I Domenica di Avvento – Tutta la vita della Chiesa è una vita di Vigilanza, di veglia .
Il brano evangelico di questa prima domenica di Avvento è il risultato dell’accostamento di due frammenti tratti dal secondo discorso ‘escatologico-apocalittico’ di Luca.
Il primo frammento si concentra sui segni premonitori della venuta del Figlio dell’uomo ….
Il secondo frammento, che concorre a formare il brano liturgico si situa nel contesto del giudizio escatologico, sulla cui imminenza si insiste per ricordare al credente che non può trascorrere il suo tempo aspettando tranquillamente, distraendosi in mille occupazioni e dissipazioni e, soprattutto, rinviando continuamente il tempo della propria conversione.
Il pensare che il giudizio sia in un futuro lontano, distoglie da una verità radicale: è il presente ad essere giudicato!
….Due imperativi:: «State attenti» e «vegliate pregando!»
Gesù dice che gli uomini vedranno il Figlio dellʼuomo venire su una nube con potenza e grande gloria.
Cristo non verrà in segreto o in modo oscuro, ma come Dio e Signore, nella gloria propria della divinità. Egli rinnoverà la creazione e riporterà le persone nella condizione dellʼinizio. …. (Cirillo di Alessandria, Commento a Luca, om. 139).
Nel momento in cui le potenze saranno sconvolte, si afferma la potenza del Figlio dell’uomo. Con Gesù si inaugura il regno dell’umano e tutto quello che è disumano è destinato a scomparire. ( A Maggi )
La manifestazione del Figlio dell’uomo spacca l’universo e per questo non bisogna lamentarsi dei segni di sconvolgimento perché è la creazione nuova.
Il cosmo in cui noi siamo inseriti è una realtà unica (di dentro e di fuori): se noi siamo proiettati nell’ultimo giorno nulla ci spaventa altrimenti tutto ci scuote di fuori e di dentro. È il vivere già in Dio che permette di rendere culto a Dio con gioia, ma non si può essere in questa gioia se non si è già là. (Sr. Agnese, appunti di omelia, 1972).
Tutta la vita della Chiesa è una vita di Vigilanza, di veglia … Sarebbe interessante approfondire questo tema della vigilanza nei vangeli … Matteo usa il verbo greco “ gregoreite” da cui il nome Gregorio “ vigilante, colui che sa vegliare” … Luca usa il verbo grego “ agrupneite” che potrebbe significare l’attività dei pastori che vegliano il gregge nella notte …. Perché non sia sopraffatto dai pericoli imminenti. La prima grande vigilante è stata Maria che ha saputo accoglire la parola del Signore con animo attento … ( Card. Martini )
La Chiesa santa insegna con sapienza che il tempo della fede e del viaggiare è sempre tempo di speranza e attesa, sorretto dall’amore di colui che viene incontro a quanti con pazienza attendono l’incontro. ( ndr)
… Dice il Signore, tu non sei condannato all’esilio perenne. Paolo, da parte sua, nella seconda lettura indica come va coltivata e sostenuta questa speranza: «Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti…». La nostra condizione – anche se per motivi evidentemente diversi – non è tanto differente da quella vissuta dal popolo di Israele. Anzi, la situazione di crisi perdurante fa crescere anche in noi e a dismisura l’attesa di soluzioni positive. Per il credente però questa non riguarda solo la dimensione sociale, politica ed economica, ma è attesa e desiderio di una vita che – come afferma Paolo – «piaccia a Dio». ( N. Galantino )
La speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce. (Primo Mazzolari )
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