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MARIA SS. MADRE DI DIO – Maria è una madre che custodisce nel cuore tutto il disegno e il mistero senza frapporsi … ma aiuntandoci a realizzarlo… così con noi e con suo Figlio, il Cristo, al quale non ha evitato la morte, consolandolo, però, con la sua presenza.
Nella PRIMA LETTURA La benedizione crea un rapporto tra Dio e colui che viene benedetto. Qui essa ha come centro il Nome del Signore ripetuto tre volte.
Questa benedizione pone quindi il Nome rivelato sui figli d’Israele «in modo che questi vivano nella forza direttiva e santificante del Nome» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1.1.1972).
La benedizione non è un vanto o un privilegio ma è uno stato, che, se recepito, riempie di gratitudine e di lode coloro che sono benedetti. Continua a leggere
SANTA FAMIGLIA – Presentato al tempio, Gesù non viene riscattato mediante il pagamento di una somma di denaro, perché è lui stesso il riscatto, «la redenzione di Gerusalemme»
Nella PRIMA LETTURA una iniziativa forte di Dio, quasi partecipasse al travaglio della fede di Abramo; Dio interviene con questo “non temere” che sappiamo accompagnare l’ingresso del Signore nella vita delle persone. Basta pensare all’annunciazione del Signore a Maria. E subito dopo la rassicurazione: “Io sono il tuo scudo. La tua ricompensa sarà molto grande”. Ed è proprio questa iniziativa di Dio a muovere tutta la dichiarazione di fatica e sconforto che Abramo esprime ai vv.2-3. Egli sembra quasi gridare e protestare l’evidenza di una situazione che contraddice la promessa divina e postula un esito ben diverso: “un mio domestico sarà mio erede” Ma la parola di Dio a sua volta contraddice il ragionamento ovvio di Abramo, ed è accompagnata dall’immagine del cielo stellato. Continua a leggere
NATALE del SIGNORE – Il Signore nel Natale è venuto con noi e con noi rimane, non ci abbandona nella nostra povertà. Il Signore è con i più poveri e dona loro salvezza, vincendo l’ingiustizia della morte.
La liturgia delle tre Messe di Natale – quella di mezzanotte che ho celebrato qui in Duomo, quel1a del1’aurora che ho celebrato poco fa con i detenuti del Carcere di Opera, quel1a del giorno che sto celebrando con voi, carissimi fedeli – , tenta di esprimere, attraverso le diverse letture bibliche e le orazioni, qualcosa del mistero di Dio e del1’uomo a partire dal mistero fontale, origine e sorgente di tutti i misteri storici, che è il mistero del1’incarnazione del Fig1io di Dio.
Più in generale si potrebbe affermare che ogni mistero di salvezza, ogni evento cristiano, persino ogni autentico evento religioso, contiene questa duplice valenza: è insieme occasione di conoscenza di Die e di conoscenza del1’uomo. Ci permette cioè di capire un po’ meglio chi è Dio e chi siamo noi. Continua a leggere
IV Domenica di Avvento – Maria è la terra vergine dalla quale è plasmato il nuovo e vero Adamo
Dalla PRIMA LETTURA il richiamo che i piani di Dio non sono i nostri, A Davide che pensa che ormai la promessa di Abramo si è attuata ( Israele è nella sua terra, al sicuro dai suoi nemici) e pensa sia giunto il momento di porre l’arca del Signore all’interno di una casa stabile, togliendola dalla tenda, il Signore risponde che Egli non ha bisogno di una casa, non può racchiudersi all’interno di essa, quasi che solo in quel luogo Egli faccia sentire la sua presenza. Egli è il pastore d’Israele e tutti devono sentirlo vicino. . Non il tempio che Davide vorrebbe edificare, ma il Figlio di Dio che assume, attraverso Maria, la nostra carne, è la vera dimora di Dio nella storia e tra gli uomini. Il Tempio pensato dagli uomini andrà distrutto senza più che si dia la possibilità di un nuovo Tempio, fatto da mani d’uomo. Continua a leggere