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XVI Domenica del T.O. – Quando Gesù ci ” visita” tutto va messo da parte …. la sua presenza e la sua parola vengono prima di ogni cosa..!!
Il brano della PRIMA LETTURA assume la fisionomia di una vera “liturgia”, potente nel descrivere non solo la relazione tra Dio e Abramo, ma quella di ognuno che sia visitato dal Signore e dalla sua Parola. …
Tutto il testo è segnato un’ alternanza tra il plurale e il singolare, tre e uno, della persona di Dio. …
Ricordiamo anche la rappresentazione dei “tre angeli” come ikona dell’ospitalità e ikona della Trinità nella grande tradizione dell’oriente cristiano.
Dal v.2 c’è un crescendo del movimento, della fretta, dell’impetuoso desiderio di accogliere e servire i tre; crescendo che si placherà al v.8 quando si potrà dire: “Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono“. Continua a leggere
«Noi claustrali, sorelle d’Italia e dei migranti»
Di seguito la lettera aperta delle clarisse e carmelitane al Presidente della Repubblica, pubblicata su avvenire https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/lettera-claustrali-preghiamo-per-i-migranti-senza-voce
«Egregio signor presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
Egregio signor presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte,
siamo sorelle di alcuni monasteri di clarisse e carmelitane scalze, accomunate dall’unico desiderio di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione. Continua a leggere
XV DOMENICA DEL T.O. – invece di interessarsi “oggettivamente” alla definizione del prossimo, Gesù invita a comportarsi “soggettivamente” da prossimo
La PRIMA LETTURA ribadisce che ogni bene viene dall’osservanza dei comandamenti. L’ascolto e l’osservanza dei comandamenti è segno della conversione, il ritorno al Signore nostro Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima.
La conversione è pertanto un movimento dell’intimo, che è illuminato da Dio con una precisa sua parola, e ad essa aderisce. Essa scaturisce dalla conoscenza di Dio. La Parola si è fatta vicina a noi e noi possiamo udirla; infatti il comando risuona nell’oggi della nostra storia e della nostra esistenza come come un ordine che non richiede una mediazione interpretativa. Continua a leggere
P: Bartolomeo Sorge: ” La politica di chiusura apprezzata da una parte del Paese, e da alcuni credenti, mostrerà in futuro la propria disumanità.
Padre Bartolomeo Sorge, gesuita, vive oggi a Gallarate, in una piccola cella all’interno della cittadella filosofica “Aloisianum” proprio accanto a quella che fu del grande arcivescovo di Milano. Novant’anni, nato all’isola d’Elba da genitori di origine catanese, ex direttore di Civiltà cattolica, negli Anni Ottanta tra gli animatori della Primavera di Palermo contro la mafia. Continua a leggere