tirisan
XV Domenica del T.O. – Gesù sparge con pazienza e generosità la sua Parola, che non è una gabbia o una trappola, ma un seme che può portare frutto.
Gesù, quando parlava, usava un linguaggio semplice e si serviva anche di immagini, che erano esempi tratti dalla vita quotidiana, in modo da poter essere compreso facilmente da tutti.
Per questo lo ascoltavano volentieri e apprezzavano il suo messaggio che arrivava dritto nel loro cuore; e non era quel linguaggio complicato da comprendere, quello che usavano i dottori della Legge del tempo, che non si capiva bene ma che era pieno di rigidità e allontanava la gente. E con questo linguaggio Gesù faceva capire il mistero del Regno di Dio; non era una teologia complicata. E un esempio è quello che oggi porta il Vangelo: la parabola del seminatore. Continua a leggere
XIV Domenica del T.O. – Il credente non è più colui che ubbidisce a Dio osservando le sue leggi, ma colui che assomiglia al Padre praticando un amore simile al suo.
La prima lettura presenta una figura messianica connotata dalla piccolezza, dalla umiltà. Il re di cui parla Zaccaria è un curvato, un obbediente, un mite, come Gesù nel testo evangelico. E tanto nel re di Zaccaria quanto nel Messia Gesù, la connotazione di umiltà e mitezza non si esaurisce sul piano morale, ma è elemento rivelatore dell’essere e dell’agire di Dio. (Da “Eucarestia e Parola” – Comunità di Bose )
Nel vangelo di Matteo un’ora di prova nel ministero di Gesù, un’ora in cui sono possibili, anzi quasi fisiologici, lo scoramento e il senso di fallimento. Continua a leggere
Tre giorni bibblica con la Piccola Famiglia dell'Annunziata
Carissimi,
quest’anno la tradizionale 3 giorni biblica proposta dalla comunità si svolgerà non a Villa Pallavicini, ma alle Budrie, frazione di San Giovanni in Persiceto e sede del Santuario di Santa Clelia. Saremo ospitati nelle strutture delle suore Minime dell’Addolorata.
La tre giorni avrà come tema la ripresa del libro del Siracide, testo che ci ha accompagnato da gennaio a pasqua, e sarà guidata nel primo giorno da don Luca Mazzinghi.
Continua a leggere
XIII Domenica del T.O. – Dimenticando di affermare noi stessi e accettando di perdere e spendere la vita per gli altri, accresciamo la nostra gioia e diamo senso e ragioni al nostro vivere quotidiano.
[La prima lettura della liturgia della parola di questa domenica, attraverso] l’esperienza del profeta Eliseo ci richiama al valore dell’ospitalità in nome di Dio, mettendo in evidenza come tutto ciò che è dono gratuito abbia in sé una particolare fecondità. La donna di Sunem, ad esempio, per la sua accoglienza generosa dell’uomo di Dio ottiene una ricompensa stupenda, ciò che non avrebbe mai potuto neanche comprare: un figlio. ( N.Galantino )
«… Vi è un parallelo molto stretto con la visita a Mambre: chi riceve il profeta, riceve la potenza di Dio. Continua a leggere