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XIV DOMENICA DEL T.O. – Gesù, «mite e umile», non è un modello per i rassegnati né semplicemente una vittima, ma è l’Uomo che vive «di cuore» questa condizione!
Nella PRIMA LETTURA l’esultanza e il giubilo a cui è invitata Gerusalemme per la venuta del Re/messia Anche al cap. 2,14 c’è un invito simile; Dio diceva: “Gioisci, esulta Figlia di Sion, perché, ecco, IO vengo ad abitare in mezzo a te!”. Là era Dio stesso a venire, oggi è il suo re: Dio viene al suo popolo per mezzo del Messia …per stare con il suo popolo. “Egli è giusto, vittorioso e umile”. E’ vittorioso …non tanto perché capace di vincere in proprio, quanto perché “salvato da Dio dai nemici”. Poi è “mite”, e i miti sono coloro che Dio guarda con occhi di amore e compassione, perché sono nella condizione di poveri e bisognosi. Continua a leggere
XIII DOMENICA del T.O. – Il Padre si prende cura di noi, perché grande è il nostro valore ai suoi occhi.
Il testo della PRIMA LETTURA .. è in rapporto all’Evangelo sulla necessità di proclamare la Parola e questo porta a un contrasto violento con quelli che hanno il potere, all’abbandono in Dio e alla sicurezza di essere protetti.. (Don G. Dossetti: appunti di omelia, Gerico, 22.6.1975)
Nella SECONDA LETTURA [ risuona la parola] “abbondanza” che nel brano di oggi brano viene ripetuta tre volte. Dio dà nell’abbondanza. .. Dio non è un Dio meschino: lui non conosce la meschinità, lui dà tutto. Dio non è un Dio fermo: egli guarda, aspetta che noi ci convertiamo. Dio è un Dio che esce: esce a cercare…
XII DOMENICA DEL T.O – Il Padre si prende cura di noi, perché grande è il nostro valore ai suoi occhi.
Il testo della PRIMA LETTURA è in rapporto all’Evangelo sulla necessità di proclamare la Parola e questo porta a un contrasto violento con quelli che hanno il potere, all’abbandono in Dio e alla sicurezza di essere protetti.. (Don G. Dossetti: appunti di omelia, Gerico, 22.6.1975)
Nella SECONDA LETTURA [ risuona la parola] “abbondanza” che nel brano di oggi brano viene ripetuta tre volte. Dio dà nell’abbondanza. .. Dio non è un Dio meschino: lui non conosce la meschinità, lui dà tutto. Dio non è un Dio fermo: egli guarda, aspetta che noi ci convertiamo. Dio è un Dio che esce: esce a cercare, Continua a leggere
SS. CORPO e SANGUE di CRISTO – Carne da masticare e sangue da bere sono la condizione in cui Gesù si consegna a noi, in cui Dio si dà a noi, raggiungendoci là dove siamo e non chiedendo a noi di salire alla sua condizione divina
La parte iniziale della PRIMA LETTURA sembra voler collegare il “ricordo” alla grande “pedagogia” con la quale il Signore ha fatto crescere e ha condotto il suo popolo nel deserto, che è il simbolo e l’orizzonte di una storia dove tutto quello che siamo e abbiamo viene a noi dalla bontà di Dio e dal suo amore per noi. La seconda parte esamina la pericolosità della dimenticanza e in maniera del tutto esplicita ci rivela la forma più profonda e insidiosa di idolatria, che è l’autoidolatria. Essa può affermarsi nella sua forma più istintiva a livello individuale, e può dilatarsi in forme di autoidolatria collettiva, come l’esaltazione di una nazione, o di una ideologia, o di una razza.( G. Nicolini).. Continua a leggere