Attualità
Ammissione agli ordini sacri di Gioacchino Notaro.
Mons. Vincenzo Manzella Domenica 5 ottobre alle ore 11.00, presso la Basilica di S. Agata, di Montemaggiore Belsito ammetterà tra i candidati agli ordini sacri Gioacchino Notaro della stessa comunità parrocchiale alla presenza della famiglia del Seminario di Cefalù e di Caltanissetta. Di seguito una sua riflessione.
“Tardi ti amai!”
“Mi hai cercato, eccomi o Madre mia”. Con queste parole inizia il mio cammino vocazionale.
Era la sera del 22 agosto del 2008 e ai piedi della Statua della Vergine Immacolata presso la grotta di Marsabielle a Lourdes ho “sentito” dentro di me la voce del Figlio che mi chiedeva di lasciare tutto per seguirLo.
Alzavo gli occhi e guardavo Maria, Sua Madre, e lì ho capito che la mia vita avrebbe preso un’altra direzione, non potevo più cercare scuse o fare finta che niente fosse successo. Dovevo dare una risposta.
Da allora, aiutato dal mio parroco e sorretto dalle preghiere di alcune persone che sapevano della mia decisione, ho iniziato un cammino che mi ha portato a riscoprire i sacramenti dell’Eucarestia e della Riconciliazione.
Quale gioia quando ogni giorno mi accosto alla Santa Comunione: il cibarmi del Corpo di Cristo diventa un’esigenza della quale non posso fare a meno; così come l’inginocchiarmi, quasi settimanalmente, davanti ad un confessore per pentirmi delle colpe commesse e del bene che non sono riuscito a fare.
Sono passati più di sei anni.
Domenica 5 ottobre il mio Vescovo mi ammetterà tra i candidati agli ordini sacri proprio nella mia comunità parrocchiale, alla presenza della famiglia del Seminario di Cefalù e di Caltanissetta.
Mi chiamo Gioacchino, un “giovane” di cinquant’anni innamorato di Gesù. Ho messo da parte il lavoro di assistente giudiziario per intraprendere questa meravigliosa avventura.
“Non tutti sanno quello che si prova a scoprire Dio… Quando ci s’immerge nel Suo amore si prova una gioia immensa, una felicità che le parole non riescono a spiegare… Scoprire Cristo è dare un senso alla propria vita”: queste frasi le scrivevo all’età di diciannove anni.
Già allora sentivo il desiderio di seguire Gesù, ma forse non ero ancora pronto per una svolta “radicale” e poi perché non c’era accanto a me qualcuno che mi indirizzasse nel discernimento. Solo un giovane sacerdote ha visto qualcosa in me e, nella sua pur breve vita, mi ha fatto capire che il donarsi al Signore vuol dire essere messaggero del Suo grande amore. Dopo la sua morte, mi sono distratto pensando ad altro e misi da parte la possibilità di essere suo “operaio”.
Sono passati quasi trenta anni da allora, e se faccio un rewind della mia vita vedo che Gesù mi è stato sempre vicino; mi ha donato il Suo amore incondizionato anche quando pensavo ad altro, e nei momenti più bui e tristi mi ha illuminato con la Sua luce.
Ora in seminario mi sento sereno, tranquillo: ho trovato quella giusta dimensione che andavo cercando da molti anni.
Quando arrivano certi momenti non facili, perché ci sono, m’inginocchio davanti al Tabernacolo e mi affido a Lui: pronto a rispondere con gioia al magnifico disegno che sta preparando per me e per il bene della Chiesa.
Questa Chiesa che ha tanto da dare ai suoi figli, questa Chiesa che amo e per la quale metto la mia vita al Suo servizio. Per essa spero un giorno di spezzare il Pane.
Oggi più che mai il Signore rivolge a noi l’invito più dolce e appagante “Vieni e seguimi”, non si può restare indifferenti a tali parole. E’ l’avventura più bella che ci sia data di vivere. Se Gli diciamo sì, non abbiamo che da seguirLo, per essere operai nella vigna del Signore. Egli ha bisogno di me, di te; ha bisogno del nostro corpo per raggiungere tutti gli uomini della terra, per annunciare a tutti che Cristo è risorto. Questa è la grande gioia che il mondo si aspetta da me e da tutti gli uomini di buona volontà.
Penso che nessun giovane, possa vivere come cristiano da solo, ma deve essere aiutato ad integrarsi in una comunità, nella quale possa condividere la propria fede, confrontare i propri dubbi e difficoltà, sostenere il lungo cammino di maturazione.
I giovani che sono in cerca della Verità devono sentirsi stimolati e motivati a vivere e approfondire la propria fede; allo stesso tempo, ci vogliono comunità aperte, dialoganti, che sappiano rispondere alle loro domande, che sostengano la loro ricerca.
Poiché, se vengono trovate comunità aperte, accoglienti, disponibili al dialogo e al confronto, si può fare una vera esperienza di fede e a impegnarsi in prima persona poiché «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe». (Lc 10,2)
Vorrei concludere con le parole del grande Sant’Agostino per essere d’aiuto a quanti vogliono dare un autentico senso alla propria vita: “Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo….Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità…mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace”.
Lettera del Rettore del Seminario ai presbiteri: II sacerdozio non è un ripiego o un impiego!
Carissimi,
la certezza che il Signore non fa mancare operai alla sua messe non ci ha mai abbandonato!
Forse, come spesso ci ricorda il nostro Vescovo, la “crisi di risposta”, che interessa un po’ questo tempo, ci ha fatto trepidare di attese.
Tutti siamo chiamati a interpellare il nostro ministero e la testimonianza gioiosa che da esso ne deve scaturire.
Gli sforzi delle attività vocazionali che insieme al Centro Diocesano per le Vocazioni abbiamo messo in atto ha visto coinvolti soprattutto ministranti e cresimandi; eppure, se queste attività non sono incoraggiate dai parroci, servono a poco.
L’assenza di gruppi e movimenti – in Diocesi – da cui ormai provengono la maggior parte dei seminaristi, fa delle nostre parrocchie l’unico terreno fertile, anche se non il solo, per il fiorire di nuove vocazioni.
Abbiamo una grande responsabilità, tutti, per il bene della Chiesa. II primo discernimento è vostro carissimi confratelli, come anche la provocazione di una “proposta” concreta.
Se da un lato, infatti, all’esiguità dei numeri si potrebbe accompagnare il pericolo della mediocrità, dall’altro lato il rispetto della persona ci obbliga alla prudenza nella scelta e nell’accompagnamento. II sacerdozio non è un ripiego o un impiego!
Tuttavia un sospiro di speranza e uno slancio di gioia ci accompagna in questo nuovo anno. Avremo l’ingresso di un nuovo giovane, PIETRO Tedesco di Alimena, che inizierà l’anno propedeutico a Palermo.
Si unisce ai seminaristi che già conoscete: GIUSEPPE Albanese di Polizzi e LUIGI Volante di Castellana che inizieranno il II anno di Teologia, PAOLO Cassaniti e GIOACCHINO Notaro, che inizieranno il IV anno di Teologia.
Ma il nuovo anno pastorale è arricchito da un ulteriore momento di grazia che il nostro Seminario ha la gioia di condividere con ciascuno di voi e con le vostre Comunità: il prossimo 5 ottobre il seminarista Gioacchino Notaro, nella Parrocchia S. Agata Vergine e M. in Montemaggiore, riceverà l’Ammissione agli Ordini Sacri.
Fin da subito ci impegniamo a pregare per lui perchè con fedeltà risponda alla chiamata del Maestro che invita a lasciare ogni cosa per mettersi alla sua sequela.
A Maria SS. Regina degli Apostoli affidiamo il nostro cammino perché con la sua tenerezza di Madre ci indichi la Via, Cristo Gesù, Signore e Maestro.
Fraternamente.
Don Alessio Corradino
Giornata di preghiera per i perseguitati in Iraq nella solennità dell’Assunta.
Per il prossimo 15 agosto è stata indetta dai Vescovi Italiani una giornata di preghiera per i perseguitati in Iraq.
A causa delle violenze scatenate dai miliziani dello stato islamico sono morte oltre 1.600 persone dal mese di luglio. Molto pesante è anche il bilancio dei feriti, più di 2.000.
In questo scenario si sta consumando il dramma dei cristiani iracheni, divenuti l’obiettivo di sistematiche persecuzioni e continui attacchi da parte di gruppi terroristici: chiese profanate, reliquie, statue della madonna e dei santi vengono distrutte da un integralismo irrazionale che lede ogni forma di diritto.
A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere; non si può ignorare una tragedia umanitaria che giunge fino all’uccisione di massa di tanti uomini, donne e bambini seppelliti vivi.
Il dramma, puntualmente denunciato dal Papa: “Ci sono più cristiani perseguitati oggi che nei primi secoli”, non può lasciarci indifferenti.
“Con questo spirito – scrive la CEI – invitiamo tutte le nostre comunità ecclesiali a unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il 15 agosto, quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione”.
Cefalù, 12 Agosto 2014
Corso Evangelizzazione e Annuncio
Ai Rev.mi Parroci
Carissimo confratello,
abbiamo appena concluso un nuovo anno pastorale ricco di iniziative e di attività nelle nostre singole comunità parrocchiali.
Tutto l’anno ci siamo lasciati guidare dalle indicazioni del nostro Vescovo “Risvegliare la passione educativa”, cercando di attuare quanto il nostro Pastore ci ha consegnato e suggerito.
Ora gli uffici diocesani per l’Annuncio e la Catechesi, per la Caritas, per la Liturgia, per la Musica Sacra e per le Comunicazioni sociali, vogliono continuare il cammino iniziato a settembre scorso, in vista del mandato che il Vescovo ha dato a tutti gli operatori pastorali delle nostre parrocchie.
Abbiamo seguito innanzitutto la direttiva peculiare ed essenziale della formazione e specificamente della formazione dei formatori, per cui proponiamo il corso che si terrà a S. Guglielmo il prossimo 21, 22 e 23 luglio sul tema della evangelizzazione e dell’annuncio.
Il corso è rivolto ai diaconi, ai lettori, agli accoliti, ai ministri straordinari della comunione, agli operatori per la Liturgia, ai catechisti, agli operatori caritas parrocchiali e a tutti gli operatori pastorali.
E’ chiaro che tutto questo scaturisce dall’accoglienza credente e obbediente all’insegnamento di Papa Francesco nel dono della Evangelii Gaudium e ai nuovi Orientamenti per la catechesi “Incontriamo Gesù”che i Vescovi hanno approvato nella Assemblea Ordinaria tenutasi a Roma a maggio scorso.
Siamo consapevoli della necessità di camminare insieme senza isolamenti o improvvisazioni e pertanto chiediamo a te carissimo confratello Parroco, di sensibilizzare tutti gli operatori pastorali della tua comunità, affinchè partecipino a questo ulteriore momento di formazione e di comunione.
Ti chiediamo di far presente che il corso è obbligatorio per proiettarsi al nuovo anno pastorale e quindi al mandato che il Vescovo rinnoverà a ottobre prossimo.
Fraterni e affettuosi saluti.
Cefalù, 4 luglio 2014
Per gli Uffici
Don Francesco Lo Bianco
____________________________________________
N. B. Il costo complessivo del corso è di Euro 110 (100 per il soggiorno e 10 per le spese di organizzazione).
Per i pendolari il contributo per il pranzo è di euro 20.
Per ragioni pratiche è necessario far pervenire le prenotazioni entro il 18 luglio solo al seguente numero telefonico: 327-5521448, oppure una mail a donfra68@alice.it.
Si raccomanda ai pendolari di prenotare almeno il giorno prima.