Ripristino nella nostra Diocesi di Cefalù dell’Ordo Virginum.
Ai Presbiteri e Diaconi a tutti i fedeli in Cristo della santa Chiesa Cefaludense
Fratelli e figli carissimi, con gioiosa e paterna sollecitudine, per la responsabilità del discernimento che è propria del ministero del Vescovo per l’edificazione della comunità cristiana, e considerando con attenzione tutte le vocazioni, vi annuncio il ripristino nella nostra Diocesi di Cefalù dell’Ordo Virginum.
La verginità consacrata, nella pluralità delle sue forme, è stata una grazia di santificazione per molte donne fin dagli inizi della Chiesa e un segno del primato del Regno di Dio per la Chiesa e per il mondo.
La Chiesa primitiva, infatti, tra gli ordini che ne costituivano la struttura, ha visto rifulgere diversi ordini femminili, tra cui quello delle Vergini, prima ancora di dar vita agli ordini religiosi; e se gli ordini maschili si sono conservati, quelli femminili, nel tempo, sono scomparsi.
Nella stagione del Concilio Vaticano II è rifiorita la forma di consacrazione dell’Ordo Virginum, che presenta concreti tratti inediti che arricchiscono il tessuto e il vissuto ecclesiale.
Nel 1970, per mandato del beato Paolo VI, la S. Congregazione per il Culto Divino, in applicazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano II Sacrosanctum Concilium (80), ha promulgato il Rito della Consacrazione delle Vergini, rivalutando l’antica preghiera attribuita a S. Leone Magno.
Tale consacrazione è riservata ai grandi Ordini monastici e anche alle donne laiche che, nel mondo, consacrano solennemente e pubblicamente la loro verginità per costituire un segno dell’amore della Chiesa sposa per il Cristo suo Sposo.
Il Codice di Diritto Canonico (can. 604) riconosce l’Ordine delle Vergini e dispone che quante chiedono di esserne parte «emettendo il sacro proposito di seguire Cristo più da vicino, dal Vescovo diocesano sono consacrate a Dio secondo il rito liturgico approvato e, unite in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio, si dedicano al servizio della Chiesa».
La CEI sottolinea che la vocazione all’Ordo Virginum e la forma di vita che la compie si caratterizzano nel seguire più da vicino Cristo Signore, in particolare nell’impegno della verginità, quale segno della Chiesa Sposa, pronta per il suo Sposo.
Tale vocazione si attua nella Chiesa diocesana, in riferimento diretto al Vescovo, vivendo nella realtà secolare, senza particolari segni esteriori.
A differenza degli Istituti religiosi le vergini consacrate non hanno come regola la vita comune, non si riconoscono nel carisma di un fondatore, ma vivono nella Chiesa diocesana la consacrazione secondo la propria regola di vita personale, facendo riferimento al Vescovo diocesano per determinare il loro servizio alla Chiesa.
Attualmente, nella nostra Diocesi, una giovane sta percorrendo l’itinerario di formazione, preparandosi a vivere la propria consacrazione come donazione totale al Signore in questa Chiesa particolare.
Invitandovi tutti alla preghiera, a far conoscere e a promuovere nelle nostre Comunità questa speciale via di consacrazione, affidiamo la nostra Chiesa a Maria, vergine e madre, e a lei affidiamo tutte le donne consacrate affinché ne imitino la fede, la speranza e la totale dedizione per il Regno di Dio.
Cefalù, 15 agosto 2015 , nella Solennità di Maria SS. Assunta in cielo.
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