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Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo : non un re di un altro mondo .. ma un re in un altro modo !!!
Nella prima lettura ai quattro regni simboleggiati in bestie ( il leone con ali di aquila; l’orso, il leopardo, con quattro ali di uccello sul dorso, la quarta spaventosa e terribile bestia ,diversa dalle altre, con denti di ferro e dieci corna) Daniele ci presenta il quinto regno, che contrariamente ai quattro i simboleggiati dalle bestie ( portati dalla forza del male espressa dalle onde ) è il Regno del Figlio dell’uomo, del Risorto (portato dalle nubi del cielo , segno della presenza di Dio) che viene “ avvicinato” ( termine che ha un senso sacrificale ) al Vegliardo ( così è è chiamato Dio a indicare la sua regalità non condizionata dal tempo) in una liturgia di intronizzazione. Continua a leggere
Lettura continua del libro ” Pregare la Parola” (Quinto Capitolo -B)
V° CAPITOLO : “ FORMAZIONE ALLA «LECTIO DIVINA»
B) CERCATE NELLA LETTURA TROVERETE CON LA MEDITAZIONE
XXV GIORNO Continua a leggere
XXXIII Domenica del T.O. – La venuta del Figlio dell’uomo sarà come l’estate che i contadini sanno prevedere, guardando soprattutto la pianta di fico.. contemplando le gemme che spuntano.
Nella prima lettura Michele è segno del Messia: il suo “sorgere” può essere collegato alla resurrezione di Gesù, strettamente collegata alla salvezza del popolo donata assolutamente indipendente dagli avvenimenti umani. Il tempo ultimo, profetizzato da Daniele è un tempo di lotta che investe le potenze spirituali con riflessi sull’umanità, generando un tempo di angoscia. Al centro dello scontro c’è Cristo la cui accettazione o rifiuto coinvolgono gli esseri spirituali e gli uomini. Continua a leggere
Lettura continua del libro ” Pregare la Parola” (Quinto Capitolo -A )
V° CAPITOLO : “ FORMAZIONE ALLA «LECTIO DIVINA»
XVIII GIORNO
Uno dei più gravi ammonimenti che risuonano presso i Padri è quello di non profanare la Scrittura facendo di essa un oggetto di speculazione o di conoscenza per la conoscenza perché questa è un’attività che può svolgere anche un ateo, mentre il credente sa che quando prende in mano la Scrittura può comprendere ciò che legge solo per grazia di Dio. Continua a leggere