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XXIV DOMENICA del T.O. – È facile dire a Gesù che egli è il Cristo, il Messia, ma è impossibile accettare un “Messia al contrario”, un Messia sofferente sconfitto.
La PRIMA LETTURA ci consegna l’immagine del servo sofferente, servo che prima di essere mite rispetto agli aggressori, è mite rispetto alla Parola. L’ultimo versetto ricorda la Passione del Signore, l’ora delle tenebre; i tizzoni ricordano le lanterne con cui sono andati a prendere il Signore, è una luce alternativa che non illumina. L’immagine della faccia dura come pietra il testo richiama il vangelo di Luca durante il viaggio di Gesù verso Gerusalemme. C’è pero una piccola differenza fra il servo e Gesù: il servo sopporta con fiducia e si offre per il bene di tutti; Gesù prega per i suoi persecutori e piange sulla città. Lui vuole portare tutti al Padre. Continua a leggere
XXIII Dom del T.O. – Il comunicare autentico non è solo una necessità .. è anche un traguardo da raggiungere…una partecipazione al mistero di Dio che è comunicazione.
I profeti sono quelli che danno libera voce a ciò che nell’uomo normale resta represso e Isaia è di questi. Egli nella I LETTURA esorta ad unire gli estremi: lo zoppo che salta e il muto che canta: aspettativa che viene proclamata nella certezza che Dio stesso è garante della veridicità. E il tempo del suo compiersi è già presente dentro di noi, anche se ci sono molti scoraggiati che non credono più ad un cambiamento. È la comunità, allora, che è chiamata a testimoniare che è possibili quanto proclamato dai profeti.
XXII DOMENICA DEL T.O. – Gesù non ha mai contraddetto la Legge e le sue esigenze sulla volontà di Dio … chiede ciò che egli stesso ha operato: il discernimento.
Nella PRIMA LETTURA viene sottolineato come l’integrità della Parola di Dio fa in modo che essa non si amalgami con quanto ad essa si vuole aggiungere o da essa togliere. Essa resta integra e diventa principio di giudizio per tutti coloro che la vogliono manipolare. Il luogo dove la Parola appare davvero di Dio è il Cristo crocifisso. Noi quindi percepiamo la purezza della Parola solo quando ci relazioniamo a Lui, il crocifisso che è risorto. Questa purezza della parola di Dio la si coglie nella pagina evangelica, là dove il non contesta la tradizione degli antichi ma quanto in essa annulla la Parola di Dio. (d. G. Dossetti, appunti di omelia). Continua a leggere
XXI DOMENICA DEL T.O. – Gesù è questa carne che possiamo incontrare nella nostra carne, è questo corpo che possiamo incontrare solo nella nostra corporeità
Nella PRIMA LETTURA le ultime parole di Giosuè al popolo Davanti a una solenne assemblea convocata a Sichem, egli esorta il popolo a custodire la Legge e ad aderire al Signore invitandolo a servirLo in modo integro e sincero (24,1-15). La lettura neotestamentaria del testo ci porta a cogliere in questa pagina una stupenda sintesi della fede della generazione di Giosuè nel Signore. Questa è la fede che viene professata ogni volta che siamo convocati in assemblea. Qui si rinnovano le promesse battesimali e noi rinunciamo agli idoli e aderiamo al Signore nostro Dio per servire Lui solo. Continua a leggere