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SS. TRINITA’ – L’unità divina non può essere quella solitaria dell’autocrate, ma l’unità della comunione, nella quale la distinzione arricchisce, non indebolisce l’unità.
Nella PRIMA LETTURA le prime parole di un passo biblico che è stato definito da un esegeta francese, André Gelin, «la carta d’ identità di Dio».
.. È l’ alba, Mosè si è arrampicato lungo le pendici erte e pietrose del monte Sinai, reggendo tra le mani le due tavole marmoree che dovranno accogliere il nuovo Decalogo, dopo che le precedenti erano state spezzate di fronte all’ idolo del vitello d’ oro eretto dal popolo (Esodo 32,19-20). La vetta della montagna sacra è immersa nelle nubi.
Mosè le varca e si trova nell’ oscurità che all’ improvviso è squarciata da una voce possente. È Dio stesso che si autopresenta dicendo: « Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» … all’ira e ricco di amore e di fedeltà» … Continua a leggere
PENTECOSTE – Lo Spirito non vuole che il ricordo del Maestro sia coltivato in gruppi chiusi, in cenacoli dove si prende gusto a “fare il nido”
«Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito» (1 Cor 12,4). Così scrive ai Corinzi l’apostolo Paolo. E prosegue: «Vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio» (vv. 5-6). Diversi e uno: San Paolo insiste a mettere insieme due parole che sembrano opporsi. Vuole dirci che lo Spirito Santo è quell’uno che mette insieme i diversi; e che la Chiesa è nata così: noi, diversi, uniti dallo Spirito Santo.
Andiamo dunque all’inizio della Chiesa, al giorno di Pentecoste. Guardiamo gli Apostoli: tra di loro c’è gente semplice, abituata a vivere del lavoro delle proprie mani, come i pescatori, e c’è Matteo, che era stato un istruito esattore delle tasse. Ci sono provenienze e contesti sociali diversi, nomi ebraici e nomi greci, caratteri miti e altri focosi, visioni e sensibilità differenti. Continua a leggere
Ascensione del Signore – Andate! È un atto di estrema fiducia nei suoi: Gesù si fida di noi, crede in noi più di quanto noi crediamo in noi stessi!
Nella PRIMA LETTURA l’invito a non rimanere fissi sulla nostra storia, ma neppure di stare col naso per aria. Bisogna camminare nel suo vangelo, per essere suoi testimoni. Si cammina con i piedi per terra, ma condotti dallo Spirito che verrà, avendo nel cuore la forza tutta nuova messa dal Signore.
La domanda che i discepoli fanno sul regno d’Israele nasce dal fatto che Gesù ha promesso come imminente la venuta dello Spirito. Continua a leggere
VI DOMENICA DI PASQUA – Oggi ne mondo tanti hanno tante cose ..ma manca il Padre . Io me ne vado – dice Gesù – ma arriverà un altro che vi insegnerà l’accesso al Padre. Vi ricorderà come accedere al Padre
L’episodio di Filippo che va in Samaria, narrato nella PRIMA LETTURA, è illuminante. Noi sappiamo chi erano i Samaritani. Erano l’apartheid di Israele, erano quelli con cui non si parlava.
Il messaggio arriva ai Samaritani e la città di Samaria ebbe una grande gioia: uscivano i demoni, gli storpi e i paralitici erano risananti. C’erano tra di loro alcuni che erano stati battezzati ma non avevano ricevuto lo Spirito Santo. Questo gruppo di cristiani battezzato solo nel nome di Gesù raffigura bene – mi sia permesso di giocare un po’ di analogia – quei cattolici che amano Gesù Cristo ma non hanno ricevuto lo Spirito Santo. Continua a leggere