I Domenica di quaresima – Con il diavolo non si dialoga … gli si risponde con la Parola di Dio !
La parola proclamata nella PRIMA LETTURA è uno dei brani più antichi della Scrittura. Viene specificato con chiarezza che il fine per cui Israele è stato portato nella sua terra è: perché lodasse Dio si ricordasse di Lui. Con questo ringraziamento Israele esaurisce il suo compito… … È un testo capitale perché rappresenta il punto terminale dell’opera salvifica compiuta a favore d’Israele: racconta solo cose fatte da Dio di fronte alla impotenza del suo popolo espressa chiaramente in “ Mio padre era un pellegrino” abbreviazione straordinariamente semplice ma chiarissima …
Dalla fede e del ricordo di Israele scaturiscono le opere conformi alla volontà del tuo Signore. (d. U. Neri, appunti di omelia, Monteveglio 3.3.1974).
Nella SECONDA LETTURA la giustizia che viene dalla Legge …ipotizza un “uomo che la mette in pratica” e che “per mezzo di essa vivrà”, mentre la giustizia che viene dalla fede toglie di mezzo ogni ipotesi di opere nostre: …La nostra salvezza è credere che Gesù è il Signore e Dio lo ha risuscitato dai morti; salvezza che non è legata alla legge ma alla Croce e alla risurrezione, salvezza offerta a tutti senza distinzione, al Giudeo come al Greco. Non c’è più distinzione, perché “lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano”.
Il Vangelo di questa prima domenica di Quaresima narra l’esperienza delle tentazioni di Gesù nel deserto. Dopo aver digiunato per quaranta giorni, Gesù è tentato tre volte dal diavolo. … Le tre tentazioni, narrate nel brano odierno, indicano tre strade, che ci porteranno alla rovina, che il mondo sempre propone propone per ingannarci: l’avidità di possesso – avere, avere, avere –, la gloria umana e la strumentalizzazione di Dio.
Nella prima strada , dell’avidità di possesso, si cela la logica insidiosa del diavolo, che, partendo dal naturale e legittimo bisogno di nutrirsi, di vivere, di realizzarsi, di essere felici, ci spinger a credere che tutto ciò è possibile senza Dio, anzi, persino contro di Lui.
La seconda tentazione: la strada della gloria umana. … Dinanzi al denaro, al successo, al potere pur di raggiungere la propria autoaffermazione si può perdere ogni dignità personale, per gustare l’ebbrezza di una gioia vuota che ben presto svanisce. A questa “ proposta “Gesù risponde: «Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai»
Nella terza tentazione la strumentalizzazione Dio a proprio vantaggio. Al diavolo che, citando le Scritture, invita Gesù a cercare da Dio un miracolo eclatante, Egli oppone la ferma decisione di rimanere umile, fiducioso di fronte al Padre.
Sono queste le strade che ci vengono messe davanti, con l’illusione di poter così ottenere il successo e la felicità. Ma, in realtà, esse sono del tutto estranee al modo di agire di Dio; anzi, di fatto ci separano da Dio, perché sono opera di Satana. …
Ma c’è una cosa, su cui vorrei attirare l’attenzione, una cosa interessante. Gesù nel rispondere al tentatore non entra in dialogo, ma risponde alle tre sfide soltanto con la Parola di Dio. Questo ci insegna che con il diavolo non si dialoga, non si deve dialogare, soltanto gli si risponde con la Parola di Dio. (Papa Francesco)
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