Vangelo Domeniche e Festività
II DOMENICA DI PASQUA – Beati non sono quelli che hanno chiaro tutto, che non sbagliano mai, che non hanno dubbi. Beati sono coloro che nonostante le paure, la rassegnazione e l’incertezza credono nella forza del Vangelo e dell’amore che nasce dalla parola.
Nella PRIMA LETTURA la descrizione della vita quotidiana dei discepoli del Signore: è la carità, il volersi bene, il grande segreto e il grande nutrimento di ogni giorno. In famiglia, nelle comunità, nella grande assemblea di tutti, è l’Amore la legge e il respiro della nuova vita. quel che conta e decide della qualità della vita è l’intensità dell’amore e non la capacità di isolarsi e di astrarsi dalle miserie del mondo: il battesimo che abbiamo avuto è quello dell’acqua e del sangue, che è il segno di una oblazione di sé. Continua a leggere
Domenica di Pasqua «Risurrezione del Signore» – Veglia Pasquale nella notte santa
Le donne pensavano di trovare la salma da ungere, invece hanno trovato una tomba vuota. Erano andate a piangere un morto, invece hanno ascoltato un annuncio di vita. Per questo, dice il Vangelo, quelle donne «erano piene di spavento e di stupore» (Mc 16,8), piene di spavento, timorose e piene di stupore. Stupore: in questo caso è un timore misto a gioia, che sorprende il loro cuore nel vedere la grande pietra del sepolcro rotolata via e dentro un giovane con una veste bianca. È la meraviglia di ascoltare quelle parole: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto» (v. 6). E poi quell’invito: «Egli vi precede in Galilea, là lo vedrete» (v. 7). Continua a leggere
Venerdì Santo «Passione del Signore» – Celebrazione della Passione del Signore
Il 3 Ottobre scorso, sulla tomba di san Francesco in Assisi, il Santo Padre firmava la sua enciclica sulla fraternità “Fratres omnes”. In poco tempo, essa ha ridestato in tanti cuori l’aspirazione verso questo valore universale, ha messo in luce le tante ferite contro di essa nel mondo d’oggi, ha indicato alcune vie per giungere a una vera e giusta fraternità umana e ha esortato tutti –persone e istituzioni – a lavorare per essa.
L’enciclica è diretta idealmente a un pubblico vastissimo, dentro e fuori la Chiesa: in pratica all’umanità intera. Spazia su molti ambiti della vita: dal privato al pubblico, dal religioso al sociale e al politico. Dato questo suo orizzonte universale, essa evita – giustamente – di restringere il discorso a ciò che è proprio ed esclusivo dei cristiani. Continua a leggere
Giovedì santo. Messa in Coena Domini
La realtà che oggi viviamo, in questa celebrazione: il Signore che vuole rimanere con noi nell’Eucaristia. E noi diventiamo sempre tabernacoli del Signore, portiamo il Signore con noi; al punto che Lui stesso ci dice che, se non mangiamo il suo corpo e non beviamo il suo sangue, non entreremo nel Regno dei Cieli. Mistero, questo, del pane e del vino, del Signore con noi, in noi, dentro di noi.
Il servizio. Quel gesto che è condizione per entrare nel Regno dei Cieli. Servire, sì, tutti. Ma il Signore, in quello scambio di parole che ha avuto con Pietro (cfr Gv 13, 6-9), gli fa capire che per entrare nel Regno dei Cieli dobbiamo lasciare che il Signore ci serva, che il Servo di Dio sia servo di noi. E questo è difficile da capire. Continua a leggere