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IV DOMENICA di QUARESIMA – Il Cristo nel suo annientamento ci salva: ma salva non solo quelli che lo guardano, ma chi crede in Lui.
Nella PRIMA LETTURA, tratta dal II libro delle Cronache ” contempliamo” la felicità del popolo che, dopo settant’anni di deportazione, può tornare nella sua terra, dopo essersi cacciato, malgrado i richiami della Provvidenza, nella tragica esperienza dell’esilio. L’uomo, quando cerca la sicurezza nei calcoli umani (guerre per conquiste, oppressioni, idolatria), si allontana da Dio; questa scelta produce solo disordine, dolore e morte; la risposta di Dio, attraverso i profeti, è una Parola che invita alla conversione, al pentimento e alla purificazione. Continua a leggere
III DOMENICA di QUARESIMA – Se intendiamo per chiesa ‘il luogo di incontro con Dio’, tutto può essere Chiesa.
Contemplando la PRIMA LETTURA constatiamo che da un’unica parola (Io sono il Signore tuo Dio), che si rivela in un preciso evento salvifico (ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto … nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio), sgorgano dieci parole perfette, veraci, giuste, limpide (Sal 18). Le dieci parole hanno quindi come fondamento l’unica parola: il Signore è Uno. Esse lo manifestano e trovano in Lui la loro ragione. Sono irradiazione della sua santità e incutono all’uomo il timore di Dio. Esse quindi vengono immesse nell’uomo, scolpite sulla tavola del cuore perché l’uomo è immagine e somiglianza di Dio. Continua a leggere
II DOMENICA DI QUARESIMA – Quando la luce si spegne, Gesù è come gli altri, è solo, è un uomo gracile che parla di sé come condannato a morire. …Dio sta per nascondersi nella tribolazione di un viaggio di morte …..
Possiamo dire che il sacrificio di Abramo, ascoltato nella PRIMA LETTURA, è il vertice dell’AT, oltre il quale non si dà altro sacrificio se non quello da esso significato, il sacrificio del Cristo. «…Talvolta l’azione della libertà di Dio è tale che sembra distruggere le promesse stesse di Dio. Solo una fede nella completa oscurità può vincere “il conflitto ermeneutico”, che per Abramo era massimo. Talvolta ci sembra che la nostra adesione a Dio che si rivela nella storia ci faccia perdere Dio stesso.» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1970).
Il Dio di Abramo è un Dio che affida, ad Abramo e a ogni credente, tutte le genti. Una siffatta apertura rimane puramente formale ed attende i contenuti concreti dalla storia. Continua a leggere
I° DOMENICA DI QUARESIMA – Gesù, avendo superata la prova delle tentazioni, ha riconquistato l’armonia, la concordia con tutto quello che, esternamente e interiormente, è distruttivo per l’uomo e fa spavento.
L’arcobaleno, nella PRIMA LETTURA, è un segno non solo di bellezza ma di pace…. (d. G. Dossetti, Appunti di omelia, Gerico, 11.3.1973).
È il grande archivolto che sorregge il mondo … e la struttura materiale del mondo sta su perché poggia su questo arco di luce rifatto. … (d. G. Dossetti, appunti di omelia, Betania 4.3.1979). [Inoltre] «L’arcobaleno è segno della clemenza; è la misericordia, preparata per tutti coloro che la cercano nell’Avvento del Redentore (Ruperto)» (sr M. Ignazia Danieli, appunti di omelia, Betania 4.3.1979).
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