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II Domenica del T.O. – Gesù, nell’innocenza di chi non ha peccato, nella mitezza di chi non ha mai commesso violenza, prende su di sé e quindi toglie da noi il peso del nostro cattivo operare, l’ingiustizia di cui tutti siamo responsabili.
Il battesimo di Gesù – che abbiamo celebrato domenica scorsa – segna l’inizio della sua vita pubblica, all’insegna di un gesto di profonda solidarietà di Gesù con i peccatori che, davanti al Battista, confessano pubblicamente il loro peccato.
Ma questo episodio segna anche il rapporto tra Gesù e Giovanni Battista. Vedere Gesù mischiarsi con i peccatori e farsi loro compagno di strada verso una libertà ricuperata colpisce in maniera profonda il Battista, che sembra quasi non riuscire a trattenersi nel dare testimonianza al Maestro: «Ho visto e ho testimoniato». Continua a leggere
Battesimo del Signore – Al Giordano Gesù di Nazaret ha detto con i fatti e con i gesti la sua forte solidarietà con i peccatori.
Il senso ultimo e più vero del Vangelo di oggi – e quindi della festa del Battesimo di Gesù – sta proprio qui: Gesù, il Figlio «amato», è la risposta che Dio Padre dà in maniera viva e concreta alle nostre attese e alle speranze del suo popolo. Questo messaggio possiamo approfondirlo rispondendo a un paio di interrogativi. Prima di tutto, cosa è avvenuto al Giordano di così straordinario come dirà Pietro nella casa di Cornelio (seconda lettura)? Continua a leggere
Epifania del Signore – Quello che i Magi cercavano non era nel Palazzo ma si trovava in un altro luogo, non solo geografico ma esistenziale.
«Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo» (Mt 2,2).
Con queste parole i magi, venuti da terre lontane, ci fanno conoscere il motivo della loro lunga traversata: adorare il re neonato. Vedere e adorare: due azioni che risaltano nel racconto evangelico: abbiamo visto una stella e vogliamo adorare.
Questi uomini hanno visto una stella che li ha messi in movimento. La scoperta di qualcosa di inconsueto che è accaduto nel cielo ha scatenato una serie innumerevole di avvenimenti. Non era una stella che brillò in modo esclusivo per loro né avevano un DNA speciale per scoprirla. Continua a leggere
Maria SS Madre di Dio – Maria è la donna che sa custodire nel suo cuore il passaggio di Dio nella vita del suo popolo.
«Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). Così Luca descrive l’atteggiamento con cui Maria accoglie tutto quello che stavano vivendo in quei giorni. Lungi dal voler capire o dominare la situazione, Maria è la donna che sa conservare, cioè proteggere, custodire nel suo cuore il passaggio di Dio nella vita del suo popolo. Dal suo grembo imparò ad ascoltare il battito del cuore del suo Figlio e questo le insegnò, per tutta la sua vita, a scoprire il palpitare di Dio nella storia. Imparò ad essere madre e, in quell’apprendistato, donò a Gesù la bella esperienza di sapersi Figlio. Continua a leggere