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Post sito chiuso Chiesa di Cefalù

Formazione dei catechisti

Il nostro Vescovo nella celebrazione liturgica dell’apertura dell’anno della fede ha ribadito l’importanza e la necessità della formazione dei catechisti, affinchè vivano in pienezza e maturità il loro delicato ministero.
                Per questo motivo l’Ufficio Catechistico Diocesano offre una serie di incontri per singoli vicariati; come da programma di seguito indicato, tali incontri sono tre per ogni vicariato e si terranno in tre parrocchie diverse. I catechisti dovranno partecipare solo ai tre incontri del vicariato di appartenenza.
                E’ bene incoraggiare e sostenere tale partecipazione, sicuri che solo nella formazione seria e permanente, si cresce nella fede e nella vita secondo lo Spirito.
(Al seguente link è possibile scaricare il calendario degli incontri) Formazione dei Catechisti

Halloween e la solennità di Tutti i Santi. Lettera pastorale del nostro Vescovo

A tutti i Confratelli del Presbiterio Diocesano

Fratelli e figli carissimi amati dal Signore,

nell’imminenza della Solennità di tutti i Santi sento di rivolgermi a tutti voi per manifestarvi una qualche preoccupazione dettata solo dall’ansia pastorale che penso condividiate.
 E’ già iniziata la corsa ai preparativi per la festa di Halloween.
Le nostre coscienze di pastori non possono non lasciarsi interrogare e riflettere sulla portata che questo fenomeno riveste anche su tanti figli della nostra amata Chiesa cefaludense.
 Basta guardare le vetrine delle pasticcerie e dei negozi di giocattoli. Vi è un’ordinata e “accattivante” esposizione di oggetti, costumi, pupazzi, candele, zucche e maschere.
 Pare ci si trovi di fronte a un secondo Carnevale che assicuri divertimento a genitori e figli.
Ma va puntualizzato con forza e chiarezza che non siamo di fronte a un Carnevale pieno di allegria, spensieratezza, creatività.
 Non vi è nulla di innocuo.
Vi è una subdola ma quanto mai efficace manipolazione nei confronti della visione cristiana della vita e della morte.
Si tende a sradicare il ricordo dei santi e dei defunti. Una festa anglosassone, diventata completamente estranea alla nostra tradizione, minaccia di offuscare la ricchezza spirituale del messaggio cristiano.
 Non possiamo permettere che una festa neopagana in chiave carnevalesca riservata alle streghe prenda il sopravvento sulla Solennità di Tutti i Santi e la Commemorazione dei nostri cari Fedeli Defunti.
A destare in noi, nei genitori e in tutti gli educatori una responsabile preoccupazione è il fatto che la notte delle streghe con i suoi rituali sta diventando la festa dei nostri bambini che girano per le vie dei nostri paesi vestiti da piccoli mostri, fantasmi o vampiri.
 L’attenzione dei bambini non ruota più attorno agli appuntamenti del calendario cristiano e ai suoi momenti formativi ai veri valori della vita.
 Non può diventare un film di altri tempi vedere un bambino per mano con i genitori dinnanzi alla tomba dei nonni e lì fermarsi a recitare una preghierina e lasciarvi il suo fiore.
 Onorare i defunti, addobbare con sobrietà le tombe con fiori e pregare per i morti è il culto della nostra storia; è il sigillo della gratitudine rivolto a quanti ci hanno amato e abbiamo amato.
 Ma è anche il momento in cui consegniamo alle nuove generazioni il nostro “seme” di speranza nell’eternità.
Non possiamo lasciarci ammaliare e schiavizzare da un calendario consumistico che confeziona feste che hanno il loro fulcro attorno al macabro e all’occultismo e al guadagno spudorato.
A tanti adolescenti e giovani vengono consegnati biglietti-invito per accedere a locali, discoteche che pongono all’ingresso teschi, ragnatele e con camerieri travestiti da morti viventi e tavoli a forme di bara.
Ma non basta.
 Dopo la mezzanotte è anche prevista la presenza di maghi che possono aiutare alla riconquista della persona amata, di cartomanti e chiromanti. Su Internet arrivano proposte per esperienze magiche nella notte dei misteri e del terrore.
 Mi auguro e spero che nelle nostre comunità cristiane si possano trovare proposte pastorali che creino anche un clima di festa alternativo ma coerente ai contenuti della nostra fede senza lasciarsi travolgere dai messaggi ingannevoli di Halloween.
Un maggiore senso critico, su tutte le forme di facile consumismo che il mondo mediatico ci propina come perle di felicità, ci aiuterà ad essere determinati nel non concedere locali parrocchiali anche se dovessero essere altri a voler organizzare incontri o serate apparentemente innocui.
In quest’anno della fede diamo grande spazio alla formazione, senza alcun indugio ricordiamo a tutti il significato profondo delle feste cristiane.
Affidandomi, alla sensibilità, al buon senso e alla creatività pastorale di voi tutti, assicuro la mia vicinanza nella preghiera e affettuosamente vi benedico
 Cefalù, 29 Ottobre 2012

Messaggio alle donne dei padri conciliari

Alla chiusura del Concilio  Vaticano II i Padri Conciliari hanno scritto un messaggio alle donne che riportiamo.
Ed ora è a voi che ci rivolgiamo, donne di ogni condizione, figlie, spose, madri e vedove; anche a voi, vergini consacrate e donne nubili: voi siete la metà dell’immensa famiglia umana!
La Chiesa è fiera, voi lo sapete, d’aver esaltato e liberato la donna, d’aver fatto risplendere nel corso dei secoli, nella diversità dei caratteri, la sua uguaglianza sostanziale con l’uomo.
Ma viene l’ora, l’ora è venuta, in cui la vocazione della donna si completa in pienezza, l’ora in cui la donna acquista nella società un’influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto.
È per questo, in questo momento nel quale l’umanità sperimenta una così profonda trasformazione, che le donne imbevute dello spirito del Vangelo possono tanto per aiutare l’umanità a non decadere.
Voi donne avete sempre in dote la custodia del focolare, l’amore delle origini, il senso delle culle. Voi siete presenti al mistero della vita che comincia. Voi consolate nel distacco della morte. La nostra tecnica rischia di diventare disumana. Riconciliate gli uomini con la vita. E soprattutto vegliate, ve ne supplichiamo, sull’avvenire della nostra specie. Trattenete la mano dell’uomo che, in un momento di follia, tentasse di distruggere la civiltà umana.
Spose, madri di famiglia, prime educatrici del genere umano nel segreto dei focolari, trasmettete ai vostri figli e alle vostre figlie le tradizioni dei vostri padri, nello stesso tempo che li preparate all’imprevedibile futuro. Ricordate sempre che attraverso i suoi figli una madre appartiene a quell’avvenire che lei forse non vedrà.
Ed anche voi, donne nubili, sappiate di poter compiere tutta la vostra vocazione di dedizione. La società vi chiama da ogni parte. E le stesse famiglie non possono vivere senza il soccorso di coloro che non hanno famiglia.
Voi soprattutto, vergini consacrate, in un mondo dove l’egoismo e la ricerca del piacere vorrebbero dettare legge, siate le custodi della purezza, del disinteresse, della pietà. Gesù, che ha conferito all’amore coniugale tutta la sua pienezza, ha anche esaltato la rinuncia a questo amore umano, quando è fatta per l’Amore infinito e per il servizio di tutti.
Donne nella prova, infine, voi che state ritte sotto la croce ad immagine di Maria, voi che tanto spesso nella storia avete dato agli uomini la forza di lottare fino alla fine, di testimoniare fino al martirio, aiutateli ancora una volta a ritrovare l’audacia delle grandi imprese, unitamente alla pazienza e al senso delle umili origini.
O voi donne, che sapete rendere la verità dolce, tenera, accessibile, impegnatevi a far penetrare lo spirito di questo Concilio nelle istituzioni, nelle scuole, nei focolari, nella vita di ogni giorno.
Donne di tutto l’universo, cristiane o non credenti, a cui è affidata la vita in questo momento così grave della storia, spetta a voi salvare la pace del mondo!

8 dicembre 1965

scritto dai Padri Conciliari della Chiesa in chiusura del Concilio Vaticano

Ministeri: rinnovamento mandato 10 Novembre p.v. in Cattedrale

A tutte le comunità parrocchiali

della nostra Chiesa cefaludense

  Carissimi,
grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Vi raggiungo per annunciarvi che, il 10 novembre p.v., come di consueto per l’inizio di ogni anno pastorale, nella nostra Basilica Cattedrale in Cefalù, alle ore 16:30 celebreremo insieme l’Eucaristia, durante la quale rinnoverò  il mandato a tutti coloro che nella nostra Chiesa svolgono un ministero, relativo all’annuncio e alla catechesi, alla liturgia e alla carità nelle sue multiformi espressioni.
Ringrazio il Signore per la ricchezza dei doni che lo Spirito Santo non manca di elargire a favore della nostra amata Chiesa che è in Cefalù. La diversità dei carismi, dei ministeri e delle operazioni originati dal Dio trino e unico e presenti nella nostra Chiesa, oltre a rivelare lo Spirito all’opera, rivelano la docilità di tanti cuori di fedeli che, nell’accogliere con gratitudine i doni di grazia, «come buoni amministratori» li hanno messo a servizio della comunità ecclesiale (cf. 1Pt 4,10). La disponibilità e la generosità di tanti fratelli e sorelle della nostra Diocesi non possono che suscitare sentimenti di riconoscenza e di lode e benedizione al Signore.
Soprattutto in questo “Anno della fede” appena iniziato, nel quale la Chiesa intera e chiamata a un impegno sempre più convinto «a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede» (Benedetto XVI, Porta fidei, n. 7), siamo ancor di più chiamati a prendere consapevolezza che la Chiesa tutta, nella sua multiforme compagine, è ministeriale. Riscoprire consapevolmente l’identità ministeriale della Chiesa, significa anzitutto guardare a colui che è «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Significa altresì “rimanere” uniti a Cristo che ci dona il suo Spirito, fonte e origine dei doni e dei carismi; e “rimanere” uniti a Cristo altro non significa che rimanere nella comunione della Chiesa, il luogo dove fiorisce lo Spirito.
Questo è il senso della conferma del mandato che puntualmente ogni anno si ripete; un mandato che necessita, oltre che della comprovata sussistenza del carisma, di un elemento altrettanto importante rappresentato dalla formazione. È infatti costitutivo, per tutti i ministeri, il servizio alla comunione ecclesiale e la sua promozione e l’insostituibile e obbligatoria formazione permanente. Per quest’ultima ho chiesto agli uffici competenti che mi collaborano nell’esercizio episcopale, di promuovere e vigilare a che gli incontri di formazione siano partecipati da tutti.
Questo è il senso del convenire tutti insieme in Cattedrale; un convenire che sottolinea il sentire con la Chiesa; e significa anche e soprattutto ritornare al Cenacolo per invocare il dono dello Spirito Santo di Dio e per impetrare il Signore affinché susciti nella nostra Chiesa nuovi doni e carismi che possano rispondere alle esigenze del nostro tempo che è un tempo di “nuova evangelizzazione”.
Carissimi presbiteri e diaconi, accoliti, lettori, ministri straordinari della comunione, catechisti, operatori Caritas, cantori, musicisti, sacristi e operatori pastorali, faccio appello alla vostra carità affinché tutti e ciascuno possiamo donare al Signore, per il bene della nostra Chiesa, quello che siamo e quanto abbiamo ricevuto, al di là di ogni povertà (cf. Mc 12,44).
Nella certa speranza di rivederci in Cattedrale il prossimo 10 novembre, vi abbraccio tutti con affetto paterno, impartendovi di vero  cuore la mia benedizione. Il Signore che guida i nostri passi sulla via della pace, vi custodisca sempre nella sua fedeltà e nel suo amore.

 Cefalù, 18 ottobre 2012
nella festa di san Luca evangelista  

 
 
 
 

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I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



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II° CONCILIO DI NICEA



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I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



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II° CONCILIO DI LIONE



CONCILIO DI VIENNA



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