Vangelo Domeniche e Festività
V DOMENICA DI QUARESIMA – Il Signore non risuscita i morti, ma dona ai vivi una vita capace di superare la morte.
Ultima tappa della storia di salvezza prima della venuta del Messia, della pienezza dei tempi, è quella segnata dai profeti. Il profeta Ezechiele, nella PRIMA LETTURA, racconta ciò che gli è stato rivelato in una visione dovuta all’iniziativa di Dio. Egli guarda il popolo di Dio in quell’ora della catastrofe per la caduta di Gerusalemme in mano ai Babilonesi e constata morte e desolazione: la valle è piena di ossa di morti, che negano ogni speranza. Ma Dio gli fa vedere che su quelle ossa soffia il suo Spirito, Spirito creatore, Spirito che dà vita: c’è una resurrezione del popolo di Dio, una liberazione ormai prossima. (E. Bianchi)
IV DOMENICA DI QUARESIMA – Non basta ricevere la luce, occorre diventare luce.
Nella PRIMA LETTURA il racconto di quella che possiamo definire “l’elezione” di David per mano del profeta Samuele, ormai vecchio, al quale il Signore si rivolge domandandogli “Fino a quando piangerai … ? Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse di Betlemme, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re”.
Cessare il pianto e partire sono, dunque, le esortazioni che il Signore gli rivolge, e che preparano l’elezione di David e la sua unzione a nuovo re.
III DOMENICA DI QUARESIMA – La fede nasce dall’ascolto” e dall’ascolto di Gesù è nata la fede della samaritana, dall’ascolto della samaritana è nata la fede della sua gente. E dalla fede procede la conoscenza, dalla conoscenza l’amore.
Nelle prime due domeniche di Quaresima, con la memoria di Adamo ed Eva e di Abramo, abbiamo considerato l’inizio della storia di salvezza. Da questa domenica le tre letture convergono su temi battesimali e pasquali: l’acqua, la luce, la vita. Nella PRIMA LETTURA, tratta dall’Esodo, riviviamo il dono dell’acqua fatto da Dio al suo popolo nel deserto, quando era minacciato dalla sete. La sete è metafora della nostra ricerca, come nel vangelo che ci presenta la donna samaritana la quale va ad attingere acqua al pozzo e, nell’incontro con Gesù, trova l’acqua della vita (E. Bianchi)
Nella SECONDA LETTURA L’Apostolo illustra ai cristiani di Roma la salvezza non meritata: attraverso la fede sono giustificati, resi giusti, dunque abitati dall’amore di Dio riversato nei loro cuori attraverso lo Spirito santo. Continua a leggere
II DOMENICA DI QUARESIMA – Gesù è venuto non a sigillare il passato ma a scomporlo per riaprirlo al vento creativo dello Spirito.
Il brano della PRIMA LETTURA (tratto dal libro della Genesi) rappresenta la prima tappa della storia di salvezza: Abramo è chiamato da Dio per essere il primo che aderisce al Signore, “il padre dei credenti” (cf. Rm 4,16).
Dio chiama quest’uomo pagano dalle genti, gli chiede di lasciare la sua terra per iniziare un cammino la cui meta è conosciuta solo da Dio che lo chiama.
E Abramo subito acconsente, obbedisce e parte, credendo in quella promessa di benedizione. Con Abramo inizia il tempo dell’obbedienza perenne alla voce di Dio che perennemente parla all’uomo. Continua a leggere