprimerlo, guai a comprimerlo, guai a trasformarlo solo in strumento di guadagno, perché a questo punto diventa davvero una schiavitù.
Il lavoro è per trasformare il mondo, per renderlo più bello, per renderlo giusto per tutti. In questo senso il lavoro è un diritto inalienabile, perché è legato all’esistenza stessa dell’uomo.
Il lavoro allora contiene il mistero della dignità umana che è sacra, che è santa. Ecco perché domani, io direi, è un giorno santo per tutti, un giorno santo per chi ancora ha il lavoro e io vorrei che lo diventasse per chi non ce l’ha, o per chi è oppresso, perché il lavoro è davvero la santità della vita umana. ( Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia )
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