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SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI – I santi non sono i nostri santi ma gli anonimi, la turba che Gesù con i suoi occhi osservava, trapassando forse i secoli, quando diceva: «Beati i miti, i facitori di pace…
Con la prima lettura siamo rapiti in una visione di cielo con un angelo che annuncia la grazia e la salvezza per i Israele anticipandone però l’universalità.
Il sigillo dei 144.000 è segno di appartenenza a Dio e questa scena fa riferimento agli stipiti delle porte segnate con il sangue dell’agnello del libro dell’Esodo e al brano di Ezechiele in cui si ricorda coloro che non sono stati contaminati perché segnati dal TAU. Continua a leggere
XXXI Domenica del T.O. – Quando gli umani .. si amano come lui li ha amati, nel fare questo vivono già l’amore di Dio.
La PRIMA LETTURA ci indica un cammino che inizia con l’ascolto della Legge del Signore, cui segue l’obbedienza faticosa ai comandamenti che ha come frutto la gioia che è dilatazione dello spirito negli spazi divini dove si è nutriti con il latte e il miele, simboli dei beni spirituali .
Nell’ascolto sperimentiamo il Signore come il nostro Dio e come l’Unico : >> esperienza che è l’inizio e il termine del cammino spirituale. Continua a leggere
XXX Domenica del T.O. – Non pretendiamo mai i primi posti, ma viviamo sempre la condizione di mendicante.
Il breve brano proclamato nella PRIMA LETTURA appartiene a una sezione più ampia, il Libro delle profezie consolatorie, formato da 24 pericopi. Il nostro testo è la sesta pericope e “canta” la piena forza degli esiliati in Gesù: Pastore che viene e strappa il gregge dai suoi nemici e lo conduce con pace nel deserto mostrandogli i fiumi d’acqua perenne, portando per una via dritta in modo che nessuno abbia a inciampare e consolando ognuno per le amarezze della schiavitù. Chi infatti sente in sé che il cuore si scioglie in un pianto di pentimento e di amore esce subito dalla sua situazione di schiavitù e inizia questo meraviglioso cammino della redenzione in Gesù, che è la via, ed è nutrito da Lui, che è il Pane della vita e riceve in dono lo Spirito Santo come fonte che sale in lui verso la vita eterna. Continua a leggere
XXIX Domenica del T.O. – Il servizio è una legge per la comunità cristiana!
La PRIMA LETTURA è un testo ricco di particolari… Ci limitiamo al problema dell’identificazione di questo servo. Gli Ebrei vedono in esso il loro popolo, le cui sofferenze hanno un valore redentivo. Questa interpretazione non va contrapposta a quella cristiana, il mistero è unico e bisogna che tutti possano riconoscersi in lui singolarmente o in modo collettivo. Il testo ci mostra un mistero che volutamente è tale proprio perché deve parlare ad ogni vicenda. Per il cristiano, è la croce di Gesù. … Da sottolineare l’universalità delle persone beneficiarie della sofferenza persone beneficiarie della sofferenza del servo Sofferenza del servo: empi, ricchi, moltitudini, peccatori. C’è una grande diffusione del bene prodotto da questa sofferenza. ( G. Nicolini) Continua a leggere