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Ripristino nella nostra Diocesi di Cefalù dell’Ordo Virginum.

Ordo VirginumAi Presbiteri e Diaconi a tutti i fedeli in Cristo della santa Chiesa Cefaludense
Fratelli e figli carissimi, con gioiosa e paterna sollecitudine, per la responsabilità del discernimento che è propria del ministero del Vescovo per l’edificazione della comunità cristiana, e considerando con attenzione tutte le vocazioni, vi annuncio il ripristino nella nostra Diocesi di Cefalù dell’Ordo Virginum. Continua a leggere

27-28 Agosto 2015: Convegno Diocesano nell'anno della Vita Consacrata

Pro Con Vita ConsFratelli e Figli carissimi,
Papa Francesco nella sua lettera a tutti i consacrati e le consacrate del mondo così scrive: L’Anno della Vita Consacrata non riguarda soltanto le persone consacrate, ma la Chiesa intera. Mi rivolgo così a tutto il popolo cristiano perché prenda sempre più consapevolezza del dono che è la presenza di tante consacrate e consacrati, eredi di grandi santi che hanno fatto la storia del cristianesimo….. Il beato Paolo VI affermava: «Senza questo segno concreto, la carità che anima l’intera Chiesa rischierebbe di raffreddarsi, il paradosso salvifico del vangelo di smussarsi, il “sale” della fede di diluirsi in un mondo in fase di secolarizzazione» (III, 2)”
Per questo motivo come Chiesa locale abbiamo voluto che nel periodo estivo ci ritrovassimo tutti a San Guglielmo il prossimo 27 e 28 agosto, per riflettere, studiare e metterci in ascolto dello Spirito, e ancora una volta considerare la grande ricchezza della vita consacrata, nonché l’impegno di tutti per valorizzarla, incoraggiarla e accoglierla come dono indispensabile per tutti.
Pertanto invito tutti i Parroci, i Presbiteri e i Diaconi a partecipare e a far intervenire tutti gli operatori pastorali, gli insegnanti di religione e quanti nel popolo Santo di Dio, intendono interrogarsi e riflettere sulla preziosità di questo anno di grazia.
Non abbiamo portato avanti gli altri tradizionali convegni di formazione e di aggiornamento, proprio per far convergere la presenza di tutti a questo eccezionale e importantissimo momento di vita ecclesiale.
La presenza di sua Ecc.za Mons. Morosini e di sua Ecc.za Mons. Bertolone, ci danno la sicurezza che saranno giorni di intenso lavoro e di vera passione per la Chiesa tutta.
Sicuro dell’impegno e dell’attiva collaborazione di tutti, vi benedico e vi aspetto con affetto di padre.
firma manz med
Note tecniche:

  • Ovviamente c’è la possibilità di pernottare fino ad esaurimento delle stanze disponibili; l’importo completo del soggiorno è di euro 70.
  • Il contributo per i pasti è di euro 20.
  • Coloro che intendono pernottare o solamente consumare i pasti devono dare la propria adesione entro iI 24 agosto attraverso i propri parroci che avranno cura di comunicarlo a don Francesco Lo Bianco (donfra68@alice.it; 327 55 21 448)
    • Tutti i partecipanti al Convegno dovranno passare presso la Segreteria per ritirare il materiale del Convegno e registrarsi. Questo va fatto al momento dell’arrivo.

PROGRAMMA
27 Agosto 2015

Ore 9,30  Arrivi
Ore 10 Preghiera Iniziale
Ore 10,15 Saluto di accoglienza e presentazione del convegno  S.E. Mons. Vincenzo manzella, Vescovo di Cefalù
 Ore 10,30  Relazione: La vita consacrata nella Chiesa  Sua Ecc. Mons. Fiorini Morosini, Arcivescovo di Reggio Calabria. – Confronto con il relatore
Ore 12,00 Celebrazione Eucaristica
Ore 13,00 Pranzo
 Ore 16,00 Tavola rotonda con presentazione della Vita consacrata in Diocesi
 Ore 18,00  Celebrazione dei Vespri

28 Agosto 2015

Ore 10,00  Preghiera  iniziale
 Ore 10,15 Relazione: Rapporto fra Chiesa locale e Vita consacrataSua Ecc. Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro – Squillace  – Confronto con il Relatore
 Ore 12,00  Celebrazione Eucaristica
 Ore 13,00 Pranzo
Saluti

L'ingegnere Nicola Raimondi è il nuovo Presidente del Consiglio Diocesano per le confraternite.

N RIl 1° Luglio scorso il nostro Vescovo ha nominato il nuovo Presidente del Consiglio Diocesano per le confraternite.
Il  neo presidente è l’ingegnere Nicola Raimondo, di anni 43 della Comunità parrocchiale Maria SS. Assunta di Castelbuono. Attualmente è anche governatore della Confraternita S. Pasquale di Castelbuono
Di seguito  la sua riflessione a questo incarico. Continua a leggere

XVII Domenica del T. O. – La gente ha fame e Gesù coinvolge i suoi discepoli perché questa fame venga saziata.

Molt PaneIl Vangelo di questa domenica (Gv 6,1-15) presenta il grande segno della moltiplicazione dei pani, nella narrazione dell’evangelista Giovanni. ( papa Francesco )
Giovanni è l’unico tra gli evangelisti che non riporta il racconto della cena eucaristica, con le parole e i gesti di Gesù sul pane e sul vino, ma in realtà è l’evangelista che senz’altro più degli altri ne approfondisce il significato e ne svela la ricchezza.
Scrive l’evangelista che era vicina la Pasqua, la festa dei giudei, ma la folla, anziché salire a Gerusalemme per celebrare la Pasqua, viene attratta da Gesù.
La folla ha compreso che in Gesù si manifesta il vero santuario di Dio dal quale si irradia il suo amore.
Ebbene, Gesù, vedendo la folla, pensa lui a provvedere al suo sostentamento.
Mentre nel deserto, nell’Esodo era stata la folla che, attraverso Mosè aveva dovuto chiedere a Dio e aveva dovuto supplicare per avere il pane, qui Gesù previene le necessità della gente.
L’evangelista indica qual è l’azione divina: Dio non risponde ai bisogni della gente, ma precede e previene le sue necessità. (A. Maggi )
È vero che questo brano, in seguito, verrà riletto in chiave eucaristica, ma l’episodio nasce da un fatto concreto: la gente ha fame e Gesù coinvolge i suoi discepoli perché questa fame venga saziata.
È ovvio che Gesù non si è limitato a fare questo, ma certamente ha fatto anche questo.
E noi, come Chiesa, non possiamo far finta di niente.
Solo chi ascolta le più elementari richieste della gente (chi si mette “accanto” alle situazioni) può essere a sua volta ascoltato quando parla di valori superiori.
L’amore di Dio per l’umanità “affamata” non è venuto meno e i miracoli non sono finiti: Gesù continua anche oggi a sfamare, a far camminare, a far vedere… e lo fa attraverso di noi. A patto di trovarci disponibili e operosi.  ( N. Galantino)
[…] In Lui agisce la potenza misericordiosa di Dio, che guarisce da ogni male del corpo e dello spirito. Ma Gesù non è solo guaritore, è anche maestro: infatti sale sul monte e si siede, nel tipico atteggiamento del maestro quando insegna: sale su quella “cattedra” naturale creata dal suo Padre celeste.
A questo punto Gesù, che sa bene quello che sta per fare, mette alla prova i suoi discepoli.
Che fare per sfamare tutta quella gente?
Filippo, uno dei Dodici, fa un rapido calcolo: organizzando una colletta, si potranno raccogliere al massimo duecento denari per comperare del pane, che tuttavia non basterebbe per sfamare cinquemila persone.
I discepoli ragionano in termini di “mercato”, ma Gesù alla logica del comprare sostituisce quell’altra logica, la logica del dare.
Ed ecco che Andrea, un altro degli Apostoli, fratello di Simon Pietro, presenta un ragazzo che mette a disposizione tutto ciò che ha: cinque pani e due pesci; ma certo – dice Andrea – sono niente per quella folla (cfr v. 9).
Ma Gesù aspettava proprio questo.
Ordina ai discepoli di far sedere la gente, poi prese quei pani e quei pesci, rese grazie al Padre e li distribuì (cfr v. 11).
Questi gesti anticipano quelli dell’Ultima Cena, che danno al pane di Gesù il suo significato più vero.
Il pane di Dio è Gesù stesso.
Facendo la Comunione con Lui, riceviamo la sua vita in noi e diventiamo figli del Padre celeste e fratelli tra di noi. Facendo la comunione ci incontriamo con Gesù realmente vivo e risorto!
Partecipare all’Eucaristia significa entrare nella logica di Gesù, la logica della gratuità, della condivisione. E per quanto siamo poveri, tutti possiamo donare qualcosa.
“Fare la Comunione” significa anche attingere da Cristo la grazia che ci rende capaci di condividere con gli altri ciò che siamo e ciò che abbiamo. (papa Francesco )
Gesù non chiede alla folla che partecipa a questa condivisione dei pani se sono purificati e non chiede neanche di purificarsi.
Non bisogna purificarsi per ricevere il pane, che è Gesù, ma è l’accogliere, il mangiare questo pane di Gesù, che purifica.  Questa è l’indicazione preziosa che ci dà l’evangelista.  (A. Maggi )
La folla è colpita dal prodigio della moltiplicazione dei pani; ma il dono che Gesù offre è pienezza di vita per l’uomo affamato.
Gesù sazia non solo la fame materiale, ma quella più profonda, la fame di senso della vita, la fame di Dio.
Di fronte alla sofferenza, alla solitudine, alla povertà e alle difficoltà di tanta gente, che cosa possiamo fare noi? Lamentarsi non risolve niente, ma possiamo offrire quel poco che abbiamo, come il ragazzo del Vangelo.
Abbiamo certamente qualche ora di tempo, qualche talento, qualche competenza…
Chi di noi non ha i suoi “cinque pani e due pesci”?
Tutti ne abbiamo!
Se siamo disposti a metterli nelle mani del Signore, basteranno perché nel mondo ci sia un po’ più di amore, di pace, di giustizia e soprattutto di gioia.
Quanta è necessaria la gioia nel mondo!
Dio è capace di moltiplicare i nostri piccoli gesti di solidarietà e renderci partecipi del suo dono. ( papa Francesco )
 
 
 
 

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