Asia Bibi dopo nove anni in attesa dell’impiccagione ora è libera ma trattenuta dall’odio dei gruppi islamici radicali.
Asia Bibi, arrestata nel 2009 dalla polizia nel suo villaggio di Ittanwali, nella provincia del Punjab, in seguito a un litigio con alcune lavoratrici di un frutteto nel Punjab il 31 Ottobre si è vista cancellare la condanna a morte.
Era stata accusata di aver bevuto da un pozzo per lei proibito in quanto “infedele cristiana” e quindi “impura” e per aver risposto: “Credo nella mia religione e in Gesù Cristo, morto sulla croce per i peccati dell’umanità; cosa ha mai fatto il vostro profeta Maometto per salvare l’umanità?“
Il giudice Saqib Nisar che l’ha assolta, mercoledì, con la formula “”La pena di morte viene annullata. Asia Bibi è assolta da tutte le accuse” è ora minacciato di morte dagli islamisti. Citando il Corano nella sua sentenza, aveva scritto: “La tolleranza è il principio fondamentale dell’Islam” .
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Queste le tappe dall’arresto all’assoluzione
L’ 11 NOVEMBRE 2010:il tribunale del distretto di Nankana la condanna a morte. I legali difensori della madre cattolica presentano ricorso all’Alta corte del Punjab.
Il 16 OTTOBRE 2014: dopo tre anni di rinvii del processo, l’Alto tribunale conferma la condanna capitale suscitando lo sdegno internazionale. La difesa non si arrende e presenta il ricorso alla Corte Suprema.
Il 22 LUGLIO 2015:la prima udienza di fronte al massimo tribunale ha un esito positivo: l’istanza della difesa viene accettata e la sentenza capitale sospesa. Il giudizio, però, viene continuamente rinviato..
Il 9 LUGLIO 2017: uno dei principali legali di Asia Bibi, l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, è costretto ad abbandonare la professione dopo una raffica di intimidazioni e il sequestro della famiglia.
31 OTTOBRE 2018: la Corte suprema cancella la condanna a morte.
IL sogno di lasciare il Pakistan per raggiungere la famiglia in Paese straniero, però si infrange subito per la rabbia di gruppi musulmani radicali contrari all’assoluzione e che per tre giorni hanno assediato la capitale.
Al momento Asia è ancora in Pakistan , in luogo segreto, in vista di un probabile espatrio, mentre l’esecutivo, con un apparente cedimento, sta tentando di allentare la tensione con i gruppi islamici radicali.
Intanto, l’avvocato Saif-ul-Mulook, che, difendendo Asia, l’ha salvata dall’impiccagione, ha lasciato in tutta fretta, senza nemmeno passare da casa il Paese temendo per la sua vita.
Oggi è transitato da solo a Fiumicino, diretto ad Amsterdam, dove l’8 novembre terrà una conferenza sul caso di Asia Bibi. Poi andrà a Parigi da alcuni amici e infine a Londra dove intende fermarsi.
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