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INDICAZIONI LITURGICHE A SEGUITO DELLA NOMINA DEL NUOVO VESCOVO
Per antichissima tradizione della Chiesa, durante la Preghiera Eucaristica la Comunità ricorda e prega il Signore per il proprio Vescovo, attorno al quale e senza il quale non può esserci “legittima eucaristia”.
Questo segno eminente rivela e ricorda come la sorgente dell’autentica comunione ecclesiale sia la concorde partecipazione ai divini Misteri.
Dal 16 febbraio c.a., mons. GIUSEPPE MARCIANTE, è stato eletto dal Santo Padre Francesco, 74° Vescovo della Chiesa Cefaludense, succedendo a mons. Vincenzo Manzella. Continua a leggere
Messaggio del Vescovo Giuseppe
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre.
Carissimi fratelli e sorelle della benedetta Chiesa di Cefalù, Continua a leggere
La Chiesa di Cefalù ringrazia Papa Francesco per il nuovo Pastore
Monsignor Giuseppe Marciante , 67 anni tra qualche mese, da oggi è Vescovo eletto della Diocesi di Cefalù
La nomina da parte di Papa Francesco è stata comunicata oggi, venerdì 16 luglio, alle 12, nella Curia vescovile dal Vescovo Mons. Vincenzo Manzella e contemporaneamente è stata resa nota dal Bollettino della Sala stampa vaticana.
Nato a Catania il 16 luglio 1951, compiuto gli studi filosofici e teologici presso lo Studio Teologico “San Paolo” di Catania. Ha conseguito la Licenza in Missionologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Continua a leggere
VI Domenica del T.O. – La carità è creativa nel trovare il linguaggio giusto per comunicare con tutti coloro che vengono ritenuti inguaribili e quindi intoccabili.
Il lebbroso, ricorda la prima lettura, doveva vivere solo, senza contatti, tagliato fuori dalla società. Doveva lui stesso allontanare gli altri gridando la sua condizione. ( F. Rosini ).
Il Levitico ci pone di fronte a un discorso inaccettabile per noi: non ci sarebbe da cacciar fuori nessuno, da scomunicare, dato che abbiamo conosciuto il Cristo e la sua carità. Prospettiva inaccettabile: è l’A.T., diciamo! Ma il Vangelo non esce da questa prospettiva: non dice guarire, ma purificare ; non dice “sii guarito” ma “sei mondato”.
È qui in gioco il nostro modo di intendere il rapporto fra Antico e Nuovo Testamento: ci siamo già preclusi la comprensione [a causa] della cecità. Continua a leggere