Cerca nella bibbia

Per citazione
(es. Mt 28,1-20):





Per parola:


Siti Amici

Ultimi Post
Post in evidenza
Featured video
Intervista a H.Küng 1 Parte
Intervista a H.Küng 2 Parte
Intervista Mons. Bettazzi
Leggiamo, una pagina al giorno, il libro “ PREGARE LA PAROLA” di Enzo Bianchi. Per accedervi click sulla voce del menu “ PREGARE LA PAROLA” o sull’icona che scorre di seguito .

XXIX Domenica del T.O.: "chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti"

La richiesta dei fratelli Giacomo e Giovanni a Gesù, di sedere uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra nella sua gloria, suona subito come palesemente impertinente; addirittura stupisce, anzi minaccia di suscitare indignazione. Di fatto, già allora gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Gesù non si sdegnò, né con i due fratelli né con gli altri dieci. Corresse tuttavia gli uni e gli altri.
La richiesta è sbagliata, certo; e tuttavia per quell’errore Gesù non scomunica i due fratelli; li corregge invece con dolcezza, come si correggono i bambini. Che i bambini chiedano cose sbagliate accade abbastanza spesso; essi per lo più non sanno bene quello che chiedono. Proprio questa fu la prima risposta di Gesù ai due fratelli: Voi non sapete ciò che domandate.  …
Potete bere il calice che io bevo?
Subito gli rispondono di sì, senza neppure cercare di capire che cosa Gesù volesse dire con quella espressione oscura; troppo forte e perentorio è il loro desiderio di ottenere comunque quello che chiedono. Gesù risponde che avranno quello che non hanno chiesto; quanto ai primi posti, non sta a Gesù decidere; è lasciato alle mani di Dio.
 II desiderio buono non è quello di avere un posto accanto a Gesù; ma quello di camminare al suo seguito. Se vi occupate del posto, è inevitabile che litighiate; vi occupate infatti di ciò che è esteriore.
Finché al vertice dei vostri pensieri c’è quello che sta fuori, è inevitabile che tra voi accadano litigi.
Gesù non si sdegnò con i due; capì che erano ancora come bambini.
Neppure si sdegnò con gli altri dieci.
 Si sdegnarono però loro con i due fratelli, non avendo compreso il carattere infantile della loro richiesta. Erano infatti anche loro infantili. Gesù non fece alcuna differenza tra loro; li chiamò infatti tutti a sé e li corresse con pazienza. …
Gesù dunque li chiamò tutti intorno a sé e li istruì.
Per istruirli, prese spunto da ciò che accade nelle nazioni, e presso i capi delle nazioni; essi le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere.
Il comando dunque assume la forma del dispotismo.
 Appunto per differenza rispetto a quel che accade presso le nazioni Gesù fissa la legge nuova, che deve vigere tra i suoi discepoli: chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Alla base della legge nuova sta la testimonianza di Gesù stesso, il Figlio dell’uomo che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
Nel suo racconto della cena Giovanni riferisce della lavanda dei piedi; avete capito quello che vi ho fatto? – chiede Gesù dopo avere compiuto quel gesto -; il comandamento nuovo dell’amore assume appunto la forma del comandamento di servire; e la norma del servizio è quella disposta da Gesù stesso.
Il Signore, paziente con i suoi, abbia pazienza anche con noi, corregga le nostre richieste arroganti e inconsapevoli; ci insegni ad amare il servizio e la sequela di lui piuttosto che un posto accanto a lui.
 «Tra voi, però, non dev’essere così!»  Quindi, non è questione semplicemente di umiltà piuttosto che di superbia. Secondo me, non è questo il centro del Vangelo odierno. Si tratta piuttosto di credere che ci si possa effettivamente realizzare da uomini e donne del nostro tempo, impostando uno stile di vita conforme alla logica dell’amore evangelico (cf 1Cor 13), ossia alla logica di chi ama, serve, si umilia e condivide, perdona… come Gesù.
 In gioco è il credere che si possa essere felici oggi, cercando di vivere con Gesù e come lui. ( C.M. Martini)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utenti collegati


I concili nei secoli
Clck sull’icona per aprire il documento



I° CONCILIO DI NICEA



I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



I° CONCILIO DI EFESO



I° CONCILIO DI CALCEDONIA



II° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



III° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



II° CONCILIO DI NICEA



IV° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



LETTERA A DIOGNETO


I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



I° CONCILIO DI LIONE



II° CONCILIO DI LIONE



CONCILIO DI VIENNA



CONCILIO DI COSTANZA



CONCILIO DI BASILEA



V CONCILIO LATERANENSE


CONCILIO DI TRENTO



CONCILIO VATICANO I°

Incontri sulla Dei Verbum
Incontri sulla “ DEI VERBUM” Comunità Itria dal 26 Novembre 2018. Per accedervi click sull’icona che scorre di seguito .
Introduzione alla lectio divina
Cliccando sulla copertina del libro o sulla voce del menu “ pregare la parola” leggiamo ogni giorno una pagina del libro di Enzo Bianchi per entrare nello spirito della Lectio Divina.
New

POST DA SEGNALARE ( click per aprire collegamento)

Di sinodalità si può morire

Documento
preparatorio
del Sinodo
dell’Ammazonia

Transito di Madre
Agnese Magistretti

I Migranti sono
Persone..
non questioni
migratorie

Riflessioni sui
Migranti:
ricordando
La storia
di Ruth

P. Sorge
La politica
di chiusura
Mostrerà
la propria
disumanità

Lettera al
Presidente
della Repubblca
delle clarisse
carmelitane

Il nuovo patto
delle Catacombe
Chiesa povera
per i poveri

Cardinale Zuppi
a "Che tempo che fa"