Vangelo Domeniche e Festività
XXIX Domenica del T.O. – Pregare con l’innocenza dei poveri… il loro grido arriva al crore di Dio!
La liturgia della Parola ci invita a riflettere sulla preghiera. Mosè e una povera vedova sono proposti come modelli di questa essenziale dimensione della vita di fede…
Nell’episodio di Mosè, della PRIMA LETTURA, c’è un messaggio importante: l’impegno della preghiera richiede di sostenerci l’un l’altro. ( Papa Francesco)
La vera potenza di Israele sta nelle braccia alzate di Mosè .In queste braccia alzate e nella fatica di Mosè è suggestivo vedere la passione di Cristo sulla Croce.
Nella SECONDA LETTURA Paolo immerge il discepolato di Timoteo nella vicenda globale della sua vita. L’essersi fatto discepolo di Paolo ha confermato tutta una storia che ha segnato Timoteo sin dall’infanzia. Continua a leggere
XXVIII Domenica del T.O. – LA SALVEZZA NON È NEL RITORNARE AI SACERDOTI, NELL’AVER TUTTI I CRISMI, È NELLA DISPONIBILITÀ A RICONOSCERE IL DONO RICEVUTO.
Nella PRIMA LETTURA Naaman, uomo potente che di tutto può disporre tranne che della propria vita, contagiato dalla lebbra ( che porta segregazione, isolamento, che minaccia non solo il suo corpo ma la sua posizione sociale ) nella nuova condizione più che fidarsi dei riti magici dei potenti, attraverso un percorso di umiliazione, si fida di una povera schiava ebrea che lo conduce da Eliseo. Il suo orgoglio è sconfitto, e lui deve fare come i suoi servi e quella giovane schiava: semplicemente ubbidire, e affidarsi alla Parola di Dio. Continua a leggere
XXVII Domenica del T.O. – La gioia di essere venuti al mondo con Gesù per essere servi inutili!
Nelle prime parole della PRIMA LETTURA, la proclamazione della “crisi” della Parola e della storia.
Tu, o Signore, mi fai vedere il trionfo dei violenti, mi parli della condanna dei violenti, mi dici che i potenti saranno deposti dai troni e invece ci sono ancora.
La fede passa attraverso lo scandalo – non accanto, sopra, sotto – ma attraverso lo scandalo. Questo scandalo lo viviamo anche noi oggi, anzi più complicato. Continua a leggere
XXVI Domenica del T.O. – Il Signore ci chiede non di diffondere la paura dell’inferno, dell’al di là … ma di diffondere la volontà di abolire l’inferno di qua.
La PRIMA LETTURA ricorda la parabola di Luca 16,19-31, dove il ricco vive in sconsiderata opulenza interamente prigioniero del male e, incautamente, certo che la condizione di ricchezza, che non considera ingiustizia, è diventata la sua stessa fede. Tutto questo diventa anche cecità e incapacità di cogliere gli avvertimenti della storia e i segnali della situazione di pericolo. I vv.2-3. I vv.4-6 descrivono con molta efficacia questa assurda “liturgia” dell’opulenza, quasi un parodia della vera preghiera. Alla fine del brano proclamato l’annuncio del ribaltamento drammatico della situazione che ora vede i ricchi opulenti nel loro primato di ricchezza/potenza e che li prevede in testa, ancora, ma questa volta tra i deportati in esilio. Continua a leggere