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IV DOMENICA DEL T.O. – Persecuzione e sconfitta non possono arrestare il cammino e la fecondità della azione profetica di Gesù
Nella PRIMA LETTURA è puntualizzato come la Parola e l’incontro con essa sono assoluta iniziativa di Dio; se Lui non parla … tutto tace. L’elezione di Dio, cioè la decisione divina di visitarci e di investirci con la sua Parola, “precede” i nostri tempi, cioè precede ogni nostra possibilità di previsione, preparazione, addirittura precede la nostra stessa esistenza. Quello che il Signore chiede a Geremia e a ciascuno di noi: non un’opera qualsiasi, ma la “Sua” stessa opera. Continua a leggere
III Domenica del T.O. – Gesù nella sinagoga non spiega .. non usa parole ..ma proclama il primato dell’amore che in Lui si compie!
Le parole annunciate nella PRIMA LETTURA pongono la base dell’omelia come prolungamento dell’ascolto:«…L’omelia è un’istruzione, un vero e proprio, magistero, che, a partire dalla Parola, finisce coll’abbracciare tutti gli ambiti dell’esistenza presente, ma in tensione verso le speranze eterne» (Sr. M. Gallo, Da Sete del Dio vivente, omelie rabbiniche su Isaia, p. 28-29).
Nel brano proclamato il passaggio tra l’esilio e il ritorno alla terra dei padri avviene con questo atto solenne della lettura della Parola di Dio che provoca il pianto proprio perché la Parola è il supremo giudice. Continua a leggere
II Domenica del T.O. – La manifestazione della gloria di Cristo passa attraverso la madre.
Nella prima lettura la profezia ci fa contemplare con un unico sguardo l’itinerario che parte dalla nostra umiliazione e giunge alla gloria. Ciascuno di noi e l’umanità, che ha nella Chiesa le primizie della redenzione, può vedere il punto di partenza del suo cammino e quello finale dell’arrivo. Entro quest’arco s’iscrive tutta la storia della Chiesa, dei popoli e di ciascuno. Le parole proclamate sono di grande consolazione e speranza. Il testo presenta pure la realtà dei nuovi cieli e della nuova terra dove è collocata la Sposa redenta e in questa terra abiterà pure lo Sposo; infatti la nuova creazione ha il suo principio nell’umanità dello Sposo, il cui splendore divino s’irradia in questi nuovi spazi. Continua a leggere
Battesimo del Signore – IL battesimo di Gesù ci coinvolge nel sacrificio che adombra: compiere la volontà del Padre.
Nella prima lettura risuonano le parole “ consolate .. consolate il mio popolo “.
Dicendo il mio popolo, il Signore afferma che già si è riconciliato con lui. È Lui solo quindi che, per imperscrutabile disegno e decreto, stabilisce la cessazione del tempo dell’espiazione e l’inizio di quello della consolazione. Continua a leggere