Maria Madre di Dio -… Quanto più ci ama, tanto più non si frappone tra noi e il disegno di Dio, ma semplicemente ci aiuta a realizzarlo.
Nella PRIMA LETTURA la benedizione crea un rapporto tra Dio e colui che viene benedetto. Qui essa ha come centro il Nome del Signore ripetuto tre volte. Questa benedizione pone quindi il Nome rivelato sui figli d’Israele «in modo che questi vivano nella forza direttiva e santificante del Nome» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1.1.1972). La benedizione non è un vanto o un privilegio ma è uno stato, che, se recepito, riempie di gratitudine e di lode coloro che sono benedetti.
Stupore e meraviglia desta la SECONDA LETTURA « nel grembo di Maria Dio e l’umanità si sono uniti per non lasciarsi mai più .. in Dio c’è la nostra carne umana.. da Maria, donna, è sorta la salvezza .. e senza donna non c’è salvezza .. la rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna…ogni violenza fatta alla donna è una profanazione di Dio» ( papa Francesco)
Nel VANGELO di oggi due sezioni.
I pastori vanno e riscontrano che quanto è annunciato, è vero. Viene sottolineato l’aspetto umilmente umano del Figlio di Dio; però in questo nulla i pastori riconoscono il Figlio di Dio. E divengono talmente servi della Parola che annunciano non solo meraviglie ma comunicano lo stesso trasporto che li ha presi.
Maria, percepisce e ne viene presa e custodisce queste cose e le riscontra nel suo cuore. Non basta che lo Spirito si posi su di noi ma occorre custodire lo Spirito e confrontarlo con la Scrittura che non fa altro che comunicarlo sempre più.
[Nella seconda sezione] Gesù accetta per sé il segno [della circoncisione], liberando tutti i suoi fratelli e i suoi figli dal bisogno di riceverlo, perché ormai non ce ne sarà più bisogno, dal momento che si è fatto uomo e ha preso su di se, sulla sua carne, questo segno del patto antico
[…] Il nome con cui viene chiamato è Gesù, come era stato chiamato dall’Angelo, prima che fosse concepito nel seno della Vergine . … E il nome che viene posto su tutti i figli di Dio è precisamente il suo nome, il nome di colui che è il Salvatore dell’umanità.
La devozione imperfetta nei confronti della Vergine suppone che Maria – perché Madre – sia sempre lì prontissima, a evitarci tutti i guai … Questo non lo ha fatto con Gesù, il figlio suo secondo la carne, e non può farlo con noi.
Perché è una madre che custodisce nel cuore tutto il disegno e il mistero di Dio, della sua pace e della sua gioia, della rinascita in lui per ciascuno di noi e per la Chiesa tutta … Dovremmo convincerci che quanto più ci ama, tanto più non evita, non si frappone tra noi e il disegno di Dio, ma semplicemente ci aiuta a realizzarlo. Ci accompagna e ci ottiene lo spirito della fortezza per realizzarlo. A Maria dobbiamo chiedere che non ci eviti il martirio, ma che ci conforti a sostenerlo. Questo lo fa non solo nei confronti di ciascuno ma in rapporto alla Chiesa: non evita alla Chiesa il martirio ma ottiene alla Chiesa la Pentecoste dove lo Spirito ci è dato perché possiamo testimoniare il nome di Gesù. Maria assistendo gli Apostoli non ottiene che siano tolti dal martirio ma che siano segnati dal fuoco dello Spirito. Non ha evitato al Cristo la morte ma lo ha consolato con la sua presenza». (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1.1.1972).
Gesù, appena nato, si è specchiato negli occhi di una donna, nel volto di sua madre. Da lei ha ricevuto le prime carezze, con lei ha scambiato i primi sorrisi. Con lei ha inaugurato la rivoluzione della tenerezza. La Chiesa, guardando Gesù bambino, è chiamata a continuarla. Anch’ella, infatti, come Maria, è donna e madre, la Chiesa è donna e madre, e nella Madonna ritrova i suoi tratti distintivi
Avvicinandosi a Maria la Chiesa ritrova la sua unità. Il nemico della natura umana, il diavolo, cerca invece di dividerla, mettendo in primo piano le differenze, le ideologie, i pensieri di parte e i partiti. Ma non capiamo la Chiesa se la guardiamo a partire dalle strutture, a partire dai programmi e dalle tendenze, dalle ideologie, dalle funzionalità: coglieremo qualcosa, ma non il cuore della Chiesa. Perché la Chiesa ha un cuore di madre. E noi figli invochiamo oggi la Madre di Dio, che ci riunisce come popolo credente. ( Papa Francesco)
Lascia un commento