Battesimo del Signore: Cristo si fa peccato ed è unto Messia dei poveri, dei peccatori: solo dopo una grande umiliazione si può assumere un ministero
La PRIMA LETTURA ,tratta dal cap. 55 di Isaia, invita gli assetati e affamati a un banchetto gratuito. Ma pare che questa gente preferisca spendere soldi, e per giunta per ciò che non sfama. La riluttanza a tale invito deriva dalla non disponibilità a ripensare, con luce nuova, le proprie progettualità.. .. E’ questa una mentalità dominante e se non si mette in discussione il proprio sistema di priorità, si resta esattamente dove si è già… C’è un abisso fra i disegni della Provvidenza e i nostri schemi mentali. Ma questa voragine viene ora colmata … e con Gesù è il cielo che si avvicina all’uomo. ( T&T)
La SECONDA LETTURA , mette a fuoco la scelta radicale e sostanziale della nostra fede e della nostra vita: “chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio .. “(ver.1), cioè , è figlio di Dio. E “e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato” … La sostanza dell’amore di Dio è :”Nell’osservare (alla lettera:custodire) i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. […] Il dato essenziale della vita cristiana è la fede in Gesù, il Figlio di Dio! Tale fede ha la sua triplice testimonianza: l’acqua, che è il simbolo del Battesimo, il sangue che è la realtà profonda dell’Eucaristia, e lo Spirito che è la vita stessa di Dio donata a noi nel suo Spirito (vers.6-8).Testimonianza assoluta, più alta e più certa di ogni “testimonianza degli uomini”(ver.9). Tale testimonianza suprema avvolge e riempie tutta la nostra vita:” Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in se ( v. 10). Negare questo è negare Dio stesso che del Figlio ci ha dato testimonianza. La testimonianza divina è il regalo stesso che Dio ha fatto al l’umanità: “Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio”(ver.11).
La scena del Battesimo, narrata nel VANGELO; richiama molte profezie: queste ultime cose si realizzano in Gesù; è per Lui e su di Lui che si aprono i cieli. […]. Gesù “vede i cieli aperti” [..] … esperienza particolare dell’intimità col Padre: Gesù accetta – Lui la Pienezza – che il Padre gli dica il suo volere; si lascia determinare dalla scelta del Padre, Lui che fin dall’inizio era pienezza.
Per i greci è la festa della massima umiliazione del Signore (cfr. Liturgia greca): Cristo si fa peccato ed è unto Messia dei poveri, dei peccatori. Si conferma qui una distinzione che va mantenuta tra la consacrazione e la missione […] Gesù nel Giordano è il peccatore: in quel momento riceve la missione; la missione è sempre collegata con un atto di umiliazione che sembra rinnegare la sua consacrazione. Gregorio di Nazianzo dice “solo dopo una grande umiliazione si può assumere un ministero”: una umiliazione che sembri essere il capovolgimento della consacrazione. Ci vuole questa umiliazione profonda, senza di che tutte le nostre missioni sono sospette: dal Giordano alla Croce. Umiliazione iniziale e super-umiliazione finale: garanzia di ogni missione. (d. Giuseppe Dossetti, appunti di omelia).
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