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ASCENSIONE DEL SIGNORE – La creazione, rotta in frammenti viene incollata e unita con una grande circolazione di vita in tutte le parti.

Nella PRIMA LETTURA ( che non è penna Luca, ma fa parte dell’esperienza cristiana primitiva ) ci viene ricordata l’ultima presenza di Gesù tra i suoi, dopo la sua Risurrezione, e le sue diverse manifestazioni. Da sottolineare come come Gesù spieghi la novità del dono di Dio – quella che Egli chiama la “promessa del Padre” – citando il battesimo di Giovanni: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo”. Come non notare lo “stacco” tra la forma attiva di “Giovanni battezzò con acqua” e la passiva “voi…sarete battezzati in Spirito Santo”: la dilatazione e l’approfondimento del dono implica che esso debba semplicemente essere ricevuto.

Don Giuseppe Dossetti diceva che il tempo “non è nostro, ma di Dio e della Chiesa”. Noi non abbiamo più una storia solo “nostra”, ma ormai celebriamo in noi stessi e nell’umana avventura la Storia di Dio. In questa prospettiva, il “Battesimo nello Spirito Santo” viene spiegato come la ricezione del dono divino. Alla fine del brano la nube divina che sottrae Gesù agli occhi dei suoi indica ai discepoli di non “guardare il cielo” ma considerare la realtà terrena, perché il progetto di Dio è quello di donare il Vangelo a tutta la terra.

L’essere prigionieri della SECONDA LETTURA rimanda alla beatitudine dell’appartenenza al Signore e a tutte le sue conseguenze. Da sottolineare il primato dell’umiltà come elemento fondamentale dell’amore! E L’etica dell’amore è la comunione che caratterizza in modo assoluto il mistero di Dio stesso…Mistero che non è “solitudine”, ma “comunione”! L’elezione di “ apostoli, profeti, evangelisti, pastori maestri …”. è “per la preparazione (la dotazione) dei santi all’edificazione del corpo di Cristo”. Bisogna evitare di enfatizzare una funzione, facendola diventare un titolo, senza sottolinearne la funzionalità e lo scopo.

Il VANGELO di oggi proclama che «Tutta la creazione viene unificata dal dono dello Spirito. La creazione, rotta in frammenti viene incollata e unita con una grande circolazione di vita in tutte le parti. (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1979). Netto l’invito ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura, senza distinzioni di razza. La risposta all’annunzio è libera : ci sarà chi crederà e chi no, ma l’annuncio più che con le parole deve essere fatto con la propria vita, perché tra i molti che non crederanno ci sono coloro che sono stati scandalizzati dagli “ annunziatori” .. ma Dio è paziente fino alla fine e non permetterà mai che l’albero che non porta frutto venga tagliato, perché il Cristo opera insieme là dove è il suo Evangelo che viene confermato da Lui mediante i prodigi che seguono coloro che credono. «…. i segni continuano, ci sono: soltanto che il Signore li vela per sua misericordia, …essi sono nascosti quando le operazioni sono molto spirituali e quando sono in continuità più forte e più profonda con l’Eucarestia. Dobbiamo dare meno importanza ad altre cose». (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1972). «Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Queste parole mi dicono molto, perché dalla mia finestra di Gerusalemme io vedo il Monte degli Ulivi e intravedo il luogo tradizionale della Ascensione, segnato da un piccolo minareto. E sento come di là mi risuonino dentro queste parole: «Gesù tornerà, tornerà, a quel modo in cui l’avete visto andare in cielo». E’ a partire da quel momento culminante in cui la storia sarà giudicata da Dio, che noi siamo invitati a leggere la nostra piccola storia di ogni giorno. Il Signore viene, il Signore verrà, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Il Signore verrà e io lo vedo ogni mattina, perché il sole sorge proprio dal Monte degli Ulivi e col sorgere del sole sento la certezza del venire del Signore per giudicare fino in fondo la nostra vita e renderla trasparente, luminosa, oppure per purificarla là dove essa necessita di purificazione. ( C. M. Martini).

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