Cerca nella bibbia

Per citazione
(es. Mt 28,1-20):





Per parola:


Siti Amici

Ultimi Post
Post in evidenza
Featured video
Intervista a H.Küng 1 Parte
Intervista a H.Küng 2 Parte
Intervista Mons. Bettazzi
Leggiamo, una pagina al giorno, il libro “ PREGARE LA PAROLA” di Enzo Bianchi. Per accedervi click sulla voce del menu “ PREGARE LA PAROLA” o sull’icona che scorre di seguito .

XIX Domenica del T.O. – La chiesa è il ” piccolo gregge” disposto a seguire Gesù nella sua vicenda fino al fallimento e alla morte

Nella PRIMA LETTURA è chiaro il riferimento storico al popolo d’Israele prigioniero del Faraone . Israele era  in attesa della salvezza dei giusti e della rovina dei nemici. .. ma  le intenzioni del Signore erano ben altre. Lui desiderava che il Faraone lasciasse partire il suo popolo. Lo lasciasse libero.  Se il popolo attendeva la vendetta, il Signore attendeva solo che il Faraone lo riconoscesse come il solo Signore, il solo Dio di tutta la terra. Dio non punisce. Egli nella sua giustizia giusta e santa rispetta le decisioni della  sua creatura. Lui però deve chiudere il Mare.

 Se il Faraone entra nel Mare, la responsabilità è tutta sua. Il Mare va chiuso per salvare il popolo del Signore. Tutto è in vista della liberazione.  

 Uscito dall’Egitto Israele  è divenuto un popolo: un insieme di famiglie, un insieme di tribù costituite in unità che vive la “ legge della Famiglia”  che è  condividere ricchezza e povertà, santità e peccato, scienza e ignoranza, lavoro e disoccupazione. Nella condivisione, nella comunione, ognuno è però obbligato ad impegnare tutto se stesso, secondo tutte le sue forze, le sue competenze.

 

La SECONDA LETTURA proclama che la fede è il dono di Dio che ci concede di sperare “ciò che non si vede e di “vedere” ciò che non si vede!  La fede è il vedere con gli occhi di Dio!

I “nostri antenati” sono i padri ebrei che hanno custodito la fede dei loro padri, fino all’evento supremo dell’ebreo Gesù, Il Figlio di Dio!

 Ma la nostra fede è intrisa di  “povertà”: i “beni promessi” sono visti e salutati “solo da lontano”! E per questo la condizione del credente resta, pur nell’immensità del dono, una realtà mondanamente e razionalmente povera! Nella storia della fede certamente il sacrificio di Abramo è profezia del sacrificio di Gesù! 

 

Nella prima parte del VANGELO  di questa domenica, “ una verità difficile: la Chiesa è un piccolo gregge. E’ una verità della quale non deve avere paura, …. Essa è piccolo gregge …che vuole vivere il vangelo delle beatitudini e proclamarlo con al vita.. ( Car. Martini)

Risuonano forti e piene di tenerezza le parole di Gesù a non avere paura, … perché comunque il Padre, Dio, nel suo amore vuole dare a questa comunità il Regno …

Certo, per accogliere tali parole e, di conseguenza, non temere ma gioire, bisogna essere davvero il piccolo gregge che segue lui, coinvolto nella sua vicenda fino al fallimento e alla morte.

… Occorre essere “poveri”, peccatori che desiderano conversione, uomini e donne che non confidano in se stessi ma sanno mettere la fede e la speranza in Gesù e nel suo Regno veniente.  

… Per avere questa gioia del dono del Regno ci vuole poco, pochissimo: distaccarsi dai beni, condividendoli! …  stare in attesa della venuta del Signore, per ascoltare lui che bussa alla porta e potergli aprire quando arriva.

Vegliare, non dormire, non essere preda del sonnambulismo e dell’intontimento spirituale, tenere gli occhi aperti non è facile: la stanchezza del giorno, il lavoro, … la monotonia del quotidiano, sono tutti attentati alla vigilanza, che significa anche consapevolezza e responsabilità. E se è vero che tutti i discepoli, i servi, devono vigilare, c’è qualcuno che di questa attenzione è più responsabile degli altri.

… C’è qualcuno che nella comunità ha un compito preciso, quello dell’oikonómos, del preposto alla casa, … Spetta a lui la cura spirituale e materiale dei fratelli, ed egli deve svolgere il servizio di servo affidabile (pistós) e intelligente, sapiente (phrónimos).

Ma se questo servo .. ha nel cuore i sentimenti del tiranno, per il quale gli altri sono nient’altro che strumenti del suo potere e successo; se non sa mostrare umanitari misericordia nei rapporti comunitari; e se, nutrito di narcisismo, pensa di essere “irreprensibile”e fustiga solo i difetti degli altri, allora…

Non aggiungiamo più nulla, basta leggere il brano evangelico fino alla fine. Allora il Signore veniente si separerà da quel servo e lo metterà tra le persone non affidabili… ( E. Bianchi )

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utenti collegati


I concili nei secoli
Clck sull’icona per aprire il documento



I° CONCILIO DI NICEA



I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



I° CONCILIO DI EFESO



I° CONCILIO DI CALCEDONIA



II° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



III° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



II° CONCILIO DI NICEA



IV° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



LETTERA A DIOGNETO


I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



I° CONCILIO DI LIONE



II° CONCILIO DI LIONE



CONCILIO DI VIENNA



CONCILIO DI COSTANZA



CONCILIO DI BASILEA



V CONCILIO LATERANENSE


CONCILIO DI TRENTO



CONCILIO VATICANO I°

Incontri sulla Dei Verbum
Incontri sulla “ DEI VERBUM” Comunità Itria dal 26 Novembre 2018. Per accedervi click sull’icona che scorre di seguito .
Introduzione alla lectio divina
Cliccando sulla copertina del libro o sulla voce del menu “ pregare la parola” leggiamo ogni giorno una pagina del libro di Enzo Bianchi per entrare nello spirito della Lectio Divina.
New

POST DA SEGNALARE ( click per aprire collegamento)

Di sinodalità si può morire

Documento
preparatorio
del Sinodo
dell’Ammazonia

Transito di Madre
Agnese Magistretti

I Migranti sono
Persone..
non questioni
migratorie

Riflessioni sui
Migranti:
ricordando
La storia
di Ruth

P. Sorge
La politica
di chiusura
Mostrerà
la propria
disumanità

Lettera al
Presidente
della Repubblca
delle clarisse
carmelitane

Il nuovo patto
delle Catacombe
Chiesa povera
per i poveri

Cardinale Zuppi
a "Che tempo che fa"