III Domenica del T.O. – L'abbandono di quello che abbiamo non è ricompensato con nessuna pienezza … lo svuotamento è totale e deve passare dalla Croce prima di diventare pienezza ed ebbrezza.
Una comunità cristiana è libera se al suo interno non si riproducono le dipendenze da cui ci si è voluti liberare all’esterno. Purtroppo è questo quello che è avvenuto. Fra quelli che si dicono cristiani vedete quanti dicono: io sono di Pietro, io sono di Lutero, io sono di Calvino.
Gesù è venuto a liberarci da ogni dipendenza umana e abbiamo ristabilito le dipendenze.
Coloro che godono del vantaggio di queste dipendenze devono ricordarsi che il loro compito è di essere ministri delle coscienze, non punti di riferimento delle coscienze. …..
Quando la comunità ha bisogno di autorità e si spacca perché ognuno sceglie la sua, abbiamo lo scisma.
La storia cristiana è una storia di scismi perché essa si svolge dentro questa infermità, globale: l’incapacità dell’uomo di agire nel mondo assumendosene in pieno la responsabilità. (Ernesto Balducci – da: “Gli ultimi tempi” – volume 1 – Anno A)
L’odierna pagina evangelica (cfr Mt 4,12-23) narra l’inizio della predicazione di Gesù in Galilea.
Egli lascia Nazaret, un villaggio sui monti, e si stabilisce a Cafarnao, un centro importante sulla riva del lago, abitato in massima parte da pagani, punto di incrocio tra il Mediterraneo e l’entroterra mesopotamico.
Questa scelta indica che i destinatari della sua predicazione non sono soltanto i suoi connazionali, ma quanti approdano nella cosmopolita «Galilea delle genti» (v. 15; cfr Is 8,23): …terra geograficamente periferica e religiosamente impura perché era piena di pagani, e dalla quale non si attendevano certo grandi cose per la storia della salvezza. Invece proprio da lì – proprio da lì – si diffonde quella “luce” sulla quale abbiamo meditato nelle scorse domeniche: la luce di Cristo. Si diffonde proprio dalla periferia.
Il messaggio di Gesù ricalca quello del Battista, annunciando il «regno dei cieli» (v. 17). Questo regno non comporta l’instaurazione di un nuovo potere politico, ma il compimento dell’alleanza tra Dio e il suo popolo che inaugurerà una stagione di pace e di giustizia. Per stringere questo patto di alleanza con Dio, ognuno è chiamato a convertirsi, trasformando il proprio modo di pensare e di vivere. E’ importante questo: convertirsi non è soltanto cambiare il modo di vivere, ma anche il modo di pensare.
.… Ciò che differenzia Gesù da Giovanni il Battista è lo stile e il metodo. Gesù sceglie di essere un profeta itinerante. Non sta ad aspettare la gente, ma si muove incontro ad essa. … Le sue prime uscite missionarie avvengono lungo il lago di Galilea, a contatto con la folla, in particolare con i pescatori. Lì Gesù non solo proclama la venuta del regno di Dio, ma cerca i compagni da associare alla sua missione di salvezza. In questo stesso luogo incontra due coppie di fratelli: Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni; li chiama dicendo: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini» (v. 19). ( Papa Francesco )
Che significa pescatori di uomini?
Mentre pescare il pesce significa tirar fuori il pesce dal suo habitat naturale per dargli la morte, pescare gli uomini significa tirarli fuori dall’acqua, simbolo del male, simbolo della morte, per salvarli, per dare loro vita.
“Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono”.
Per seguire Gesù bisogna abbandonare il padre. Il padre indica l’autorità e per seguire Gesù bisogna abbandonare il padre, perché l’unico Padre che c’è all’interno della comunità dei credenti è il Padre che è nei cieli, che non governa gli uomini emanando leggi che questi devono osservare, ma comunicando loro la sua stessa capacità d’amore. [ A. Maggi ]
Con Gesù non c’è possibilità di fare calcoli. L’abbandono di quello che abbiamo non è ricompensato con nessuna pienezza o ebbrezza; lo svuotamento è totale e deve passare dalla Croce prima di diventare pienezza ed ebbrezza.
Le chiamate personali di Gesù non sono tuttavia sempre accolte immediatamente. Possono incontrare resistenza – come del resto incontra resistenza il Discorso della montagna -, ed è normale. Per esempio in Mt 8, 21-22 uno dei discepoli dice a Gesù: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre» e si sente rispondere: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti». E’ una frase molto forte e il discepolo capisce che il suo buon proposito si scontra con le esigenze della sequela. ( Card. C.M. Martini )
Per scegliere i suoi primi discepoli e futuri apostoli, non si rivolge alle scuole degli scribi e dei dottori della Legge, ma alle persone umili e alle persone semplici. … Gesù va a chiamarli là dove lavorano, sulla riva del lago: sono pescatori. ….
….. il Signore chiama anche oggi! Passa per le strade della nostra vita quotidiana; ci chiama ad andare con Lui, a lavorare con Lui per il Regno di Dio, nelle ‘Galilee’ dei nostri tempi … …. E se qualcuno di voi sente che il Signore gli dice ‘seguimi’ sia coraggioso, vada con il Signore. Il Signore non delude mai. …. ( Papa Francesco )
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