Post sito chiuso Chiesa di Cefalù
SALUTO DEL VESCOVO GIUSEPPE ALLA CITTÀ DI CEFALÙ E AL TERRITORIO MADONITA
Ringrazio il Signor Sindaco, Rosario Lapunzina, per le parole di accoglienza che mi ha rivolto a nome suo personale e delle Amministrazioni Comunali Madonite.
Nel messaggio inviato alla Diocesi nel giorno in cui è stata pubblicata la mia nomina,chiarivo che un Vescovo non è solo il pastore di una comunità ecclesiale, è soprattutto un successore degli Apostoli chiamato ad annunciare il Vangelo oltre i confini del recinto; è un cittadino che partecipa come tutti alla vita comune per la costruzione armonica della città degli uomini. Continua a leggere
Il Vescovo Giuseppe visita gli ammalati dell'Ospedale Giglio
Fedele a quanto anticipato nel primo messaggio alla nostra chiesa che è in Cefalù ” Il primo saluto – lo riservo a tutti coloro che soffrono o per malattia o per povertà .. presto vorrei conoscervi e ascoltare il vostro autorevole Magistero” , dopo Gibilmanna, e prima dell’incontro con le autorità, la visita agli ammalati dell’Ospedale ” Fondazione Ospedale Giglio” per portare con la sua carezza la tenerezza ” materna” di Padre
Calorosa l’accoglienza del presidente Giovanni Albano, del Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina e del cappelano dell’Ospedale Mons Sebastiano Scelsi.
“Siamo felici ed emozionati di averla qui – ha detto il presidente Albano -. Il giorno della sua nomina ci ha invitato a dare una carezza ai nostri pazienti, un messaggio che ha colpito i nostri cuori”. …. “Dobbiamo incidere sui processi organizzativi per rendere più centrale la persona”
Sussurate con delicatezza le parole del Vescovo Giuseppe:
“Benedico le vostre mani cari medici e infermieri perché toccando i malati voi toccate la carne di Cristo … Curare un ammalato significa lasciarsi ferire, ossia la sofferenza dell’altro che ci coinvolge in una compassione anche emotivamente. Gesù ha operato guarigioni condividendo il dolore”.
Io penso che avere eletto Maria patrona della diocesi, significa lasciare a lei il governo della diocesi. E quando governa la Madre .. noi sappiamo che la Madre governa con tenerezza
Stamani a Gibilmanna il primo incontro del Vescovo Giuseppe con la sua Diocesi. Queste le parole che ha rivolto a termine dell’Angelus e della preghiera dell’ora media.
(N.B. il testo è quello della registrazione non corretto dal Vescovo)
“Spiego il motivo per cui cominciamo da qui .. perchè si inizia sempre dalla madre e dicevo proprio che per la festa della Madonna – prima domenica di Settembre – mi pare- si legge il Vangelo delle nozze di Cana.
E nel cominciare questa missione io porto alla Madonna l’acqua del mio amore, perché il nostro amore è come l’acqua; però con la grazia di Dio e soprattutto con l’intercessione di Maria l’acqua si trasforma in vino. Quindi allora quello che io vi darò nella diocesi come servizio non è semplicemente la mia acqua, che è anche la mia acqua, ma soprattutto che è il vino che Cristo ha preparato per noi, che poi è il suo sangue. Continua a leggere
Intervista di Don Franco Mogavero al Vescovo Giuseppe: "…Il pastore che ha il profumo delle pecore, l’odore graffiante della profezia, che si nutre della Parola di Dio e dei sapori del Concilio."
Il volto di Mons. Giuseppe Marciante sprigiona gioia per il suo ritorno a “casa” dopo ventinove anni al serviziodella diocesi di Roma. Ne danno conferma le sue dichiarazioni: «E’ stato sempre un mio vivo desiderio. Personalmente non ho mai chiesto al Papa di ritornare né lo ha fatto qualcuno per me. Vivo questo ritorno come una vera e propria chiamata. Per me anche inaspettata».
A Roma in questi anni ha servito tre Papi. «Con Giovanni Paolo II – dice – sono stato parroco a San Romano martire. Essergli di aiuto è stato per me un onore e una gioia».
Con visibile emozione rivive il giorno della visita di Wojtyla nella sua parrocchia: «E’ stata veramente bellissima. Ha lasciato un segno in tutta la comunità». Prosegue:«Poi è arrivato Benedetto XVI il Papa che mi ha voluto Vescovo, uomo di un’intelligenza straordinaria e di uno spessore culturale non comune, altissimo. E infine Papa Francesco che mi ha affidato la Chiesa di Cefalù come sposa. Anche se il vero sposo è Gesù Cristo. Noi siamo gli amici dello Sposo». Continua a leggere