Conferenza Episcopale Siciliana. A Piazza Armerina i lavori primaverili
Sarà la prima volta ai lavori della CESi per il nostro vescovo Giuseppe, lavori che si sono aperti a Piazza Armerina da oggi 16 Aprile e si concluderanno il 18 presso la Casa di spiritualità “Mons. Cirrincione”, seminario estivo di Montagna Gebbia, della Diocesi di Piazza Armerina.
È anche la prima volta che la diocesi piazzese ospita la Conferenza, nel bicentenario della sua istituzione, bicentenario che condivide con le diocesi di Caltagirone e Nicosia, istituite tutte lo stesso anno 1817.
Diversi i temi sul tavolo, tra questi l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole siciliane ( 98% la percentuale di partecipazione alle lezioni, 197 i posti liberi nella primaria e 124 nella secondaria in attesa del concorso ordinario.)
All’ordine del giorno anche la presentazione di un progetto per la raccolta differenziata nelle parrocchie, “Opifici di pace”, già avviato con successo nella Diocesi di Caltanissetta, che già ha suscitato l’interesse dell’Assessorato Regionale ai rifiuti.
Poi la preparazione di un documento che verrà letto il nove maggio nel corso della solenne concelebrazione davanti al tempio della concordia di Agrigento, nel XXV anniversario di quel grido “ convertitevi” che Giovanni paolo II rivolse ai mafiosi.
Un appello a prendere le distanze dall’organizzazione che sarà rinnovato agli uomini e alle donne di mafia, ribadendo con forza che oltre un reato è un peccato incompatibile con il vangelo.
Faremo un appello per la conversione degli uomini e delle donne di mafia”, spiega l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, nella cui vasta diocesi e’ ricompresa Corleone, “Oggi Cosa nostra non agisce in maniera eclatante come un tempo – aggiunge – ma forte e’ la sua presenza nell’esercizio del potere e nell’economia. E poi esiste una cultura mafiosa diffusa che dobbiamo contrastare”.
In agenda anche la preparazione della Giornata Sacerdotale Mariana regionale a Marsala nel V centenario del ritrovamento dell’effige della Madonna della Cava, patrona della città.
Tra le novità di quest’anno una sessione aperta con i direttori degli uffici regionali.
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