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XVIII DOMENICA del T.O. – Gesù celebrò il Suo banchetto in un prato con la turba seduta sull’erba. Noi vorremmo poterlo celebrare nelle officine, nelle piazze, nelle famiglie, nelle carceri, dovunque l’uomo ama e soffre…
La PRIMA LETTURA , innanzitutto, mette in evidenza la premessa fondamentale della Rivelazione sull’uomo: la povertà. Il profeta si rivolge agli uomini come “voi tutti assetati” e come “voi che non avete denaro”.
In secondo luogo, il carattere gratuito del dono di Dio: “comprate senza denaro, senza pagare”.
In terzo luogo, Il dono di Dio è la sua Parola: “Ascoltatemi e mangerete … ascoltate e vivrete”.
Con questa umanità povera e assetata Dio stabilisce una “alleanza eterna”, sul modello di quella stretta con il re Davide, tutta orientata al Messia, a Colui che deve venire, “testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni”. Continua a leggere
XVII DOMENICA del T.O. – Beati i poveri, cioè coloro che tutto vendono per quel tesoro, senza del quale la terra non sarebbe che una inconsistente illusione
Più che un commento puntuale ai detti del Signore, vorrei fare una breve riflessione sull’indicazione complessiva che ne traspare.
È evidente che agli occhi di Gesù la vita deve essere vissuta come un rischio, come un’avventura alla ricerca di un tesoro nascosto.
Le analogie col cercatore di perle o col pescatore che getta la rete, tendono a trascrivere, in un registro di esperienze alla portata di tutti (specie degli ascoltatori di quel tempo), uno stile di esistenza che invece non può essere compreso senza un particolare dono di sapienza. Continua a leggere
XVI DOMENICA DEL T.O. – La sapienza di Dio si manifesta come pazienza che avvolge la ,storia.
La PRIMA LETTURA ci ricorda che Dio si prende cura di ogni cosa. Prendersi cura di tutte le cose, della sua intera creazione è essenza della verità del nostro Dio. Di nessuno si dimentica. Egli agisce solo per purissimo amore, si prende cura di tutte le creature e mai può essere accusato di ingiustizia. L’ingiustizia è assenza di amore. La giustizia è invece amore purissimo. Rendere giustizia è applicare la legge con amore, secondo verità, con pietà e misericordia, con grande compassione. Dio può essere giusto perché forte. Se fosse debole mai potrebbe essere giusto. Il Signore è padrone della forza. Continua a leggere
XV DOMENICA DEL T.O. – La Parola di Dio non è una Parola astratta … ma Cristo stesso
Nella PRIMA LETTURA il Signore stesso parla di sé, dei propri «pensieri», della propria «parola», delle proprie azioni. I pensieri degli esiliati non sono conformi a Dio. La sua parola, che nasce dai suoi pensieri e si traduce nelle sue «vie», va e torna lui compiendo ciò che Egli desidera, «come la pioggia e la neve».
Come la Parola, così il popolo è in un movimento eterno che si svolge in Dio. Anche l’iniquo può tornare, perché sa che troverà misericordia. Continua a leggere