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XXVII Domenica del T.O. – La gioia di essere venuti al mondo con Gesù per essere servi inutili!
Nelle prime parole della PRIMA LETTURA, la proclamazione della “crisi” della Parola e della storia.
Tu, o Signore, mi fai vedere il trionfo dei violenti, mi parli della condanna dei violenti, mi dici che i potenti saranno deposti dai troni e invece ci sono ancora.
La fede passa attraverso lo scandalo – non accanto, sopra, sotto – ma attraverso lo scandalo. Questo scandalo lo viviamo anche noi oggi, anzi più complicato. Continua a leggere
XXVI Domenica del T.O. – Il Signore ci chiede non di diffondere la paura dell’inferno, dell’al di là … ma di diffondere la volontà di abolire l’inferno di qua.
La PRIMA LETTURA ricorda la parabola di Luca 16,19-31, dove il ricco vive in sconsiderata opulenza interamente prigioniero del male e, incautamente, certo che la condizione di ricchezza, che non considera ingiustizia, è diventata la sua stessa fede. Tutto questo diventa anche cecità e incapacità di cogliere gli avvertimenti della storia e i segnali della situazione di pericolo. I vv.2-3. I vv.4-6 descrivono con molta efficacia questa assurda “liturgia” dell’opulenza, quasi un parodia della vera preghiera. Alla fine del brano proclamato l’annuncio del ribaltamento drammatico della situazione che ora vede i ricchi opulenti nel loro primato di ricchezza/potenza e che li prevede in testa, ancora, ma questa volta tra i deportati in esilio. Continua a leggere
XXV Domenica del T.O. – Con un misto di intelligenza e furbizia troveremo il “Grande Povero” con tutti i poveri della terra ad aprirci le porte del Regno.
Nella PRIMA LETTURA le ragioni del severo giudizio di Dio, con al centro di tale giudizio la sopraffazione del fratello e l’ingiustizia ingannatrice nei confronti dei poveri. Sono profezie del giudizio che sarà portato dal grande Povero, il Messia del Signore, che con la sua Croce proclamerà il giudizio ultimo contro il male e la morte. E’ il giudizio contro ogni atteggiamento che esalta la volontà e la capacità di potenza e di dominio dell’individuo contro il mistero della comunione fraterna come celebrazione della suprema relazione d’amore che Dio ha stretto con noi nel sangue del Figlio. ( G. Nicolini ) Continua a leggere
XXIV Domenica del T.O. – Al centro del cuore di Dio abbondano perdono e misericordia che si tramutano in festa per il perduto ritrovato!
La liturgia della Parola richiama il nostro sguardo al “centro del cuore di Dio”, dove abbondano perdono e misericordia che si tramutano in “festa”. La grandezza del cuore di Mosè (PRIMA LETTURA) e il suo modo di porsi dinanzi al peccato del popolo sono uno straordinario esempio, soprattutto per quanti hanno responsabilità nella comunità.
Dinanzi alla grave perversione della sua gente e alla conseguente ira di Dio, Mosè incomincia a persuadere Dio,” con mitezza, ma anche fermezza: Continua a leggere