Vangelo Domeniche e Festività
XXXIII Domenica del T.O. – La venuta del Figlio dell’uomo sarà come l’estate che i contadini sanno prevedere, guardando soprattutto la pianta di fico.. contemplando le gemme che spuntano.
Nella prima lettura Michele è segno del Messia: il suo “sorgere” può essere collegato alla resurrezione di Gesù, strettamente collegata alla salvezza del popolo donata assolutamente indipendente dagli avvenimenti umani. Il tempo ultimo, profetizzato da Daniele è un tempo di lotta che investe le potenze spirituali con riflessi sull’umanità, generando un tempo di angoscia. Al centro dello scontro c’è Cristo la cui accettazione o rifiuto coinvolgono gli esseri spirituali e gli uomini. Continua a leggere
XXXII Domenica del T.O. – La chiesa è e deve essere chiesa dei poveri, umile.. un pò vedova ma in attesa del Veniente!
Nella prima lettura la vedova di Sarepta (simbolo di una realtà pagana, piccola e povera dalla quale lo stesso Elia viene educato nel continuare il suo ministero) ci viene presentata come modello di obbedienza e di ascolto di colei che accoglie la Parola con fede, perché «La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono» (Eb 11,1).
In lei lo stesso profeta sperimenta nella sua solidarietà e accoglienza che la Parola e la carità non si esauriscono.
La vedova è colei che si fida di Dio senza riservare niente per sé e senza aspettarsi da Lui alcun miracolo, perché capace di giocare la propria vita su Dio, con un atteggiamento di fiducia, di apertura e di disponibilità completa alle sue vie e alla sua provvidenza. Continua a leggere
SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI – I santi non sono i nostri santi ma gli anonimi, la turba che Gesù con i suoi occhi osservava, trapassando forse i secoli, quando diceva: «Beati i miti, i facitori di pace…
Con la prima lettura siamo rapiti in una visione di cielo con un angelo che annuncia la grazia e la salvezza per i Israele anticipandone però l’universalità.
Il sigillo dei 144.000 è segno di appartenenza a Dio e questa scena fa riferimento agli stipiti delle porte segnate con il sangue dell’agnello del libro dell’Esodo e al brano di Ezechiele in cui si ricorda coloro che non sono stati contaminati perché segnati dal TAU. Continua a leggere
XXXI Domenica del T.O. – Quando gli umani .. si amano come lui li ha amati, nel fare questo vivono già l’amore di Dio.
La PRIMA LETTURA ci indica un cammino che inizia con l’ascolto della Legge del Signore, cui segue l’obbedienza faticosa ai comandamenti che ha come frutto la gioia che è dilatazione dello spirito negli spazi divini dove si è nutriti con il latte e il miele, simboli dei beni spirituali .
Nell’ascolto sperimentiamo il Signore come il nostro Dio e come l’Unico : >> esperienza che è l’inizio e il termine del cammino spirituale. Continua a leggere