Vangelo Domeniche e Festività
II DOMENICA DI QUARESIMA – Quando la luce si spegne, Gesù è come gli altri, è solo, è un uomo gracile che parla di sé come condannato a morire. …Dio sta per nascondersi nella tribolazione di un viaggio di morte …..
Possiamo dire che il sacrificio di Abramo, ascoltato nella PRIMA LETTURA, è il vertice dell’AT, oltre il quale non si dà altro sacrificio se non quello da esso significato, il sacrificio del Cristo. «…Talvolta l’azione della libertà di Dio è tale che sembra distruggere le promesse stesse di Dio. Solo una fede nella completa oscurità può vincere “il conflitto ermeneutico”, che per Abramo era massimo. Talvolta ci sembra che la nostra adesione a Dio che si rivela nella storia ci faccia perdere Dio stesso.» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1970).
Il Dio di Abramo è un Dio che affida, ad Abramo e a ogni credente, tutte le genti. Una siffatta apertura rimane puramente formale ed attende i contenuti concreti dalla storia. Continua a leggere
I° DOMENICA DI QUARESIMA – Gesù, avendo superata la prova delle tentazioni, ha riconquistato l’armonia, la concordia con tutto quello che, esternamente e interiormente, è distruttivo per l’uomo e fa spavento.
L’arcobaleno, nella PRIMA LETTURA, è un segno non solo di bellezza ma di pace…. (d. G. Dossetti, Appunti di omelia, Gerico, 11.3.1973).
È il grande archivolto che sorregge il mondo … e la struttura materiale del mondo sta su perché poggia su questo arco di luce rifatto. … (d. G. Dossetti, appunti di omelia, Betania 4.3.1979). [Inoltre] «L’arcobaleno è segno della clemenza; è la misericordia, preparata per tutti coloro che la cercano nell’Avvento del Redentore (Ruperto)» (sr M. Ignazia Danieli, appunti di omelia, Betania 4.3.1979).
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VI DOMENICA DEL T.O. – Il contatto è il vero linguaggio comunicativo, lo stesso linguaggio affettivo che ha trasmesso al lebbroso la guarigione.
La PRIMA LETTURA ci invita a riflettere che nel cammino di conversione sono presenti due protagonisti: il malato e colui che ha il potere di guarire. Nessuno dei due agisce in maniera autonoma imponendo condizioni all’altro. Ognuno dei due, nella massima libertà, deve però intraprendere un cammino: il malato ( il lebbroso), vincendo tutte le remore, deve riconoscersi malato (peccatore) e dichiarare il proprio peccato a colui che non può che essere misericordioso. Continua a leggere
V DOMENICA del T.O. – La Chiesa è lo spazio spirituale e fisico dove Gesù opera la guarigione completa degli uomini.
Le riflessioni di Giobbe, che scaturiscono dalla sua situazione, ascoltate nella PRIMA LETTURA sono rivolte alla morte e al rapido correre della vita umana verso di essa. Ma mentre lo schiavo sospira l’ombra e il mercenario aspetta il suo salario per un nuovo modo di essere a Giobbe questa piccola speranza gli è stata negata. A lui sono toccati mesi di illusione e notti di affanno gli sono state assegnate. Per lui neanche una piccola speranza. Non c’è per lui un giorno nuovo. Per lui la notte è solo un continuo rigirarsi. Continua a leggere