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Chiusura Sinodo sui giovani: ” Il sinodo non è un parlamento .. ma uno spazio libero per dare modo allo Spirito Santo di lavorare su di noi.
Con la recita del Te Deum si è chiuso il Sinodo sui giovani dopo che Papa Francesco ha pronunciato un breve ma tremendamente forte discorso nel quale ha ribadito che solo con la preghiera e la penitenza la Chiesa, casta meretrix, può far fronte al terribile attacco del “ grande accusatore” verso la “ madre …e la madre non si tocca!!! )
XXX Domenica del T.O. – Prendiamo coscienza della nostra cecità … riconosciamo la nostra debolezza … superiamo gli ostacoli che ci vengono posti per oscurare il nostro grido di salvezza.
Il breve brano proclamato nella prima lettura appartiene a una sezione più ampia, il Libro delle profezie consolatorie, formato da 24 pericopi. Il nostro testo è la sesta pericope e “canta” la piena forza degli esiliati in Gesù: Pastore che viene e strappa il gregge dai suoi nemici e lo conduce con pace nel deserto mostrandogli i fiumi d’acqua perenne, portando per una via dritta in modo che nessuno abbia a inciampare e consolando ognuno per le amarezze della schiavitù. Chi infatti sente in sé che il cuore si scioglie in un pianto di pentimento e di amore esce subito dalla sua situazione di schiavitù e inizia questo meraviglioso cammino della redenzione in Gesù, che è la via, ed è nutrito da Lui, che è il Pane della vita e riceve in dono lo Spirito Santo come fonte che sale in lui verso la vita eterna. Continua a leggere
Lettura continua del libro ” Pregare la Parola” ( Primo Capitolo)
Questo post per leggere assieme, una pagina al giorno, il libro ” pregare la parola” di Enzo Bianchi. E’ questo il libro consigliato da P. Emilio propedeutico alla lectio.
Buona lettura
I° CAPITOLO : “L’approccio alla parola di Dio oggi “
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XXIX Domenica del T.O. – Al cuore della comunità c’è il Kýrios che si fa nostro servo.
La prima lettura è un testo ricco di particolari… Ci limitiamo al problema dell’identificazione di questo servo.
Gli Ebrei vedono in esso il loro popolo, le cui sofferenze hanno un valore redentivo. Questa interpretazione non va contrapposta a quella cristiana, il mistero è unico e bisogna che tutti possano riconoscersi in lui singolarmente o in modo collettivo. Il testo ci mostra un mistero che volutamente è tale proprio perché deve parlare ad ogni vicenda. Continua a leggere