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I Domenica di Quaresima – Nel deserto Gesù è stato particolarmente Figlio …perché nella lotta col diavolo si realizza massimamente il suo essere Figlio.
È la prima domenica del tempo di Quaresima, tempo severo ma “favorevole” (2Cor 6,2) per il cristiano: soprattutto, tempo di lotta contro le tentazioni. Per questo la chiesa all’inizio di questo tempo ci offre sempre il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto, tentazioni che secondo Luca saranno sempre presenti nella sua vita, fino alla fine (cf. Lc 23,35-39). Anche Gesù sapeva che sta scritto: “Figlio, se vuoi servire il Signore, preparati alla tentazione” (Sir 2,1). [ E. Bianchi ]
La professione di fede del pio ebreo (prima lettura) insieme alla prova delle tentazioni di Gesù nel deserto (Vangelo), ci dicono con chiarezza che la fede non è adesione intellettualistica ad alcune verità, ma un’esperienza personale chiamata a gettare luce sulle scelte concrete della vita; un’esperienza che penetra insieme la storia di un popolo e la vita di ciascun uomo. [ N. Galantino ] Continua a leggere
V Domenica del T.O. – Il momento in cui l'uomo si scopre peccatore è proprio il momento in cui il Signore gli va incontro e lo santifica.
In questa quinta domenica del Tempo ordinario, le storie della chiamata di Isaia, di Paolo e di Pietro…
Il profetà è chiamato a parlare in nome di Dio, egli è anzitutto uno che non fa conto sulle proprie qualità. ( N. Galantino )
[Più si esperimenta la presenza di Dio più si avverte di essere uomini peccatori e dalle labbra impure. ] Continua a leggere
IV Domenica del T. O. – “Gesù passa in mezzo e va”, ma noi non ce ne accorgiamo… Passa in mezzo alla sua chiesa ma va oltre la chiesa; come Elia, come Eliseo, va tra i pagani che Dio ama.
La prima lettura della liturgia della parola, tratta dal profeta Geremia, ci racconta una dimensione misteriosa della vocazione personale che il profeta riceve. Un chiamata che lo raggiunge sin dal grembo materno, ancora prima di nascere. (Provincia Toscana FMC )
La chiamata è una realtà che viene dall’Eterno. “ Prima di formarti nel grembo materno io ti ho conosciuto “, …. prima ancora che tu cominciassi a prendere forma da embrione a creatura io già ti vedevo, io già conoscevo la tua storia .
Dio vede già dal remoto della sua eternità, vede questo punto preciso della storia in cui si sta configurando questa creatura che poi porterà il nome di Geremia . Continua a leggere
Non ci si improvvisa confessori – Corso di formazione per i presbiteri sul sacramento della riconciliazione
Tante persone si stanno riavvicinando al sacramento della Riconciliazione e tra questi molti giovani, che in tale esperienza ritrovano spesso il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa preghiera e riscoprire il senso della propria vita.
Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore.
Non mi stancherò mai di insistere perché i confessori siano un vero segno della misericordia del Padre.
Non ci si improvvisa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono.
Non dimentichiamo mai che essere confessori significa partecipare della stessa missione di Gesù ed essere segno concreto della continuità di un amore divino che perdona e che salva.
Ognuno di noi ha ricevuto il dono dello Spirito Santo per il perdono dei peccati, di questo siamo responsabili. Nessuno di noi è padrone del Sacramento, ma un fedele servitore del perdono di Dio.
Ogni confessore dovrà accogliere i fedeli come il padre nella parabola del figlio prodigo: un padre che corre incontro al figlio nonostante avesse dissipato i suoi beni.
I confessori sono chiamati a stringere a sé quel figlio pentito che ritorna a casa e ad esprimere la gioia per averlo ritrovato…Insomma, i confessori sono chiamati ad essere sempre, dovunque, in ogni situazione e nonostante tutto, il segno del primato della misericordia. (Misericordiae vultus 17)
Dal 15 al 19 Febbraio a Palermo, Osasi di Baida, corso di formazione per i presbiteri sul sacramento della riconciliazione.
Il corso si rivolge agli Allievi del VI anno di Teologia, ai diaconi e ai presbiteri ordinati recentemente e a tutti quelli che volessero fruirne per un approfondimento.
Viene sviluppato secondo un modulo interdisciplinare, idoneo a valorizzare tutti gli aspetti del sacramento. In particolare si caratterizza per un’attenzione pedagogica che favorisca l’apprendimento della metodologia del dialogo. La sua conduzione è affidata a docenti delle Istituzioni teologiche e a validi studiosi riconosciuti per le loro qualità sacerdotali ed ecclesiali. La proposta potrà avvalersi del confronto nel gruppo, all’elaborazione e nella soluzione di alcuni casi di coscienza.
Il corso inizia lunedì pomeriggio e si conclude venerdì a pranzo.
Ai propri iscritti la Facoltà Teologica di Sicilia assegna 3 crediti ETCS.
Allievi di altre Istituzioni teologiche possono richiedere un attestato e usufruire dei rispettivi crediti, secondo le consuetudini e gli ordinamenti accademici vigenti.
Il corso si tiene presso l’Oasi di Baida a Piazza Baida, 1 – Palermo dalle ore 15.00 di lunedì 15 Febbraio alle ore 14.30 di venerdì 19 Febbraio 2016. Arrivi e sistemazioni previsti per le ore 15.00 del 15 Febbraio.
È necessario prenotarsi telefonando o comunicando la propria adesione all’indirizzo di posta elettronica del Centro “Madre del Buon Pastore”: centromadrebuonpastore@chiesedisicilia.org
Per contattare il Direttore del Centro: tel. 333.3407807
INFORMAZIONI UTILI
Come raggiungere l’Oasi di Baida: Da Viale Regione Siciliana, Via Pitrè e quindi entrare da Via A. Da Burgio.
Il costo del soggiorno (€ 230,00) comprende la sistemazione in camere singole, i pasti e tutto quanto espresso nel programma. Si raccomanda di portare con sé il camice e la stola per l’Eucaristia, la Liturgia delle Ore e la Sacra Scrittura.
PROGRAMMA:
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