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III Domenica di Quaresima -… Se una persona non può andare a Dio, è Dio che la va a cercare, perché nessuno può essere escluso dal suo amore …
In questa domenica di Quaresima, e nelle due che seguiranno, la liturgia presenta alcuni temi biblici particolari: l’acqua, la luce, il Cristo, il ritorno alla vita nuova. Sono tutti temi “battesimali”, legati cioè alla simbologia del Rito del Battesimo. ( N. Galantino)
Nella prima lettura riviviamo il dono dell’acqua fatto da Dio al suo popolo nel deserto, quando era minacciato dalla sete.
La sete è metafora della nostra ricerca, come nel vangelo che ci presenta la donna samaritana la quale va ad attingere acqua al pozzo e, nell’incontro con Gesù, trova l’acqua della vita. ( E. Bianchi ) Continua a leggere
II Domenica di Quaresima – La morte e resurrezione del Figlio dell’uomo sono il luogo in cui la Trinità si rivela definitivamente al mondo come amore che salva…
A differenza della prima, in questa seconda domenica di Quaresima le tre letture bibliche non sono parallele e dunque non convergono verso un unico tema. Il brano della Genesi rappresenta la prima tappa della storia di salvezza: Abramo è chiamato da Dio per essere il primo che aderisce al Signore, “il padre dei credenti” (cf. Rm 4,16). Dio chiama quest’uomo pagano dalle genti, gli chiede di lasciare la sua terra per iniziare un cammino la cui meta è conosciuta solo da Dio che lo chiama. ( E.Bianchi ) Continua a leggere
I Domenica di Quaresima – Anche Gesù, uomo come noi … non è stato esente dalle tentazioni, non le ha rimosse, ma le ha attraversate misurandosi con esse vincendo Satana con la sua volontà e con la forza della parola di Dio.
Il tempo della Quaresima è un tempo di prova, di lotta, di resistenza alle tentazioni che ci assediano, è un cammino nel deserto orientato al dono di Dio, all’incontro con lui. Per questo nella prima domenica di questo tempo liturgico ci viene svelata la realtà della tentazione subita da ogni essere umano, subita da Gesù stesso, anche lui “figlio di Adamo” (Lc 3,38).
Significativamente, la Lettera agli Ebrei ci svela che “Gesù stesso è stato messo alla prova (pepeirasménos) in ogni cosa come noi, senza cadere in peccato” (Eb 4,15). Dunque ha vinto le tentazioni, ma non è stato esente da esse, perché nella sua umanità vera e concreta c’era la fragilità, la debolezza della “carne” (sárx). ( E. Bianchi ) Continua a leggere
VIII Domenica del T.O. – Dio non è un essere lontano e anonimo: è il nostro rifugio, la sorgente della nostra serenità e della nostra pace.
Se nel brano evangelico di oggi Dio è narrato da Gesù come “Padre” che ama i suoi figli, li custodisce e si prende cura di loro, Isaia lo contempla come Madre.
Accanto all’immagine del padre, è eloquente anche quella della madre che non può dimenticare il figlio, carne della sua carne, da lei portato in grembo per mesi. E anche se qualche volta accade (ma solo per follia!) che una madre dimentichi il suo bambino, Dio invece non dimentica mai i suoi figli. La città di Gerusalemme, desolata dopo la sua distruzione, si lamenta gridando: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato”; ma in verità l’amore del Signore è per sempre (le-‘olam), gratuito, fedele, è amore di tenerezza materna, è amore paterno che sceglie e fa alleanza per sempre. ( E Bianchi )
L’odierna pagina evangelica (cfr Mt 6,24-34) è un forte richiamo a fidarsi di Dio ….il quale si prende cura degli esseri viventi nel creato. Egli provvede il cibo a tutti gli animali, si preoccupa dei gigli e dell’erba del campo (cfr vv. 26-28); il suo sguardo benefico e sollecito veglia quotidianamente sulla nostra vita. Continua a leggere