Recognitio dei resti mortali della Serva di Dio Elisa Giambelluca.
Venerdì 20 maggio 2016 a Isnello (PA), Diocesi di Cefalù, ha avuto luogo la prima sessione della Canonica recognitio dei resti mortali della Serva di Dio Elisa Giambelluca, laica, della Istituzione Teresiana.
Alle ore 9:00, alla presenza del Tribunale nominato dal Vescovo per tale adempimento, formato da don Giuseppe Licciardi, nella qualità di Delegato vescovile, mons. Sebastiano Scelsi, nella qualità di Promotore di giustizia, e don Pietro Piraino, nella qualità di Notaio attuario, e della commissione formata dalla postulatrice, Dr.sa Maria Encarnacion Gonzales, Mons. Domenico Sideli, e don Alessio Corradino; presente il parroco di Isnello don Marcello Franco, i familiari della Serva di Dio, e numerosi fedeli, nella chiesa di Maria SS. del Soccorso presso il cimitero di Isnello
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Dopo la preghiera dell’Ora Terza e il giuramento del Perito Medico dott. Gaetano Troja e degli incaricati tecnici, hanno avuto luogo le operazioni di ricognizione dei resti consistenti nella identificazione e apertura del loculo dove fu tumulata, il trasporto nella Chiesa di S. Maria del Soccorso, e l’apertura della cassa, subito dopo aver congedato i fedeli.
Fatto l’esame macroscopico dei resti da parte del Perito Medico, sono iniziati i trattamenti per la conservazione.
Sabato 28 maggio, i resti della Serva di Dio Elisa Giambelluca, ripuliti, sono stati posti in una nuova cassa, trasportata mercoledì 1° giugno nella Chiesa di San Michele Arcangelo in Isnello e sigillata alla presenza del Tribunale, in attesa della traslazione nella Chiesa Madre S. Nicolò, dove, dopo una settimana di incontri e preghiera, saranno tumulati alla presenza di Mons. Vescovo, sabato 18 giugno.
Elisa Giambelluca è nata a Isnello il 30 aprile 1941 ed è morta a Roma il 5 luglio 1986. Ultima di sette figli, frequentò il liceo classico “Mandralisca” di Cefalù, dove conseguì la maturità nel 1960, impegnata fortemente in Azione Cattolica (fu anche presidente parrocchiale a Isnello); si trasferì nel 1960 a Palermo per studiare Matematica e Fisica. Viveva nella residenza universitaria “La casa dell’universitaria” dell’Istituzione Teresiana, dove si lasciò conquistare dal carisma di San Pedro Poveda, una vocazione laicale di servizio al Vangelo a partire dall’istruzione. Conseguita la laurea nel 1965, iniziò a lavorare a Rossano (Cosenza) come docente all’Istituto San Pio X. Nel 1968 si trasferì a Torino, dove andò a insegnare in un istituto tecnico industriale pubblico. Diresse anche una scuola media aggregata all’“Educatorio della Provvidenza”. Si recò poi a Roma, collaborando alla residenza universitaria dell’Istituzione Teresiana e insegnando in un liceo. Tra il 1972 e il 1973 svolse un corso di approfondimento spirituale e culturale al Centro Internazionale di Formazione dell’Istituzione Teresiana a Poggio Mirteto (Rieti). Tornò a Rossano come docente e preside dell’istituto per il Magistero, in cui sviluppò un interessante progetto di innovazione educativa. Nel 1983 si trasferì a Vescovio (Rieti), nei pressi del Santuario della “Madonna della Lode”, già segnata nella salute a causa di un tumore al colon. Continuò a insegnare in un istituto professionale per l’Agricoltura a Forano, ma le sue condizioni peggiorarono notevolmente. Offrì la sua vita per i sacerdoti in situazioni difficili e per le vocazioni.
Morì a Roma il 5 luglio 1986, a 45 anni. La sua vita semplice e dedita è stata una testimonianza preziosa per molte persone che hanno riconosciuto in lei i valori evangelici vissuti in modo naturale e radicale. Viene ricordata come una persona accogliente, sempre sorridente e serena, anche nel duro periodo della malattia.
Dai suoi Diari viene fuori una personalità forte, segnata dalla scelta gioiosa e coerente di seguire Cristo Maestro nel servizio ecclesiale, reso concreto nella missione educativa e nella contemplazione.
La fase diocesana del processo di canonizzazione è stata aperta il 29 marzo 2009 nella Chiesa Madre San Nicolò in Isnello, e ivi chiusa il 2 luglio 2011.
La Curia Vescovile
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