tirisan
IV DOMENICA DI PASQUA – Nella visione di Gesù non ci sono pecore definitivamente perdute, ma solo pecore che vanno ritrovate.
[Nella PRIMA LETTURA, è detto chiaramente che è] una sola pietra a reggere la volta: è quella che, incuneandosi tra i due lati inclinati, li tiene insieme. Perché un’aggiunta finale, così esigua, riesce a produrre effetti così grandi? Perché essa non aggiunge ma completa. … In queste parole c’è la consapevolezza che proprio lui, scartato dai potenti convinti di essere in grado di costruire la storia, sarebbe stato quella piccola pietra che regge la volta delle vicende umane… Molti credono che sia il tanto a creare valore …Invece è proprio ciò che tiene insieme in un disegno armonico e sensato i vari dati che genera sapienza e pienezza. ( G. Ravasi)
La SECONDA LETTURA sottolinea che la perfetta
III DOMENICA DI PASQUA – Guardare, toccare e mangiare: tre azioni che possono dare la gioia di un vero incontro con Gesù vivo.
Nella PRIMA LETTURA, che si rifà alla rivelazione dell’Oreb, Pietro vuole che noi accettiamo di relativizzare l’evento drammatico della Passione del Signore, sostenendo che quell’errore, quel peccato, è stato frutto di una “ignoranza”, precisando che, tutto era stato preannunciato per bocca dei profeti; e svelato pienamente dalla Pasqua di Gesù. A conclusione del brano proclamato l’esortazione: “convertitevi dunque e cambiate vita perché siano cancellati i vostri peccati”; èinteressante che qui si parli della cancellazione dei peccati e non ci sia ancora la morte del Cristo come il peccato drammatico, perché il vero protagonista dell’evento della Croce non sono i crocifissori né chi, partecipe del potere mondano e politico, ha disposto tutto per la morte del Signore, ma quello che è accaduto è la suprema obbedienza di Gesù al Padre per la salvezza di tutti. Continua a leggere
II DOMENICA DI PASQUA – Beati non sono quelli che hanno chiaro tutto, che non sbagliano mai, che non hanno dubbi. Beati sono coloro che nonostante le paure, la rassegnazione e l’incertezza credono nella forza del Vangelo e dell’amore che nasce dalla parola.
Nella PRIMA LETTURA la descrizione della vita quotidiana dei discepoli del Signore: è la carità, il volersi bene, il grande segreto e il grande nutrimento di ogni giorno. In famiglia, nelle comunità, nella grande assemblea di tutti, è l’Amore la legge e il respiro della nuova vita. quel che conta e decide della qualità della vita è l’intensità dell’amore e non la capacità di isolarsi e di astrarsi dalle miserie del mondo: il battesimo che abbiamo avuto è quello dell’acqua e del sangue, che è il segno di una oblazione di sé. Continua a leggere
Domenica di Pasqua «Risurrezione del Signore» – Veglia Pasquale nella notte santa
Le donne pensavano di trovare la salma da ungere, invece hanno trovato una tomba vuota. Erano andate a piangere un morto, invece hanno ascoltato un annuncio di vita. Per questo, dice il Vangelo, quelle donne «erano piene di spavento e di stupore» (Mc 16,8), piene di spavento, timorose e piene di stupore. Stupore: in questo caso è un timore misto a gioia, che sorprende il loro cuore nel vedere la grande pietra del sepolcro rotolata via e dentro un giovane con una veste bianca. È la meraviglia di ascoltare quelle parole: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto» (v. 6). E poi quell’invito: «Egli vi precede in Galilea, là lo vedrete» (v. 7). Continua a leggere