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Epifania del Signore – I Magi riconoscono la regalità di Gesù nell’anti-regalità
La PRIMA LETTURA è un oracolo rivolto a Gerusalemme , ma che coinvolge tutti i popoli della terra. Viene narrato lo splendore di Gerusalemme dove brilla una grande luce che è la gloria del Signore. Verso di essa tutte le altre città e tutti i popoli della terra potranno muoversi, comunicare e camminare attirati dall’unica luce che brilla sul mondo. Da tutti i popoli confluiranno grandi ricchezze portate da coloro che riconducono a Gerusalemme i figli d’Israele, anche quelli non conosciuti. Tutto potrà avvenire attraverso il rovesciamento dei criteri della sapienza umana e il manifestarsi della Gloria di Dio, manifestazione che avviene nei modi che non sono propri neppure del pensare religioso. Tutti proclamano quello che il Signore ha compiuto per redimere tutti i popoli e unificarli con Israele in un sol popolo in Gerusalemme. (Tratto da G. Dossetti Epifania 1972) Continua a leggere
II Domenica dopo Natale – La PAROLA che era fuori dal tempo si è fatta fragile e mortale
La sapienza cantata nella PRIMA LETTURA consiste in quella luce che sveglia, che illumina l’occhio profondo che sul piano empirico del vivere non è una felicità. Quest’occhio più profondo, illuminato dalla Sapienza, ci unisce a tutte le creature. […]Scrutiamo la Sapienza che è in ogni essere umano e in ogni gruppo umano. Questa è la spinta che dobbiamo avere. […] Io sogno un cristiano che invece di andare a convertire gli altri facendoli come se stesso, vada a scoprire negli altri la Sapienza che c’è: “il regno di Dio è già fra di voi”. ( E. Balducci )
La SECONDA LETTURA , con chiarezza, proclama che noi siamo benedetti in Cristo !
Lui è il principio, la fonte, la potenza di tale benedizione su di noi: per noi è appunto puro dono. Continua a leggere
Maria Madre di Dio -… Quanto più ci ama, tanto più non si frappone tra noi e il disegno di Dio, ma semplicemente ci aiuta a realizzarlo.
Nella PRIMA LETTURA la benedizione crea un rapporto tra Dio e colui che viene benedetto. Qui essa ha come centro il Nome del Signore ripetuto tre volte. Questa benedizione pone quindi il Nome rivelato sui figli d’Israele «in modo che questi vivano nella forza direttiva e santificante del Nome» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1.1.1972). La benedizione non è un vanto o un privilegio ma è uno stato, che, se recepito, riempie di gratitudine e di lode coloro che sono benedetti.
Stupore e meraviglia desta la SECONDA LETTURA « nel grembo di Maria Dio e l’umanità si sono uniti per non lasciarsi mai più .. in Dio c’è la nostra carne umana.. da Maria, donna, è sorta la salvezza .. e senza donna non c’è salvezza .. la rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna…ogni violenza fatta alla donna è una profanazione di Dio» ( papa Francesco)
Santa Famiglia – Giuseppe uomo del silenzio, giusto e obbediente.
Celebriamo oggi la festa della Santa famiglia di Nazareth.
Il termine “santa” inserisce questa famiglia nell’ambito della santità che è dono di Dio ma, al tempo stesso, è libera e responsabile adesione al progetto di Dio. Così è stato per la famiglia di Nazareth: essa fu totalmente disponibile alla volontà di Dio.
Come non rimanere stupiti, per esempio, dalla docilità di Maria all’azione dello Spirito Santo che le chiede di diventare la madre del Messia? Perché Maria, come ogni giovane donna del suo tempo, stava per concretizzare il suo progetto di vita, cioè sposarsi con Giuseppe. Ma quando si rende conto che Dio la chiama ad una missione particolare, non esita a proclamarsi sua “serva” (cfr Lc 1,38). Continua a leggere