tirisan
In ricordo di Padre Angelo Calì
Padre Angelo Calì nasceva a Castelbuono il 19 giugno del 1943, terzo di tre figli. Il Papà, Alfredo, uomo buono e
falegname e la mamma Vincenzina Mogavero, donna forte, pia e riservata, l’hanno accompagnato nella scelta verso il sacerdozio che fin da piccolo aveva manifestato.
Nel 1954 entra nel Seminario Vescovile di Cefalù assieme al suo amico e fratello nel sacerdozio Don Santino Di Gangi.
Il 29 giugno del 1966, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, insieme a don Sebastiano Scelsi, don Antonio Cortina viene ordinato sacerdote nella Cattedrale di Cefalù da, Mons. Emiliano Cagnoni. Continua a leggere
Pesah
Il Signore mi ha dato di percorrere parte della mia vita con un Angelo.
Angelo Mazzola nasceva a Castelbuono il 18 Novembre del 1948 e crebbe in un ambiente familiare religioso.
Fin da piccolo la mamma è stata una presenza fondamentale nel suo cammino, come ben lo dimostra la poesia a lei dedicata: Continua a leggere
IV DOMENICA DI AVVENTO: Maria visita Elisabetta – La tenerezza di questo incontro è figura di un comunicare umano e riuscito.
Nella Prima lettura si sottolinea la “piccolezza” di Betlemme: nonostante sia stata la città che ha dato origine alla monarchia davidica, .. Betlemme è sempre rimasta piccola.. ma chiamata a custodire un messaggio, l’umile origine di Davide (cfr. 1Sm 16,11) e quindi del Messia. È un criterio costante di Dio quello di scegliere in contrasto con le scelte umane. E il Messia obbedisce a questo criterio.
Il parto della Madre del Messia dà inizio alla redenzione. Questo parto è reale ed è pregno di simbolo perché sta ad indicare che cessano per il popolo le doglie della tribolazione e che questa si concluderà nella gioia della salvezza. Continua a leggere
III DOMENICA DI AVVENTO – Dio viene ad abitare tra noi .. La gioia dei miti riempia il nostro cammino sicuro, anche se faticoso, perché pieno del “Fuoco” della spontaneità dei figli di Dio!
La prima lettura è tratta da Sofonia, profeta del 600 a. C.
In un momento in cui profeti, re, sacerdoti sono venuti meno al loro compito, Sofonia si rivolge verso i poveri di cuore, coloro che non si affidano alle proprie forze, ma mettono la loro fiducia in Dio.
Il brano è percorso da un fremito di gioia sia nei redenti come nel Signore e dall’esortazione a non temere alcuna sventura perché Dio viene ad abitare nel suo popolo come sposo “ pazzamente innamorato” della sua sposa che si convertirà all’amore autentico per Lui. Continua a leggere