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III Domenica di Quaresima – Dio è paziente con gli uomini perché li ama: e chi ama «comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare». Ecco «lo stile di Dio»
Nella PRIMA LETTURA notiamo come la parola vedere s’intrecci sia in Dio che in Mosè. Dio vede la miseria del suo popolo e si fa vedere nell’angelo a Mosè nel roveto, Mosè vede la fiamma che arde senza consumare il roveto e Dio vede Mosè che si sta avvicinando. Dopo il lungo silenzio del periodo egiziano di nuovo il Signore si manifesta e dichiara di non essere assente dalla schiavitù del suo popolo (sono sceso).
Come emerge oggi la visione di Dio dalle nebbie gelide delle nostre elucubrazioni mentali, dei nostri pensieri, delle nostre paure e delle nostre stesse visioni e previsioni?
Nel brano proclamato risalta anche il problema del nome di Dio, della sua identità. Continua a leggere
II Domenica di Quaresima – Le certezze che nascono da un contatto con la Gloria di Dio, non possono essere dette nel contesto del nostro discorso feriale, né propagate come se fossero verità di tipo filosofico o scientifico.
Nella PRIMA LETTURA l’intervento amoroso di Dio nel travaglio di fede di Abramo ( come anche in Maria al momento dell’annunciazione). Dio è presenza amorosa in una vicenda superiore alle sue forze. Il credere di Abramo che “ il Signore accredita come giustizia” non poggia sulla evidenza di una razionalità della ricerca ma sull’abbandono alla Parola di Dio . Ad lui viene promessa una discendenza e una terra per la quale dovrà morire alla sua terra. Questa terra diventa così il segno e l’evento di una nuova appartenenza, segno della famigliarità con Dio.
La perplessità di Abramo “come potrò sapere” esprime sia l’apertura al mistero come il dubbio: è apertura al mistero in Abramo e nella vergine Maria, è dubbio in Zaccaria, padre di Giovanni. Continua a leggere
Transito di Madre Agnese Magistretti
Alle 19 di sabato 9 marzo, madre Agnese ha varcato la soglia della vita circondata dall’affetto e dalle preghiere dei suoi figli.
È stata lei con Don Giuseppe a dar vita alla Piccola famiglia dell’Annunziata, nata agli inizi degli anni ’50, e poi cresciuta attorno alla pratica di un compendio di principi di vita spirituale denominato “La Piccola Regola”, scritta da Dossetti nel 1955 e approvata poco dopo dal card. Lercaro.
Madre Agnese Magistretti è stata una presenza “ gioiosa , luminosa, feconda vissuta nella perseverante fedeltà al vangelo, alla tradizione monastica e patristica, all’obbedienza e al servizio della comunità di fratelli e sorelle.”
I Domenica di quaresima – Con il diavolo non si dialoga … gli si risponde con la Parola di Dio !
La parola proclamata nella PRIMA LETTURA è uno dei brani più antichi della Scrittura. Viene specificato con chiarezza che il fine per cui Israele è stato portato nella sua terra è: perché lodasse Dio si ricordasse di Lui. Con questo ringraziamento Israele esaurisce il suo compito… … È un testo capitale perché rappresenta il punto terminale dell’opera salvifica compiuta a favore d’Israele: racconta solo cose fatte da Dio di fronte alla impotenza del suo popolo espressa chiaramente in “ Mio padre era un pellegrino” abbreviazione straordinariamente semplice ma chiarissima … Continua a leggere