Vangelo Domeniche e Festività
Domenica delle Palme – Lasciamoci stupire da Gesù per tornare a vivere, perché la grandezza della vita non sta nell’avere e nell’affermarsi, ma nello scoprirsi amati.
Ogni anno questa Liturgia suscita in noi un atteggiamento di stupore: passiamo dalla gioia di accogliere Gesù che entra in Gerusalemme al dolore di vederlo condannato a morte e crocifisso. È un atteggiamento interiore che ci accompagnerà in tutta la Settimana Santa. Entriamo dunque in questo stupore.
Da subito Gesù ci stupisce. La sua gente lo accoglie con solennità, ma Lui entra a Gerusalemme su un umile puledro. Continua a leggere
V DOMENICA di QUARESIMA – La croce di Cristo è feconda. …la morte di Gesù, infatti, è una fonte inesauribile di vita nuova.
La nuova alleanza” annunziata” nella PRIMA LETTURA non è il rinnovo dell’alleanza precedente avvenuta più volte e sempre infranta ma è nuova nella sua natura e nei suoi contenuti. La nuova alleanza non solo è contenuta nell’antica ma è l’antica ad aver come modello la nuova. Ciò che appare dopo era prima. La mediazione dell’antica alleanza è in rapporto alla nuova. La nuova alleanza è sì contenuta nell’antica come figura e preparazione ma essa ha anche un suo proprio che non poteva essere conosciuto senza un’esplicita rivelazione legata a un nuovo evento. Questo evento è Gesù. Continua a leggere
IV DOMENICA di QUARESIMA – Il Cristo nel suo annientamento ci salva: ma salva non solo quelli che lo guardano, ma chi crede in Lui.
Nella PRIMA LETTURA, tratta dal II libro delle Cronache ” contempliamo” la felicità del popolo che, dopo settant’anni di deportazione, può tornare nella sua terra, dopo essersi cacciato, malgrado i richiami della Provvidenza, nella tragica esperienza dell’esilio. L’uomo, quando cerca la sicurezza nei calcoli umani (guerre per conquiste, oppressioni, idolatria), si allontana da Dio; questa scelta produce solo disordine, dolore e morte; la risposta di Dio, attraverso i profeti, è una Parola che invita alla conversione, al pentimento e alla purificazione. Continua a leggere
III DOMENICA di QUARESIMA – Se intendiamo per chiesa ‘il luogo di incontro con Dio’, tutto può essere Chiesa.
Contemplando la PRIMA LETTURA constatiamo che da un’unica parola (Io sono il Signore tuo Dio), che si rivela in un preciso evento salvifico (ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto … nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio), sgorgano dieci parole perfette, veraci, giuste, limpide (Sal 18). Le dieci parole hanno quindi come fondamento l’unica parola: il Signore è Uno. Esse lo manifestano e trovano in Lui la loro ragione. Sono irradiazione della sua santità e incutono all’uomo il timore di Dio. Esse quindi vengono immesse nell’uomo, scolpite sulla tavola del cuore perché l’uomo è immagine e somiglianza di Dio. Continua a leggere