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Preti anziani: un “peso” o un “dono”?
E’ terribile percepire come spesso il prete anziano venga considerato un impaccio, un problema .. non si sa dove metterlo.. .
Ancora più terribile è quando solo l’età anagrafica segna lo spartiacque oltre il quale non è più possibile proseguire una “ attività” che ancora è pensabile svolgere con la stessa passione e lo stesso entusiasmo.
Questa l’esortazione che il consiglio presbiterale della diocesi di Roma rivolgeva pochi anni fa : Continua a leggere
XXVII Domenica del T.O. – Per Gesù da principio l’uomo e la donna si amano perché si amano. L’amore è la loro legge.
Nella prima lettura risalta la figura della donna: è l’ultima opera della creazione e compimento di essa.
Nel mistero ella apre l’orizzonte delle realtà divine, quali ci sono rivelate nel NT: le nozze del Cristo con la sua Chiesa.
La visione della creazione si apre al nostro sguardo solo in virtù della profezia.
La mente dell’uomo non può comprendere fino in fondo se Dio non gli fa vedere il significato di quanto accade. L’incontro dell’uomo con la donna diviene reale solo in virtù della conoscenza che Dio, dona e che diviene amore come adesione totale. Continua a leggere
Prete a metà
È noto che il celibato dei sacerdoti diocesani è uno status voluto dalla Chiesa e codificato nel diritto canonico. È una legge umana e non divina. Come tale, la Chiesa se ha la possibilità di sospendere l’esercizio sacerdotale, ha anche la facoltà di annullare la sospensione concessa a tanti sacerdoti.
Il maggior ostacolo che si pone a questo eventuale annullamento della sospensione è dato dalla gerarchia ecclesiastica, timorosa di perdere il quieto vivere di tanti suoi sacerdoti e dalla paura del nuovo che lo Spirito santo alita su tutta la vita della Chiesa.
Riportiamo l’esperienza di Beppe Manni apparsa su linkabile il 15 Maggio del 2016 per suscitare riflessioni e considerazioni su chi vorrà leggerla.
XXVI Domenica del T. O. – Spesso facciamo prima a “tagliarci” di un fratello che tagliarci un piede, una mano.
Nella prima lettura lo Spirito riposa su Mosè secondo l’economia della Legge. Il fatto che Dio attinga da Mosè lo Spirito per comunicarlo ai settanta indica che Dio non esce da questa economia di cui Mosè è mediatore, ma è solo una economia parziale..perchè data solo ai settanta ma il desiderio di Mosè che tutto il popolo sia profeta. Il dono dello Spirito non è solo su alcuni in rapporto alla missione che devono compiere (re consacrati, sacerdoti e profeti) ma è su tutti. Già in Es 19,6 viene detto :«Voi sarete per me un regno di sacerdoti…» Continua a leggere