Farsi prossimo
Da Mercoledì notte Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e carità dove accoglie migliaia di senzatetto nelle strutture di via Archirafi e via Decollati , dorme sotto i portici della Posta centrale di via Roma a Palermo
Con una lettera alla città invita a non essere distaccati verso i bisogni degli ultimi perché l’indifferenza può uccidere. “Vivo un profondo disagio: non riesco a essere tranquillo, non dormo e non riesco nemmeno a mangiare, sapendo che ancora ad oggi tante persone vivono per strada. Tante famiglie sono sfrattate e non hanno la casa, tante persone non hanno un lavoro. La forte indifferenza e il profondo egoismo ancora oggi è molto diffuso e mi inducono a rispondere al male con bene”.
I numerosi senzatetto, morti negli ultimi mesi in un angolo di strada fino al caso di Amor il pomeriggio di Capodanno, sono la prova che qualcosa non va, che le ingiustizie sociali stanno relegando ai margini uomini soli, famiglie con figli, anziani, nell’indifferenza generale.
L’estremo dirsi della Parola dirompe nell’estremo silenzio della condivisione completa con gli ultimi degli ultimi e Biagio Conte ha deciso, più che parlare parole di farsi come loro. Così, ha preso un paio di coperte, la Bibbia, il breviario, ha raccolto per strada un bel cartone robusto e ha sistemato il suo giaciglio di protesta sotto i portici delle Poste centrali di via Roma.
Stamani la significativa e silenziosa vicinanza dell’arcivescovo Corrado Lorefice . Il suo silenzio nella semplicità dei gesti compiuti è eloquenza di grande condivisione.
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