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Che cos'è l'uomo perché te ne curi? – Ritiro d'Avvento per Giovani e Famiglie
Carissimi,
nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo. Cristo, rivelandoci il mistero del Padre e del suo amore ha svelato pienamente l’uomo a se stesso e gli ha manifestato la sua altissima vocazione: “Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio (Col 1, 15) , è l’uomo perfetto che ha restituito ai figli di Adamo la somiglianza con Dio, resa deforme già subito agli inizi a causa del peccato” (GS 22).
Il nostro vescovo, lo scorso 2 ottobre, ha consegnato alla Chiesa Cefaludense le indicazioni pastorali, facendo riferimento a questo mirabile passaggio della Gaudium et spes nel quale si chiarisce come non è possibile fare nessun discorso sull’uomo se non rinviando all’umanità viva e concreta di Cristo Verbo incarnato: “È la sua umanità il crocevia di ogni nostro interloquire sull’uomo. […] Dell’uomo e di Dio possiamo ormai parlare solo guardando a Lui, uomo perfetto perché perfettamente Dio, e alla sua umanità, perfetta perché indissolubilmente e irrevocabilmente unita alla sua divinità” (V. Manzella, Cos’è l’uomo, perché te ne curi? Nel mistero di Cristo la verità sull’uomo, p. 25).
Il prof. Mauro Magatti nel recente Convegno Ecclesiale di Firenze, citando Romano Guardini, ha affermato che “l’umano è un concreto vivente”: etimologicamente concretezza significa cum crescere, crescere insieme. Dunque, essa ha a che fare con il rimettere insieme – cioè, in dialogo – ciò che abbiamo imparato a separare…
Concretezza è il contrario di separazione (astrazione). […] Ecco dunque la via per riaprire l’orizzonte chiuso in cui rischia di finire l’umanesimo esclusivo: un nuovo umanesimo della concretezza che, guardando a Gesù Cristo, torni a essere capace di quella postura relazionale, aperta, dinamica, affettiva verso cui ci sospinge continuamente Papa Francesco.
Per esercitarci a vivere concretamente il nostro essere uomini e donne abitati da Dio, invitiamo i giovanissimi, i giovani e le famiglie a partecipare numerosi al ritiro di Avvento che terremo presso la Parrocchia Spirito Santo in Cefalù domenica 6 Dicembre 2015.
Rifletteremo insieme sul testo biblico del buon samaritano (Lc 10, 25-37) .
Ci guiderà il dott. Vincenzo La Carrubba, Professore di Ingegneria all’Università degli Studi di Palermo e presidente parrocchiale di Azione Cattolica ad Altavilla Milicia.
Invitiamo i responsabili dei gruppi giovani e famiglie e i parroci a comunicare entro domenica 29 novembre 2015 le adesioni inviando una mail ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
pgcefalu@gmail.com; pastoralefamiglia@yahoo.it; licctheo@libero.it
Nell’attesa di incontrarci, Vi salutiamo affettuosamente.
don Calogero Cerami: Direttore del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile
don Domenico Sausa: Delegato Vescovile per la Pastorale Familiare
Martin e Maria Milone: Direttori dell’Ufficio per la Pastorale Familiare
don Giuseppe Licciardi: Direttore del Centro Diocesano Vocazioni.
PROGRAMMA
Ore 9,00 |
Accoglienza presso i locali della Parrocchia Spirito Santo di Cefalù |
Ore 9,30 | Momento di preghiera presieduto dal Vescovo |
Ore 10,45 | Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Vincenzo Manzella Vescovo di Cefalù |
Ore 12,00 | Laboratorio sulle cinque Vie del Convegno di Firenze ( uscire, abitare, annunciare, educare, trasfigurare )
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Ore 13,30 | Pranzo a sacco |
Ore 14,30 | Adorazione Eucaristica animata dai seminaristi e possibilità del sacramento della Riconciliazione |
Ore 16,00 | Saluti e partenze |
Di seguito, cliccando sull’icona PDF, il testo e la musica dell’inno del Giubileo della misericordia. Vi esortiamo a provarlo in parrocchia perché venga eseguito durante il ritiro.
XXXIII Domenica del T.O. – La nostra meta finale è l’incontro con il Signore risorto
Il Vangelo di questa penultima domenica dell’anno liturgico propone una parte del discorso di Gesù sugli avvenimenti ultimi della storia umana, orientata verso il pieno compimento del regno di Dio (cfr Mc 13,24-32). E’ un discorso che Gesù fece a Gerusalemme, prima della sua ultima Pasqua. Esso contiene alcuni elementi apocalittici, come guerre, carestie, catastrofi cosmiche: «Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli verranno sconvolte» (vv. 24-25). Tuttavia questi elementi non sono la cosa essenziale del messaggio. Il nucleo centrale attorno a cui ruota il discorso di Gesù è Lui stesso, il mistero della sua persona e della sua morte e risurrezione, e il suo ritorno alla fine dei tempi. Continua a leggere
XXXII Domenica del T. O. – Quando la Chiesa, un pò " vedova" in attesa dello Sposo, è umile e povera è allora che è fedele.
Nel brano di Vangelo di questa XXXII Domenica del T.O. Gesù pone in rapporto tre categorie di persone: i capi del popolo (scribi), i farisei, l’unica vedova povera.
Gli scribi erano gli esperti delle sante Scritture, uomini che fin dall’infanzia si dedicavano alla lettura e allo studio della tradizione di Israele; giunti poi all’età matura, diventavano persone autorevoli, rabbini, “maestri”, dotati di poteri giuridici nelle diverse istituzioni giudaiche. Continua a leggere
Sabato 14 Novembre: appuntamento per quanti hanno vissuto o stanno vivendo “un’esperienza matrimoniale infelice
Ai Rev. mi Parroci – Ai Rev. mi Presbiteri e Diaconi
Ai Religiosi e Religiose –Ai Responsabili dei Gruppi Famiglia
Carissimi,
il Sinodo sulla Famiglia, conclusosi lo scorso 24 ottobre, a più riprese e in diversi modi ci ha invitato a farci prossimi dei fratelli e delle sorelle che si trovano in situazioni particolari dopo il fallimento del loro matrimonio, al fine di farli sentire parte viva, anche se ferita, della Chiesa di Cristo. Continua a leggere