Attualità
Domenica 13 Gennaio: Battesimo del Signore. Tutto il tuo passato … è già sepolto, sommerso con Cristo nell’acqua del tuo Battesimo.
Dopo essersi manifestato ai poveri nel Natale e ai Magi, cioè alle genti della terra, nell’Epifania, oggi Gesù si manifesta al popolo di Israele nell’evento del Battesimo.
Più in generale, però, ricevendo l’immersione da parte di Giovanni il Battezzatore, Gesù rivolge a tutti gli uomini l’annuncio scandaloso della misericordiosa condiscendenza di Dio: nella sua ricerca di comunione con l’uomo, Dio scende fino a raggiungere l’uomo là dove i sentieri tortuosi della vita e i suoi peccati possono condurlo…
… [ E nella ] fila di peccatori, che si recano da Giovanni confessando i propri peccati e accettando il segno escatologico del battesimo, c’è Gesù, pienamente solidale con i peccatori, confuso tra di loro.
È la prima immagine pubblica di Gesù consegnataci dai quattro vangeli: Gesù ha iniziato il suo ministero attraverso questo abisso di svuotamento e di umiliazione (cf. Fil 2,6-8), e ciò è parso scandaloso a tal punto che alcuni cristiani delle più antiche generazioni, pur non potendo ignorare questo evento, hanno cercato di attutirlo o minimizzarlo.
Luca, per esempio, evoca appena l’immersione di Gesù, cercando quasi di metterla tra parentesi: «Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera…». Si tratta invece di accogliere in tutta la sua forza lo scarno dettato del vangelo secondo Marco, quello più antico: «In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni» (Mc 1,9). È inaudito il fatto che Gesù, colui che è «senza peccato» e viene da Dio, si presenti in mezzo ai peccatori e si ponga tra loro per andare a ricevere un’immersione in vista della remissione dei peccati: ma nella storia è accaduto esattamente questo!
….. Era difficile pensare che Dio amasse i peccatori ma, perché non vi fossero dubbi in proposito, Gesù ce lo ha mostrato come primo gesto della sua vita pubblica! Anzi, l’evento dell’immersione di Gesù anticipa tutto il senso della sua vita, missione e predicazione, fino alla morte: sempre infatti troveremo Gesù in mezzo ai peccatori, capace di portare tra loro l’amore e la comunione di Dio, e sulla croce insieme a lui verranno crocifissi «due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra» (Lc 23,33)… ( E. Bianchi )
Mi chiedi talvolta dove sia la sorgente, dove sia la gioia della speranza.
Ti risponderò: tutto il tuo passato, perfino l’istante appena trascorso, è già sepolto, sommerso con Cristo nell’acqua del tuo Battesimo. Non volgere lo sguardo indietro; in ciò consiste una parte della libertà del cristiano che è la libertà di correre avanti. Rinuncia a guardare indietro.
Se la tua immaginazione ti presenta l’immagine distruttrice del passato, sappi che Dio non ne tiene più conto, e questo anzitutto in grazia del Battesimo e poi in grazia del sacramento della Penitenza, che rinnova in noi la prima grazia di purificazione. (Frére Roger Schutz)
Benedetto XVI apre il tredicesimo Sinodo dei Vescovi
Oggi, in Piazza San Pietro, l’apertura ufficiale del 13.mo Sinodo dei vescovi, dedicato alla nuova evangelizzazione, ovvero “l’orientamento programmatico – dice il Papa – per la vita della Chiesa, delle famiglie, delle comunità”. Oltre 400 i concelebranti che, assieme a Benedetto XVI, ribadiscono: “La Chiesa esiste per evangelizzare”
“L’evangelizzazione, in ogni tempo e luogo, ha sempre come punto centrale e terminale Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio; e il Crocifisso è per eccellenza il segno distintivo di chi annuncia il Vangelo: segno di amore e di pace, appello alla conversione e alla riconciliazione”.
La nuova evangelizzazione guarda principalmente a quei battezzati che si sono allontanati dalla Chiesa e vivono senza fare riferimento alla prassi cristiana”.
“L’Assemblea sinodale che oggi si apre è dedicata a questa nuova evangelizzazione, per favorire in queste persone un nuovo incontro con il Signore, che solo riempie di significato profondo e di pace la nostra esistenza; per favorire la riscoperta della fede, sorgente di Grazia che porta gioia e speranza nella vita personale, familiare e sociale”.
Poi, prendendo spunto dal Vangelo odierno, Benedetto XVI pone l’accento su una “realtà già nota ma forse non pienamente valorizzata”, ovvero sul matrimonio tra uomo e donna che “costituisce in se stesso un Vangelo, una Buona Notizia per il mondo di oggi”, soprattutto per quello “scristianizzato”
“L’unione dell’uomo e della donna, il loro diventare ‘un’unica carne’ nella carità, nell’amore fecondo e indissolubile, è segno che parla di Dio con forza, con un’eloquenza che ai nostri giorni è diventata maggiore, perché purtroppo, per diverse cause, il matrimonio, proprio nelle regioni di antica evangelizzazione, sta attraversando una crisi profonda …
Il matrimonio è legato alla fede, non in senso generico bensì come “unione d’amore fedele e indissolubile”
“C’è un’evidente corrispondenza tra la crisi della fede e la crisi del matrimonio. E, come la Chiesa afferma e testimonia da tempo, il matrimonio è chiamato ad essere non solo oggetto, ma soggetto della nuova evangelizzazione”.
Alla fine il ricordo dei due nuovi Dottori della Chiesa:
lo spagnolo San Giovanni d’Avila, vissuto nel XVI secolo, “uomo di Dio che univa la preghiera costante all’azione apostolica”,
e la tedesca Santa Ildegarda di Bingen, del XII secolo, “donna di vivace intelligenza”, capace di “discernere i segni dei tempi”.
Questi e tutti i Santi, dice il Papa, sono “i veri protagonisti dell’evangelizzazione” ed anche “i pionieri ed i trascinatori della nuova evangelizzazione”
“La santità non conosce barriere culturali, sociali, politiche, religiose.
Il suo linguaggio – quello dell’amore e della verità – è comprensibile per tutti gli uomini di buona volontà e li avvicina a Gesù Cristo, fonte inesauribile di vita nuova. … [ ma i Santi insegnano anche che ] “solamente purificati, i cristiani possono ritrovare il legittimo orgoglio della loro dignità di figlio di Dio”
“Lo sguardo sull’ideale della vita cristiana, espresso nella chiamata alla santità, ci spinge a guardare con umiltà la fragilità di tanti cristiani, anzi il loro peccato, personale e comunitario, che rappresenta un grande ostacolo all’evangelizzazione, e a riconoscere la forza di Dio che, nella fede, incontra la debolezza umana.
Pertanto, non si può parlare della nuova evangelizzazione senza una disposizione sincera di conversione“.
Apertura Anno delle Fede nella nostra Diocesi
Fratelli e figli carissimi amati dal Signore,
il prossimo 11 ottobre sarà aperto l’anno della fede indetto da Papa Benedetto XVI con il Motu proprio “Porta Fidei”, nel ricordo del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vatican II e del 20° della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il Sommo Pontefice nella Lettera Apostolica di indizione ha sottolineato l’esigenza di riscoprire ii cammino della fede per una esperienza rinnovata, illuminata e gioiosa dell’incontro con Cristo Signore.
“Anche ai nostri giorni la fede è un dono da riscoprire, da coltivare e da testimoniare” in un contesto storico nel quale il tessuto culturale non sempre riflette i valori nei quali crediamo.
11 nostro anno pastorale 2012-2013, in sintonia con le indicazioni che ci vengono dal programma decennale della CEI sulle sfide educative del nostro tempo, ci vedrà impegnati sulla formazione dei formatori.
Sarò io stesso a consegnarvi le indicazioni per ii nuovo anno pastorale incontrandovi per l’apertura dell’anno della fede che a livello Diocesano faremo in Cattedrale alle ore 17 del 20 ottobre p.v. .
Il privilegio di riconoscerci come Chiesa particolare nel volto del Cristo Pantocratore scelto come icona per l’anno della fede, se da un lato ci onora grandemente, dall’altro ci impegna più degli altri a vivere intensamente questo anno di grazia tenendo fisso to sguardo su Gesù Salvatore del mondo.
Esorto perciò vivamente i parroci perché coinvolgano responsabilmente le comunità parrocchiali per una partecipazione attiva e motivata alle diverse iniziative di carattere celebrativo — formativo, utili al raggiungimento delle finalità indicate dal Santo Padre per questo evento straordinario di grazia che sarà anche preceduto dalla prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul terra: “La nova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
Con il cuore docile all’azione dello Spirito ci ritroveremo, pertanto, nel pomeriggio del 20 ottobre con il seguente programma:
- Momento di preghiera introduttivo
- Presentazione dell’anno della fede con particolare riferimento all’icona del Cristo Pantocratore da parte di Mons. Crispino Valenziano.
- Presentazione delle Indicazioni pastorali
L’intercessione di Maria SS. di Gibilmanna, patrona della Diocesi, sostenga i nostri buoni propositi in questo nuovo anno illuminato dalla fede in Cristo morto e risorto.
In attesa di incontravi numerosi vi benedico affettuosamente.
Don Salvatore Panzarella arriva a Montemaggiore Belsito
Domenica 30 settembre alle ore 18 don Salvatore Panzarella inizierà il ministero pastorale di parroco della parrocchia di S. Agata V. M. di Montemaggiore Belsito.
La celebrazione Eucaristica sarà presieduta dal nostro vescovo Mons. Vincenzo Manzella.
Sappiamo quanto cara a Don Salvatore è la figura di un amico comune, Don Angelino Mazzola; e pensiamo di fare cosa gradita pubblicare la lettera che lo stesso Don Angelo indirizzava alla comunità di Montemaggiore Belsito, non appena ordinato sacerdote.
” Cari fratelli e care sorelle nel Signore Gesù, sono Angelo, il vostro fratello. Da quando il nostro vescovo mi ha mandato a voi, non vedo l’ora di venire a incontrarvi per rimanere con voi e insieme guardare il volto luminoso del Signore che si manifesta nella comunità e insieme meravigliarci e gioire per le cose meravigliose che Egli compie per noi !
Paura e gioia si accavallano nel mio cuore….
Paura per la mia povertà e i miei limiti, gioia per il dono che ricevo!
Vengo a voi con le mani vuote di ricchezze, stimando ricchezza solo voi! Vengo a voi con il cuore colmo di gioia e carico di Amore, di quell’Amore di cui il Signore mi ha colmato per colmare…
Non ho niente tra le mani se non il Vangelo…i Sacramenti… Voglio essere in mezzo a voi come colui che serve e lava i piedi a tutti.
Mi riscontro pieno di difetti e di incapacità.
La vostra carità saprà perdonare i miei limiti e farà in modo di farmi migliorare.
Fin d’ora, da parte mia, vi prometto di essere “ per voi”, “ con voi” “ in ascolto della voce dello Spirito per essergli fedele.
La Vergine, Madre della Chiesa, ci aiuti e faccia delle nostra comunità il cenacolo del 1981 ! E dell’avvenire ! “